martedì, Novembre 11, 2025
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L’occhio che uccide/ Il Molise combatte il covid in modo naturale

Si tratta di una vera e propria strategia, non di un fenomeno episodico. Il Molise si sta distinguendo per un approccio innovativo alla pandemia, tutto basato sulla flora e sulla fauna locale. Superata l’idea che il virus si combatta solo con politiche sanitarie ( in un ospedale ci si sta se si è ammalati, se non si è ammalati è logico che lo si debba diventare) la nostra regione si è avviata su un sentiero solitario ma promettente.

La testimonianza di tutto questo sono le ordinanze del presidente della Regione, Donato Toma che hanno costellato il periodo pandemico. Si è partiti con il taglio della legna e con i lavori nei campi, si è passati alla raccolta del tartufo per poi arrivare alla caccia al cinghiale e, ultimo e prezioso tassello del progetto, il divieto di ammazzare il maiale. La mossa a sorpresa ha creato un grande scompiglio nel mondo animale.

In particolare i cinghiali lamentano una grave violazione costituzionale con una evidente disparità di trattamento. Loro, abituati ad essere predatori diventano carne da cannone mentre i loro cugini, anziché trasformarsi in cotechini, salsicce e soppressate vengono salvati e amnistiati La motivazione ufficiale, secondo i cinghiali, non regge. Se è vero che l’uccisione del maiale di solito si accompagna a feste e assembramenti bastava vietare le feste e gli assembramenti. Quindi, concludono i cinghiali, c’è una evidente volontà politica di cambiare le gerarchie secolari nel mondo dei suini.

Ma non sono solo i cinghiali a protestare. Vitelli, agnelli e capretti stanno pensando ad una grande manifestazione davanti la sede della Giunta regionale. Anche noi ci immoliamo per feste, pranzi e barbecue ma nessuno ci ha mai graziato. In particolare agnelli e capretti chiedono, con l’avvicinarsi della Pasqua e della Pasquetta al presidente Toma di risparmiare la solita, tragica ecatombe. Il Presidente, però, tira dritto per la sua strada. Anzi è intenzionato a rilanciare.

Sono allo studio nuove e più incisive ordinanze. Dal divieto di preparare, cucinare e consumare il brodo di pollo (un tentativo forse di ingraziarsi il mondo dei volatili) alla raccolta in sicurezza dei mughetti e della margherite da campo. In agenda anche una ordinanza per vietare la produzione, distribuzione e vendita di prodotti alimentari che ingenerano confusione con i rappresentanti delle istituzioni locali (toma e tomini principalmente ma potrebbe essere interessato anche il Presidente della Provincia di Isernia Ricci).Il tutto da far confluire in un unico grande quadro riepilogativo.

Il Presidente, infatti, pensa di mettere in musica, con la sua preziosa chitarra, questa mole originale di produzione giuridica e realizzare così un Cd da regalare al popolo molisano. Un Cd da utilizzare in sicurezza, per rilassarsi quando si è da soli e sconfiggere così, con la natura, il pericolo pandemico. Cioè quando si va in bagno.

Aigor

Potete ascoltare la rubrica del nostro Aigor anche nel corso del telegiornale di Trsp, ogni martedì sui canali 15 per il Molise e 17 per l’Abruzzo

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Conferimento del Premio “Dino Villani” al Panificio Di Mambro Roccantonio di Di Mambro Edmondo & Company S.n.c.

