venerdì, Settembre 19, 2025
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Grimaldi: arrivano 500 Assunzioni, le Mansioni da ricoprire sono 25

Il Gruppo Grimaldi sta per assumere 500 marittimi italiani per potenziare il proprio organico da impiegare sulle nuove navi in costruzione. Le risorse saranno imbarcate sulla car carrier Grande Baltimora e sulle nove navi gemelle in costruzione e che entreranno in attività entro il 2019. Vediamo i dettagli e come candidarsi.

E’ bene sapere che il Gruppo Grimaldi ha preso in consegna nelle scorse settimane la nave Grande Baltimora ed effettuato un un ordine di 10 Pure Car & Truck Carrier, in consegna entro il 2019, che viaggeranno sulla rotta tra Mediterraneo e Nord America per trasportare autovetture e camion nuovi.

In fase di definizione c’è inoltre un’ordine di altre 6 meganavi ro/ro, con opzione per altre quattro, che serviranno le autostrade del Mare del Gruppo nel Mediterraneo. Per concludere, il Gruppo impiegherà entro fine ottobre il traghetto ro/pax Finneagle sulle rotte in cabotaggio nel Mediterraneo Occidentale e rientreranno in flotta nel mese di gennaio 2018 i traghetti ro/pax Amsicora e Bonaria.

Figure ricercate

Insomma, alla luce di tutte queste novità, Grimaldi avrà la necessità di assumere centinaia di nuove risorse. I 500 posti di lavoro annunciati dal Gruppo riguardano le seguenti figure e ambiti di lavoro.

Sezione coperta:

  • comandante
  • 1° ufficiale
  • allievo ufficiale
  • ufficiale di navigazione
  • nostromo
  • marinaio
  • carpentieri
  • mozzo

 

Sezione macchina:

  • direttore
  • 1° macchina
  • ufficiali
  • allievo ufficiale
  • operaio motorista
  • operaio meccanico
  • ottonaio
  • giovanotto macchina
  • elettricista

 

Sezione hotel:

  • commissario di bordo
  • cuoco
  • cuoco equipaggio
  • piccolo e garzone cucina
  • piccolo e garzone di camera
  • cameriere
  • 1° cameriere

Tutte queste assunzioni previste rinforzeranno notevolmente l’organico del Gruppo Grimaldi, che ricordiamo impiega oltre 13.500 persone, di cui 4.100 a terra e 9.400 a bordo. Sulle oltre 120 navi circolanti sotto varie bandiere europee, sono 4.600 i marittimi italiani impiegati, 2.500 europei e 2.300 extra-europei.

candidatura

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Raddoppio ferroviario, i cittadini aspetteranno la decisione di RFI, e i parlamentari molisani dove sono?

rete ferroviaria

I cittadini termolesi, che da anni seguono la problematica del raddoppio ferroviario, accolgono favorevolmente l’interesse della Regione Molise, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti G. Delrio, dell’amministratore delegato di R.F.I. s.p.a. M. Gentile e dell’Amministrazione Comunale di Termoli per aver compreso quanto sia importante il rispetto del territorio e dei cittadini, proponendo modifiche sostanziali al progetto del raddoppio ferroviario Termoli – Lesina.

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Magnolia da sfilata a Forlì, secondo successo consecutivo del team campobassano

Paganini – si tramanda nell’universo della musica classica – non era solito concedere i bis. Differentemente dal celebrato violinista genovese, la Magnolia è tornata ad eseguire il medesimo spartito accentuando i virtuosismi e portando a casa un successo sostanzioso: il secondo consecutivo, anche questo peraltro lontano dalle mura amiche del PalaVazzieri, sfatando, contemporaneamente, anche l’ultimo tabù di quest’avvio di stagione, ossia le gare in casa dei team emiliano-romagnoli che avevano sempre riservato amarezze finali.

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Cln Cus Molise sconfitto in casa dall’Atletico Cassano

Esce sconfitto dal big match contro l’Atletico Cassano il Circolo La Nebbia Cus Molise che gioca alla pari con i pugliesi ma è costretto ad alzare bandiera bianca al cospetto di una formazione che lotterà fino alla fine per le posizioni di vertice.

