Scontro tra treni in Puglia, ricerche a oltranza: 27 morti. L’urlo dei parenti: “Vogliamo vederli”

Incidente ferroviario tra Andria e Corato: recuperata la scatola nera. Si temono altre vittime, 50 i feriti. La società di trasporti Ferrotramviaria apre un’inchiesta interna: “Abbiamo perso i nostri uomini ma noi pensavamo di viaggiare in sicurezza” da www.repubblica.it

I soccorritori hanno lavorato per tutta la notte sul tratto ferroviario tra Andria e Corato dove alle 11 del 12 luglio, due treni si sono scontrati. Il bilancio provvisorio è 27 vittime, 50 il numero dei feriti. Due escavatori e una gru hanno rimosso pezzi di lamiere aggrovigliate e sedili sradicati e sono riusciti a trovare la scatola nera del treno che era partito da Corato e un frammento di quella a bordo dell’altro, che aveva lasciato la stazione di Andria. Una cinquantina di vigili del fuoco, assieme agli altri soccorritori, hanno continuato a tagliare e spostare le lamiere contorte dei due convogli alla ricerca di eventuali dispersi: un lavoro, ha spiegato il comandante dei vigili del fuoco di Bari, ancora lungo: “Stiamo demolendo progressivamente i pezzi delle carrozze più incidentate, poi procederemo alla rimozione dei resti. Opereremo in questa maniera, anche con l’aiuto delle unità cinofile, fino a quando non potremo escludere la presenza di altre persone”.
Il riconoscimento delle vittime. I corpi delle vittime sono nell’obitorio del Policlinico di Bari dove si lavora al riconoscimento da parte dei familiari. “Vi prego, fateci entrare, fateci vedere i nostri cari”: è la straziante richiesta che rivolgono i parenti al personale dell’istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. In reparto vengono accolti da psicologi e crocerossine: di fronte all’istituto di Medicina legale è stata allestita una postazione della Croce rossa e un’altra della Protezione civile. Ma nessuno vuole allontanarsi e all’esterno dell’istituto di Medicina legale cominciano ad accalcarsi molte persone.
L’inchiesta. Il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella, costituirà un pool di magistrati che coordinerà le indagini sul disastro ferroviario. In mattinata una riunione operativa alla quale parteciperanno tutte le Forze di polizia che stanno indagando sul disastro e tutti i magistrati del suo ufficio. Durante la riunione saranno prese decisioni sulla costituzione del pool investigativo e potrebbero già essere iscritti i primi nomi nel registro degli indagati. L’inchiesta – a carico di ignoti – per disastro ferroviario e omicidio plurimo colposo.
La versione della Ferrotramviaria. La seconda inchiesta è di tipo amministrativo ed è condotta dalla Ferrotramviaria, la società che gestisce la tratta ferroviaria. Massimo Nitti, direttore generale della ferrotramviaria, ha promesso chiarezza e si è messo a disposizione delle autorità: “Non abbiamo mai pensato di far camminare non in condizione di sicurezza, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. I viaggiatori sono il nostro patrimonio. E’ una tragedia immane”.

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