In occasione dei festeggiamenti per i sessant’anni di attività del Panificio Di Mambro, tenutisi il 25
ottobre, la Delegazione di Isernia dell’Accademia Italiana della Cucina ha avuto l’onore di conferire
il prestigioso Premio Dino Villani a un’impresa simbolo dell’eccellenza molisana, capace di
trasformare la tradizione in valore e di proiettare il sapere artigiano verso il futuro.
L’evento, sentito e partecipato, ha rappresentato non solo un riconoscimento ufficiale, ma una vera
celebrazione del pane come patrimonio culturale e umano: i dipendenti, riuniti come una grande
“famiglia del pane”, hanno condiviso la gioia di un traguardo che appartiene a un’intera comunità.
Il Premio Dino Villani, istituito dall’Accademia Italiana della Cucina, è destinato ai produttori che
si distinguono per la lavorazione artigianale di un prodotto alimentare di elevata qualità
organolettica, ottenuto con ingredienti nazionali tracciabili e nel rispetto della tipicità locale. Il
riconoscimento prende il nome da Dino Villani (1898–1989), figura geniale della cultura italiana,
artista, pubblicitario e cofondatore dell’Accademia nel 1953 insieme a Orio Vergani.
Il Panificio Di Mambro Roccantonio di Di Mambro Edmondo & Company S.n.c., fondato nel 1965,
incarna appieno i valori che ispirano il Premio Dino Villani.
La lavorazione del Pane Casereccio con lievito madre è rimasta invariata da generazioni, segno di
un profondo rispetto per i saperi antichi e per la cultura del pane, alimento simbolico per eccellenza.
L’utilizzo esclusivo di ingredienti naturali – farina, acqua, sale e lievito madre – e la lenta
lievitazione di 24 ore garantiscono un prodotto di fragranza unica, dal sapore autentico e dalla lunga
conservabilità, risultato di un equilibrio perfetto fra tecnica e passione.
Pur saldamente ancorata al territorio, l’azienda ha saputo evolversi attraverso la ricerca di materie
prime selezionate e la partecipazione ai principali eventi fieristici del settore, quali Cibus, Tutto
Food, Sigep e Anuga, portando l’immagine del Molise nel panorama nazionale e internazionale.
La presentazione dei due figli Rocco e Michela, giovani e brillanti professionisti che hanno
arricchito le competenze dell’impresa, rappresenta il segno tangibile di una tradizione che si
rinnova, proiettandosi con fiducia verso il futuro.
Numerosi riconoscimenti, tra cui l’Eccellenza Molisana e il Superior Taste Award di Bruxelles,
attestano ulteriormente la qualità e la reputazione di un’azienda che ha fatto del pane un simbolo di
dedizione e identità territoriale.
Il Premio Dino Villani al Panificio Di Mambro suggella sessant’anni di storia fatta di lavoro, ricerca
e passione. È un tributo a chi, con umiltà e sapienza, continua a “fare il pane” come gesto d’amore
verso la propria terra e la propria comunità, trasformando ogni forma fragrante in testimonianza
viva di cultura e di tradizione italiana.

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Sanità e Legge di Bilancio 2026, Gravina (M5S): Il Governo smetta di tagliare e riconosca i bisogni reali dei territori

«Il Governo si appresta a portare in Parlamento una Legge di Bilancio che, ancora una volta, ignora le richieste di Comuni, Regioni e sindacati, continuando a destinare risorse insufficienti agli enti locali e alla sanità pubblica. È una scelta che rischia di far collassare i servizi essenziali, in particolare quelli rivolti alle fasce più fragili della popolazione». Così Roberto Gravina, coordinatore nazionale del Comitato Enti Locali del Movimento 5 Stelle e consigliere regionale del Molise, commenta le preoccupazioni sollevate in questi giorni dalle istituzioni territoriali durante le audizioni parlamentari sul disegno di Legge di Bilancio 2026.

«Comuni e Regioni hanno espresso con chiarezza la propria preoccupazione – spiega Gravina –: mancano fondi per garantire i servizi di base e il Governo pensa di finanziare i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) attingendo alle risorse regionali. È una scelta che mette a rischio il principio di equità e la stessa tenuta del sistema sanitario nazionale».

Le osservazioni emerse nella Conferenza delle Regioni confermano questo allarme: i Governatori hanno approvato un documento da trasmettere alla Commissione Bilancio e avviato la revisione dei criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2025, affidando a esperti universitari un incarico per individuare un modello più equo, che tenga finalmente conto di spopolamento, dispersione territoriale e bassa densità abitativa«Sono esattamente le condizioni strutturali che da tempo e anche negli ultimi mesi il Movimento 5 Stelle denuncia e su cui chiediamo un riequilibrio vero, capace di garantire pari diritti di cura a ogni cittadino», aggiunge Gravina.

Bene, in questo senso, la presenza per volontà del presidente Roberti del professor Giuliano Resce dell’Università del Molise, inserito nel gruppo di esperti che si occuperà di studiare i nuovi criteri di distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale.
«Una presenza – aggiunge Gravina – che rappresenta un riconoscimento importante per l’Università del Molise e per le competenze del professor Resce, ma anche un’opportunità per portare all’attenzione nazionale le peculiarità e le difficoltà di regioni come la nostra. È giusto sottolinearlo con orgoglio e senso di responsabilità».