La cronaca –Si presenta subito il Cln Cus Molise con Joao Alonso chiama al grande intervento Di Bendetto mentre sull’altro fronte Manzalli recupera palla e serve Murilo che ben appostato fa 0-1. La risposta locale è nella traversa colpita da Joao Alonso dopo un bell’assist di Barichello, sfera sulla parte alta della trasversale. Tocca poi a Bidinotti concludere al lato. Il Cln Cus Molise spinge alla ricerca del pareggio e lo trova con una grande ripartenza. Barichello imposta, appoggia per Melfi che vede al centro dell’area Bidinotti bravo a superare Di Benedetto. Prima del riposo c’è il tempo per annotare una traversa di Barichello ma il risultato non cambia. Nella ripresa il match sale di intensità, il Cln Cus Molise crea subito una chance sull’asse Bidinotti-Nardolillo, tiro al lato. Poco più tardi arriva il sorpasso dei molisani. Nardolillo imposta dalle retrovie servendo Joao Alonso, il brasiliano vede Melfi libero e. il numero nove di casa spedisce alle spalle del, portiere il pallone del 2-1. Neanche il tempo di gioire che il Cassano riequilibra le sorti del confronto con una conclusione dalla distanza di Garrote che fulmina D’Alauro. La sfida resta in equilibrio e Manzalli riporta i pugliesi con il naso avanti sfruttando un pallone calciato da corner. Il Cln Cus Molise è costretto ancora ad inseguire. Barichello non arriva per questioni di centimetri all’appuntamento con il 3-3. Ma il pari è solo rimandato. Dopo un tiro fuori di Paolo Rotondo, i padroni di casa riacciuffano nuovamente gli avversari. E’ Melfi a tirare fuori dal cilindro una vera e propria magia. Il Re Leone riceve palla spalle alla porta, si gira in un fazzoletto e scaraventa la sfera sotto al sette. Il Cassano non ci sta e riesce a mettere nuovamente la freccia. E’ Manzalli ad affondare il colpo che vale il 3-4. A questo punto mister Sanginario prova a giocarsi la carta del portiere di movimento (Cioccia) ma la mossa non sortisce gli effetti sperati. Il Cassano difende bene, colpisce un palo con Garrote a porta sguarnita e poi trova il gol del definitivo 3-5 con Egea dalla sua metà campo.

Stefano Saliola

CLN CUS MOLISE 3

ATLETICO CASSANO 5

Cln Cus Molise: D’Alauro, Barca, Cioccia, Bidinotti, Di Stefano, Nardolillo, Ferrante, Joao Alonso, Passarelli, Pietrangelo, Melfi, Barichello. All. Sanginario.

Atletico Cassano: Di Benedetto, Murilo, Satalino, Volarig, Rotondo, Trigilio, Garofalo, Garrote, Manzalli, Vallarella, Egea, Lorusso. All. Guarino.

Arbitri: D’Ignazio di Avezzano e Marchetti di Lanciano. Cronometrista: Del Rosso di Campobasso.

Marcatori: Murilo, Bidinotti pt; Melfi (2), Garrote (2), Manzalli, Egea.

Note: ammonito Barichello.

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Dopo il TAR Molise anche il Consiglio di Stato conferma il “via libera” ai lavori della Tangenziale Nord di Campobasso

Con la recente ordinanza della V Sezione del Consiglio di Stato n. 5057 del 24 novembre, i giudici di palazzo Spada hanno nuovamente confermato l’aggiudicazione dell’appalto all’ATI Loy Donà e Brancaccio assistita dagli avv.ti Ruta, Ceniccola e Zezza, riconoscendo ancora una volta la validità degli esiti della procedura selettiva indetta dal Comune per l’esecuzione dei lavori della Tangenziale Nord di Campobasso.

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H2O Sport Campobasso, master in evidenza al IV Trofeo Flegreo

Ottimi riscontri per l’H2O Sport Campobasso impegnata nel quarto Trofeo Flegreo con i suoi Master. Alessandro Fioralba porta a casa due ori nei 100 stile libero con 58”88 e nei 50 rana con 32”83. Fausto Di Niro fa suoi i 200 rana (3’21”28) ed è quarto nei 100 rana (1’32”20).

