Prevenzione vaccinale, le associazioni scrivono al Ministero della Salute: nessuna proroga isorisorse al Piano vaccinale

Grande preoccupazione per la proposta, avanzata pochi giorni fa dal Ministero della Salute, di mantenere l’attuale Piano di prevenzione vaccinale fino a dicembre 2026, prevedendo una proroga isorisorse. È quanto affermano oggi Cittadinanzattiva, insieme all’Associazione Pazienti BPCO e all’Associazione Respiriamo Insieme, in una lettera inviata al Ministro della Salute Orazio Schillaci, nella quale chiedono, al contrario, di “intervenire presto e in modo risolutivo” per aggiornare il Calendario Nazionale di Immunizzazione e garantire a tutti – neonati, donne in gravidanza, adulti fragili e anziani – l’accesso agli strumenti di prevenzione contro il VRS (Virus respiratorio sinciziale).

Si tratta di richieste che, sottolineano le organizzazioni, sembravano fino a pochi giorni fa legittimate anche dall’impegno assunto dallo stesso Ministro della Salute Schillaci, lo scorso 2 luglio durante un Question Time in Camera dei Deputati. Ora un improvviso e preoccupante passo indietro, proprio all’avvio della stagione vaccinale.

Cittadinanzattiva, insieme all’Associazione Pazienti BPCO – impegnata per la tutela dei pazienti fragili adulti e anziani affetti da Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva – e all’Associazione Respiriamo Insieme – che opera prevalentemente nel campo delle malattie respiratorie pediatriche – sono da anni attente al tema della prevenzione vaccinale e recentemente, in particolare, al tema della prevenzione dal VRS. Tra le ultime iniziative, la promozione congiunta dell’Osservatorio VRS, a cui partecipano Regioni, Società Scientifiche, medici, pediatri e associazioni di pazienti. Di recente pubblicazione il secondo instant book a cura dell’Osservatorio VRS.

Nella lettera al Ministro, le organizzazioni chiedono dunque: 1. la rinuncia alla proroga del PNPV; 2. l’aggiornamento urgente del Calendario Nazionale di Immunizzazione, con l’inclusione di tutte le categorie attualmente coperte da strumenti di prevenzione VRS efficaci: neonati, donne in gravidanza, adulti fragili e anziani; 3. l’emanazione di una circolare ministeriale contenente indicazioni operative chiare, che consenta a tutte le Regioni di attivarsi con criteri condivisi; 4. la definizione di un quadro economico certo, con risorse dedicate e modalità trasparenti di riparto e rendicontazione; 5. l’attivazione di una campagna di informazione nazionale, per garantire alla popolazione una corretta conoscenza delle nuove opportunità preventive sul virus sinciziale.

Ogni anno, in Italia, si registrano circa 25.000 ricoveri per virus respiratorio sinciziale (VRS) tra i bambini sotto i 5 anni, con un’incidenza di circa 800 neonati ricoverati ogni 100.000. La scorsa stagione ha dimostrato l’efficacia di un anticorpo monoclonale in grado di prevenire oltre l’80% di questi ricoveri. La protezione dei neonati può essere garantita inoltre tramite la vaccinazione materna in gravidanza. Nella popolazione over 60, si contano ogni anno circa 26.000 ricoveri, 1.800 decessi legati al VRS in Italia e oltre 158.000 nell’Unione Europea.

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