Il coordinatore nazionale del Comitato Enti Locali M5S richiama inoltre la coerenza tra quanto emerso in Conferenza delle Regioni e la proposta d’indagine conoscitiva sulle disuguaglianze regionali nell’erogazione delle prestazioni e nell’accesso ai LEA, presentata nelle passate settimane in Parlamento dai deputati del Movimento 5 Stelle Marianna Ricciardi, Di Lauro, Sportiello e Quartini, frutto di un lavoro congiunto tra il Comitato Enti locali guidato da Gravina e il Comitato Salute coordinato da Andrea Quartini. La proposta intende fornire un quadro aggiornato e scientificamente fondato sulle disuguaglianze territoriali nel funzionamento del Servizio Sanitario Nazionaleanalizzando criteri di riparto, mobilità sanitaria, commissariamenti e fabbisogni reali.

«Diventa ora più che mai evidente – sottolinea Gravina – che serve una convergenza politica seria per sostenere in Parlamento la nostra proposta di indagine conoscitiva. È un passaggio fondamentale per ridefinire il metodo di distribuzione del Fondo Sanitario Nazionale e affrontare il tema della sanità non con logiche emergenziali o propagandistiche, ma intervenendo sulle cause strutturali del divario Nord-Sud».

Il consigliere M5S ricorda inoltre che, alla luce della pubblicazione del Piano Operativo Sanitario (POS) per il Molise– condizione posta dal Governo per sbloccare la prima tranche di 45 milioni di euro dei 90 promessi – appare chiaro che questa regione ha bisogno di più risorse e non di ulteriori tagli. 

«Aumentare il budget sanitario – aggiunge Gravina – significa non solo garantire servizi più capillari e di qualità, ma anche creare le condizioni per riportare i conti in equilibrio e superare finalmente il commissariamento che da anni penalizza il Molise. Solo così potremo restituire alla nostra Regione piena autonomia gestionale e una sanità pubblica capace di programmare, anziché inseguire emergenze».

«Se vogliamo evitare la scure di nuove chiusure, soprattutto a danno delle strutture dei territori più svantaggiati – afferma Gravina – dobbiamo ripristinare la centralità dell’offerta sanitaria pubblica, baricentrica all’ospedale Cardarelli, e riconoscere che servono risorse aggiuntive per garantire un sistema di cure accessibile e sostenibile».

Il Movimento 5 Stelle ribadisce che i Livelli essenziali di assistenza non possono essere subordinati alla capacità di spesa delle Regioni: «La tutela della salute è un diritto nazionale – conclude Gravina – e non può dipendere dal codice postale del cittadino. È lo Stato che deve garantire risorse eque e modelli di riparto sostenibili. Ci auguriamo che il centrodestra regionale e le stesse forze di maggioranza che oggi si dichiarano preoccupate in Conferenza delle Regioni dimostrino coerenza in Parlamentosostenendo con i propri rappresentanti la nostra proposta di indagine conoscitiva e lavorando insieme per una sanità pubblica più giusta, accessibile e solidale».

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L’Odg Molise denuncia alla Procura della Repubblica di Campobasso una testata abusiva

Previa segnalazione ufficiale di un consigliere regionale, l’Ordine dei Giornalisti del Molise, tramite il suo legale pro tempore avv. Antonino Mancini del foro di Isernia, ha inteso sporgere denuncia querela per esercizio abusivo della professione giornalistica, per un contenuto di una pagina Facebook.

Da un’attività di monitoraggio e successive segnalazioni di numerosi giornalisti molisani giustamente incuriositi e turbati, è emersa l’esistenza e l’operatività di una vera e propria testata, attraverso la pagina Facebook, che svolge in modo stabile e continuativo attività di informazione, pubblicazione di notizie e contenuti tipici di un regolare organo di informazione, senza indicazione della registrazione come testata presso il tribunale competente. Si evidenzia che “la pagina Facebook mostra una attività stabile e continuativa di pubblicazione con caratteristiche di giornale, ma senza riferimenti a una regolare registrazione come testata giornalistica.