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Elezioni, il ‘caso-Iorio’ divide il centro destra

Michel Iorio

Neanche il tempo di paventare la ritrovata unità nella coalizione di centro destra in Molise, che subito una questione la rimette in dubbio. Come fulmine a ciel sereno sono arrivate le dichiarazioni dell’ex-presidente della Regione Molise, Michele Iorio, che non ha fatto altro che confermare la sua volontà di rappresentare la coalizione, da leader, alle prossime regionali; posizione già abbondantemente pubblicizzata e che non avrebbe destato sorpresa, se non fosse stata subito seguita da una precisazione. Il politico isernino, infatti, ha reso noto che non esisteranno scelte alternative o compensative, ivi comprese candidature alla Camera ed al Senato: lui vuole correre solo per il vertice di palazzo Vitale. Stop. La tesi, se ulteriormente confermata nei prossimi giorni, diventerebbe tegola sul capo della coalizione, che stava ragionando anche sui nomi, ma pensando soprattutto alla necessità di una lista condivisa tra lo stesso Iorio e Patriciello, scelta che naturalmente sembrava orientata verso l’esclusione della candidatura di entrambi e per una soluzione ‘terza’, equidistante dai due nemici-amici della provincia pentra. Si azzera tutto? Non è detto e non sarebbe certo questa la soluzione per l’aggregazione politica che inizia a sentire odore di vittoria, sfruttando soprattutto le divisioni degli avversari, quelli del centro sinistra. Iorio da esperto conoscitore della politica sa perfettamente che non si può vincere senza l’apporto di Rialzati Molise ed ha anticipato tutti, smentendo di voler alzare il prezzo forse proprio per farlo; vuole essere in corsa  e dichiarandolo continuamente riuscirà a far cadere qualche candidatura alternativa, che poi sia quella alla Regione o quelle parlamentari si vedrà. La palla passa nelle mani di Rialzati Molise e del suo leader ‘vero’, che dovranno prima o poi (ma suppongo ‘poi’) far capire come vogliono governare il tavolo di concertazione, se andando allo scontro con Iorio, oppure accontentarlo o ancora ripetere il comportamento ondivago ( a destra alle politiche, nel centro sinistra alle regionali) che pure nell’ultima tornata elettorale è stato decisamente vincente. Un segnale lo ha lanciato la coordinatrice regionale di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione: “Patriciello starà con il centro destra (alle regionali s’intende) se il centro destra rimarrà unito”. Non serve aggiungere altro per capire che lo ‘spettro’ di una scissione deleteria è sempre dietro l’angolo. Si vedrà in seguito; ma in tutto questo i grillini, per il momento, gongolano.

Stefano Manocchio

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Campobasso – Matelica, la gara finisce in parità

FOTO DI REPERTORIO

Al 5’azione degli ospiti ,ma Landi blocca la sfera.Il Matelica, in maglia rossonera, attacca, ma la difesa dei rossoblu non si fa sorprendere. I Locali, in maglia bianca, si fanno pericolosi al 10′ con Gurma, ma il suo tiro termina fuori. Al 15′ azione del Matelica, fallo in area rossoblu, sembra calcio di rigore, ma l arbitro fa cenno di proseguire.
Al 20′,tiro di Mancini, ma la palla finisce fuori.

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Cerimonia pubblica del decimo anniversario dell’opera “Gesu’ di Nazaret” di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI

Oggi lunedì 27 novembre nell’auditorium “Celestino V” di Campobasso, alle ore 18,00 si terrà la cerimonia pubblica del decimo anniversario dell’opera “Gesu’ di Nazaret” di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, oggi Papa Emerito. 

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Fisco: come difendersi dagli studi di settore. Ecco la giurisprudenza della Corte di Cassazione

Grazie al prezioso aiuto di un esperto in materia, l’Avv. Maurizio Villani, di seguito pubblichiamo un vademecum a sua firma, che elenca pratici consigli su come difendersi dagli studi di settore.