Per questi motivi l’Ordine regionale ritiene che la pubblicazione e la diffusione sistematica di notizie tramite una pagina Facebook che si qualifica come testata, senza la prescritta registrazione e senza la direzione da parte di un giornalista iscritto all’albo, integri il reato di esercizio abusivo della professione giornalistica ai sensi dell’art. 348 c.p. e delle normative in materia di stampa e comunicazione. L’Ordine ritiene che potrebbero ravvisarsi ulteriori ipotesi di reato, quali la violazione dell’art. 5 della legge 47/1948 (obbligo di registrazione delle testate), nonché eventuali profili di diffamazione, violazione della privacy o altro, in relazione ai contenuti pubblicati.

Tuttavia l’Ordine ha chiesto altresì il sequestro preventivo della pagina Facebook, la rimozione dei contenuti già pubblicati e la cessazione dell’attività informativa non conforme alla legge, con ordine alle piattaforme e ai provider coinvolti di adottare tutte le misure necessarie per impedire la reiterazione delle violazioni”.

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Bonefro/ Arrestato 32enne per resistenza a PU, danneggiamento aggravato e lesioni personali

I Carabinieri della Stazione di Bonefro (CB) hanno arrestato una 32enne italiano per resistenza a PU, danneggiamento aggravato e lesioni personali. È successo in tarda serata nei pressi di un esercizio pubblico del centro abitato, dove una pattuglia dei Carabinieri, inviata sul posto per un litigio tra due persone segnalato alla dipendente Centrale operativa, è stata oggetto di una aggressione da parte di un 32enne del luogo che in evidente stato di alterazione psico-fisica, ha scatenato la propria rabbia incontrollata sull’auto di servizio dei militari sopraggiunti. Il successivo arrivo della pattuglia dell’Aliquota Radiomobile di Larino e di altra pattuglia ha permesso di arrestare l’autore delle violenze, noto alle FF.PP. e di ripristinare l’ordine e la sicurezza pubblica. Il giovane arrestato per i reati sopra indicati, su disposizione del Pubblico Ministero, è stato associato in carcere. L’arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Larino che ne ha disposto la custodia cautelare degli arresti domiciliari presso l’abitazione di un suo familiare. L’attività di controllo del territorio da parte dell’Arma, nell’ambito delle più ampie direttive impartite dal Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, prosegue senza soluzione di continuità, con l’obiettivo primario di fornire una costante e attenta vigilanza e risposta alle richieste dei cittadini, nonché una sempre maggiore percezione della sicurezza reale da parte dei

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Giornata Mondiale dei Poveri, presentate le iniziative della Diocesi di Termoli-Larino

La Settimana in preparazione alla Giornata Mondiale dei Poveri rappresenta ormai per la Diocesi di Termoli – Larino un appuntamento fisso di incontro con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio diocesano e con quanti sono impegnati in un lavoro di cura e presa in carico delle fragilità sociali e relazionali. Obiettivo della Settimana è quello di sensibilizzare i giovani e la comunità tutta sul tema delle povertà mostrando uno spaccato di un contesto sociale in costante trasformazione e il lavoro delle realtà che cercano di rispondere ai bisogni del territorio.

Durante la Settimana del Povero gli studenti delle scuole superiori di secondo grado incontreranno queste realtà del territorio in un’ottica di conoscenza e scambio reciproco partendo anche dalla propria idea di povertà, di città, di relazioni ed avranno modo di visitare le opere segno della Caritas diocesana di Termoli – Larino (mensa, servizio docce, emporio, poliambulatorio). Gli incontri saranno realizzati dagli operatori e dai volontari della Caritas diocesana in collaborazione con:
Progetto Policoro, Un Paese per Giovani, Centro di Aiuto alla Famiglia Amoris Laetitia, Pastorale della Salute, Pronto Intervento Sociale, La Città Invisibile/Faced, il Centro diurno “Che senso ha” del Centro di Salute Mentale. Gli incontri con gli studenti si svolgeranno dal 10 al 14 novembre presso il Centro Ecclesia Mater in turni da due ore: dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 11.00 alle 13.00.


Inoltre, la Caritas Diocesana di Termoli – Larino e la Città Invisibile/Faced, in occasione della Settimana del Povero 2025 presenteranno una mostra fotografica e documentaria dal titolo “Oltre lo Sguardo” realizzata dalla Fiopsd (Federazione Italiana Organismi Persone Senza Dimora), interamente dedicata al tema della condizione dei senza dimora e delle persone in grave marginalità.
La mostra si propone di offrire uno spunto di riflessione profondo e costruttivo, andando al di là degli stereotipi e delle facili generalizzazioni per far emergere la dignità e le storie individuali che si nascondono dietro il fenomeno della povertà estrema. La mostra sarà visitabile presso il Centro Ecclesia Mater da lunedì 10 a sabato 15 novembre, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00 con ingresso da piazza Sant’Antonio (lato mare, alle spalle della Galleria Civica).

Oggi Lunedì 10 novembre alle ore 18.00 presso il Centro Ecclesia Mater si terrà l’appuntamento mensile di Agorai, incontro democratico e aperto alla città per promuovere salute mentale di comunità, promosso dal Centro di Salute Mentale in collaborazione con la Caritas diocesana di Termoli – Larino, sul tema “Povertà e salute mentale”.

Dal 13 al 20 novembre con Fondazione Rava raccolta farmaci per l’infanzia presso farmacia Le Diomedee, Del Molinello, Del Mare, Trabocchi di Termoli.
Venerdì 14 novembre ore 18.30 presso il Centro Ecclesia Mater ci sarà un incontro con i ministri straordinari dell’Eucarestia sul tema “Signore, non ho nessuno che mi immerga. Ministri di speranza tra cura e prossimità”

Sabato 15 novembre alle ore 10.30 presso il Centro Ecclesia Mater ci sarà l’inaugurazione dell’Ambulatorio solidale Caritas, presidio medico dedicato alla cura di persone in difficoltà economica o in situazioni di vulnerabilità sociale. Nel pomeriggio, invece, a partire dalle ore 15.00
la Pastorale Giovanile promuove la Giornata Mondiale della Gioventù che si concluderà con l’inaugurazione, sempre presso il Centro Ecclesia Mater, del Centro Giovanile Spes, spazio di incontro, condivisione e crescita per ragazzi e giovani che ha l’obiettivo di favorire la
socializzazione, la partecipazione attiva e la formazione ai valori della solidarietà e dell’impegno civile.

Domenica 16 novembre alle ore 10.30 presso la Parrocchia Sant’Antonio di Termoli, don Antonio Giannone, vicario dell’Area Sviluppo Umano Integrale, celebrerà l’Eucarestia. Seguirà il pranzo alla mensa Caritas con un momento di animazione per gli ospiti.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno preso parte don Antonio Giannone, vicario Episcopale dell’Ares Sviluppo Umano Integrale, Anna Bernardi, direttore Caritas diocesana, Giovanni Fabrizio, direttore della Pastorale della Salute diocesana, Angelo Spadanuda (Un Paese per Giovani), Elda Della Fazia e Antonio Spadanuda per l’Ambulatorio solidale Caritas di prossima apertura. Al termine della conferenza è stata inaugurata la mostra sui senza fissa dimora a cura della Caritas e Città Invisibile/Faced

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Acea Molise – Termoli martedì 11 novembre sospensione idrica

Si comunica che, per lavori di manutenzione straordinaria sulla rete idrica comunale, dalle ore 23:00 di martedì 11 novembre 2025 alle ore 06:00 di mercoledì 12 novembre, si potrebbero verificare abbassamenti di pressione con possibile mancanza d’acqua in tutto il territorio del Comune di Termoli.

Per informazioni e segnalazioni contattare il numero verde 800 098 599

Acea Molise si scusa per il disagio

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La Molisana Magnolia/Trasferta lucana per le Junior rossoblù ospiti del Potenza

Ancora out Costato (per cui si definirà il percorso la prossima settimana) e Grande. Rientrano Fatica e Libardo. In forse Tateo
Ancora una domenica sull’agenda per il gruppo junior La Molisana Magnolia Campobasso. Con il primo
concentramento di Next Gen – quello di Chiusi e Chianciano – alle porte, tant’è che il confronto all’Arena
contro lo Stabia del prossimo 15 novembre è stato rinviato a mercoledì 19 alle ore 20, i #fiorellinidacciaio
andranno a dar vita ad una sorta di prova generale già al PalaPergola di Potenza in casa di una Basilia partita
con intenti di vertice e ritrovatasi ora a metà classifica.