La Corte di Cassazione ha affermato, con orientamento consolidato, che i parametri o studi di settore, rappresentando la risultante dell’estrapolazione statistica di una pluralità di dati settoriali acquisiti su campioni di contribuenti e dalle relative dichiarazioni, rivelano valori che, quando eccedono il dichiarato, integrano il presupposto per il legittimo esercizio da parte dell’Ufficio dell’accertamento analitico-induttivo, ex art. 39, comma 1, lett. d, del DPR n. 600 del 1973. Lo studio di settore deve essere necessariamente svolto in contraddittorio col contribuente, sul quale, nella fase amministrativa e, soprattutto, contenziosa, incombe l’onere di allegare e provare, senza limitazioni di mezzi e di contenuto, la sussistenza delle condizioni che giustificano l’esclusione dell’impresa dall’area dei soggetti cui possono essere applicati gli “standards” o la specifica realtà dell’attività economica nel periodo di tempo in esame, sì da giustificare un reddito inferiore a quello che sarebbe stato normale secondo la procedura di accertamento tributario standardizzato.

All’ente impositore fa carico, invece, dimostrare l’applicabilità dello standard prescelto al caso concreto oggetto di accertamento, con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente (S.U. n. 26635 del 2009; n. 14288 del 2016; n. 3415 del 2015; n. 12631 del 2017). L’esperimento del contraddittorio col contribuente e la puntuale valutazione delle relative risultanze costituiscono, dunque, elementi essenziali ed imprescindibili della validazione, da parte del giudice, dell’accertamento fiscale basato sugli studi di settore, in quanto l’elaborazione statistica dei parametri, di per sé soggetta alle approssimazioni proprie dello strumento statistico, deve essere adeguata alla realtà reddituale del singolo contribuente, solo così potendo emergere gli elementi idonei a commisurare la presunzione alla concreta realtà economica dell’impresa.

Con la conseguenza che la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi nel mero rilievo dello scostamento dagli studi di settore, ma deve essere integrata, anche sotto il profilo probatorio, con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente in sede di contraddittorio, soltanto così potendo emergere la gravità, precisione e concordanza attribuibile alla presunzione basata sugli studi di settore e la giustificabilità di un onere della prova contraria a carico del contribuente (Cass. n. 27822 del 2013).La giurisprudenza di merito, confermata dalla Corte di Cassazione con i principi sopra esposti, ha così ritenuto direttamente riconducibile all’accertamento presuntivo basato sugli studi di settore anche la determinazione della percentuale di ricarico, senza valutare le giustificazioni addotte dalla ricorrente e le circostanze ed elementi di fatto proposti per dimostrare l’eventuale allontanamento della sua attività dal modello normale, incorrendo così in un evidente vizio logico ed in un sostanziale travisamento degli oneri probatori gravanti ex lege sulle parti.

Ciò in quanto l’accertamento basato sugli studi di settore non può esaurirsi nel me mero rilievo dello scostamento del reddito dichiarato rispetto ad essi, ma deve essere integrato (anche sotto il profilo probatorio) con le ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal contribuente in sede di contraddittorio, solo così emergendo la gravità, precisione e concordanza attribuibile alla presunzione basata sui suddetti studi di settore e la giustificabilità di un onere della prova contraria (ma senza alcuna limitazione di mezzi e di contenuto) a carico del contribuente (Cass. n. 15633 del 2014; n. 27822/2013; n. 25929/2017).

La giurisprudenza di merito, confermata dalla Corte di Cassazione con i principi sopra esposti, ha così congruamente motivato, dando rilievo ad una serie di elementi forniti dal contribuente, idonei a superare le presunzioni dell’accertamento basato sugli studi di settore, quali: l’assenza di irregolarità contabili per quanto attiene alla fatturazione dell’attività espletata; il contesto economico-sociale degradato, con conseguente ridotta capacità di guadagno compatibile con il reddito dichiarato; la clientela con scarse capacità reddituali; la mancanza di indizi di evasione fiscale non enunciati nella parte motiva dell’accertamento. I contribuenti, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, possono contestare gli studi di settore citando la suddetta giurisprudenza della Corte di Cassazione.

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