AMARCORD PARTICOLARI Per quella che, nel corso delle ultime stagioni, sta divenendo una vera e propria
‘classica’ per il team rossoblù, le campobassane sfideranno un gruppo che ha una base ben nota in Molise. A guidare
le lucane, infatti, c’è quell’Antonio Paternoster, coach ben conosciuto nel capoluogo di regione per la sua esperienza
con l’Olimpia Campobasso con un curriculum, tra l’altro, di grande spessore al maschile con tanto di A2 a Reggio
Calabria ed Agropoli e numerose esperienze in B.
«Sono una squadra molto fisica – argomenta il tecnico delle campobassane Gabriele Diotallevi – che ha in Ferreiro
Garrido il proprio riferimento sotto le plance».

GRUPPO ROSSOBLÙ Sul versante campobassano, ancora out Grande alle prese con dei problemi alla schiena con
rientro nel gruppo, invece, sia per Libardo che per Fatica. Tateo è alle prese con qualche noia muscolare e sarà
valutata anche in prospettiva degli appuntamenti del prossimo weekend. Quanto a Costato, invece, il consulto
ortopedico specialistico della prossima settimana indicherà quali saranno le sue prospettive.

ASPETTO TATTICO Sul fronte del piano partita, per Diotallevi, quella in terra lucana dovrà essere «un’ulteriore
occasione di crescita per le rossoblù con la necessità di avere maggiore solidità sotto canestro, anche e soprattutto
sul fronte dei rimbalzi con le piccole partecipi sulle traiettorie lunghe oltre alle interne. Sarà determinante essere
sfacciate soprattutto sulle situazioni di transizione, migliorando pienamente i nostri ritmi».

FISCHIETTI IRPINI Con palla a due nel canonico orario domenicale delle 18 a dirigere la contesa sarà un tandem di
fischietti irpini composto dagli avellinesi Vincenzo Petruzziello e Gabriele Daniele, nella circostanza in veste di
secondo dopo essere stato guida, nello scorso turno, nel match delle rossoblù contro Ariano Irpino.

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Open Day vaccinale “Sempre protetti”: il 15 novembre accesso libero

Nuovamente in campo per tutelare la salute pubblica con l’iniziativa “Sempre Protetti”, un Open Day Vaccinale straordinario e ad accesso libero. L’appuntamento è fissato per sabato 15 novembre, con orario continuato dalle 8:30 alle 17:00.

Appuntamento in tre centri strategici della regione, per raggiungere il più ampio numero di persone:

–          Campobasso: Centro Vaccinale in Piazza della Repubblica, 14

–          Isernia: Centro Vaccinale in Largo Cappuccini n. 1 (ex ospedale vecchio)

–          Termoli: Centro Vaccinale in Via del Molinello, 1 (ex ospedale vecchio)

L’obiettivo dell’Open Day è proteggere la salute della popolazione molisana offrendo la possibilità di vaccinarsi gratuitamente e con accesso libero, senza necessità di prenotazione, contro:

–          Influenza Stagionale

–          COVID-19

–          Pneumococco

I tre vaccini possono essere somministrati anche contemporaneamente in maniera sicura, ben tollerata e garantendo un’adeguata risposta anticorpale.

L’iniziativa è volta a sensibilizzare tutti i cittadini molisani sull’importanza della prevenzione vaccinale. A tal proposito, la dottoressa Carmen Montanaro, Direttore del Dipartimento Unico di Prevenzione, ha voluto lanciare un chiaro messaggio alla comunità: “Vaccinarsi è una scelta di responsabilità verso se stessi, ma anche verso gli altri. Comprendere l’importanza delle vaccinazioni può salvare noi stessi e chi ci sta a cuore!”

L’Open Day “Sempre Protetti” si configura quindi come un’occasione fondamentale per rafforzare le difese immunitarie in vista della stagione invernale, unendo la praticità dell’accesso libero all’efficacia della prevenzione multipla. Tutta la cittadinanza molisana è invitata a partecipare.

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Delegazione UNIMOL in visita alla Camera dei Deputati su invito dell’On. Elisabetta Lancellotta

Una delegazione di studenti dell’Università degli Studi del Molise, rappresentata dal Circolo Universitario Azione Universitaria UNIMOL, ha preso parte a una visita istituzionale presso la Camera dei Deputati, ospite dell’Onorevole Elisabetta Lancellotta.

L’iniziativa ha coinvolto studenti provenienti dai corsi di Lettere, Economia e Giurisprudenza, che hanno potuto vivere da vicino un momento di confronto e formazione nel cuore della democrazia italiana.

Durante la visita, i ragazzi hanno avuto modo di approfondire il funzionamento delle istituzioni parlamentari, il ruolo del legislatore e il valore della partecipazione civica dei giovani nella vita pubblica del Paese.

“È stata un’esperienza significativa per tutti noi dichiarano i rappresentanti di Azione Universitaria UNIMOL perché ci ha permesso di comprendere quanto la conoscenza delle istituzioni sia il primo passo per un impegno concreto e consapevole. Ringraziamo l’On. Lancellotta per l’accoglienza e per la disponibilità al dialogo con il mondo universitario molisano.”

Azione Universitaria UNIMOL, attraverso la propria attività quotidiana all’interno dell’Ateneo, continua a promuovere momenti di formazione, responsabilità e partecipazione, convinta che i giovani debbano essere protagonisti attivi del presente e non semplici spettatori del futuro.

L’incontro alla Camera dei Deputati rappresenta un ulteriore passo nel percorso di crescita civica e culturale che il gruppo studentesco porta avanti da tempo all’interno dell’Università degli Studi del Molise, con l’obiettivo di creare ponti tra formazione accademica e impegno istituzionale.

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Per la Cassazione i Rider vanno tutelati come dipendenti

Alfredo Magnifico

La sentenza della Suprema Corte di Cassazione depositata il 31 ottobre la n. 28772/2025 conferma la decisione assunta dalla Corte d’Appello di Torino e segue la sentenza già emessa dalla Suprema Corte che si era pronunciata sullo stesso tema nel 2020, stabilendo un orientamento per la giurisprudenza: ”il contratto da autonomi non esclude le protezioni del lavoro subordinato” una vittoria per i ciclofattorini, una sconfitta per le aziende

Anche nella seconda pronuncia la Cassazione che afferma il principio che i rider sono lavoratori autonomi ma il loro contratto formale non impedisce il riconoscimento della disciplina del rapporto dipendente quando sono presenti determinate condizioni: la continuità, la prevalenza personale della prestazione, l’organizzazione da parte del datore.

Che cosa sostengono esattamente i giudici della Cassazione? “La sentenza riconosce la natura etero-organizzata dell’attività di consegna a domicilio svolta dal ciclo fattorino, quindi al lavoratore, anche se è qualificato formalmente come autonomo, si devono applicare le discipline del lavoro subordinato, a partire dal compenso definito dai contratti collettivi e dai contributi, fino ad arrivare agli altri istituti a tutela del dipendente. In pratica, viene riconosciuto il portato della norma che abbiamo nel nostro ordinamento, che però ha un carattere molto ambiguo, perché si colloca in mezzo e non ha efficacia se non si arriva al contenzioso giuridico legale.

Il limite di quest’ultima sentenza come della precedente è proprio questo: solo se il lavoratore ricorre al giudice può farsi riconoscere le tutele e i diritti del rapporto dipendente.

Può accadere anche con un intervento dell’ispettorato del lavoro, come nel caso della maxi-indagine della procura di Milano nel 2020.

È una situazione rimediale: c’è bisogno di un intervento, cioè di un rimedio, per fornire una soluzione a un problema, quindi la sentenza non vale per tutti, è un precedente, fa orientamento, ma decide solo nella situazione specifica sottoposta all’attenzione della Corte.

la sentenza conferma che la natura di quell’attività presuppone un corredo di tutele e diritti che è caratteristico del lavoro subordinato, anche se i lavoratori sono qualificati come autonomi.

Affermare che si applica la disciplina del lavoro subordinato è un elemento che permette avanzamenti nell’azione di tipo sindacale.

Nel caso sottoposto all’esame della Cassazione, l’azienda di food delivery aveva sostenuto che l’uso della bicicletta di proprietà dei rider era un elemento distintivo del lavoro autonomo. La Suprema Corte ha respinto questa tesi: la disponibilità del mezzo non incide sulla qualificazione del rapporto, ha detto, che resta formalmente autonomo ma disciplinato come subordinato quando il potere organizzativo appartiene al committente.

Poiché è l’algoritmo ad assegnare le consegne, determinando tempi e modi di esecuzione delle prestazioni, questo meccanismo evidenzia come il controllo e il potere direttivo siano esercitati dall’azienda e non dal rider.

Alfredo Magnifico

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