martedì, Maggio 13, 2025
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Campobasso/Ecostop di Via Firenze: sospensione temporanea del servizio di raccolta rifiuti solidi urbani

SEA Spa comunica ai cittadini di Campobasso che a partire dal 20 giugno 2023 sarà sospeso temporaneamente il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani presso l’Ecostop di Via Firenze.
Un intervento che si rende necessario per consentire l’esecuzione di lavori di risanamento fognario da parte dell’Amministrazione comunale, con l’intento di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti.


Durante il periodo in cui sarà interrotto il servizio, i cittadini potranno fruire della piazzola di raccolta rifiuti solidi urbani situata presso il mercato coperto in Via Benevento. Saranno inoltre predisposti ulteriori contenitori per la corretta raccolta dei rifiuti, al fine di garantire un corretto smaltimento e tutelare l’ambiente.


Per ulteriori informazioni e chiarimenti è sempre possibile contattare l’azienda a mezzo telefonico o di posta elettronica, ai recapiti reperibili sul sito web e sulla pagina Facebook.

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Cronaca nazionale/ Litigio per delle bucce d’arachidi gettate in terra: 48enne cade e muore dopo giorni d’agonia

FOTO DI REPERTORIO

Una morte assurda per futili motivi. È morto dopo otto giorni di ricovero in ospedale, l’imprenditore di 48 anni di Cellole (provincia di Caserta), ridotto in fin di vita in seguito ad una lite avuta con un minore. 

Le indagini realizzate dai carabinieri hanno confermato che tra il 48enne e il minore c’è stata una lite in strada dopo che l’imprenditore aveva rimproverato l’adolescente perché stava gettando i gusci di arachidi a terra, proprio davanti alla concessionaria d’auto di cui era titolare.

Ne è seguita una colluttazione e il 48enne è caduto battendo con la testa a terra.

E’ morto dopo 8 giorni di agonia.

Foto di repertorio

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Caporalato: il sogno di un lavoro che spesso finisce in trappola

Pakistani, afghani e indiani sognano di riscattarsi da una vita di miserie, ma, la maggior parte di loro finisce nelle trappole tese dai caporali  loro connazionali, che forniscono braccianti alle aziende agricole, soprattutto nei vigneti, la maggior parte degli avventizi delle viti provengono da Pakistan, Afghanistan, India, Bangladesh i “capi” decidono turni e salari,con busta paga quasi sempre fittizia, i loro nomi ricorrono nei verbali della Guardia di finanza quando perlustra le campagne con i droni per individuare i lavoratori irregolari.

Ai caporali si rivolgono perché nei loro Paesi è così che funziona il mondo del lavoro, ma anche perché arrivano senza conoscere una parola di italiano e si fidano ciecamente di chi parla la loro lingua, offre un alloggio e un lavoro, anche se quel lavoro rappresenta una trappola, difficilmente si ribellano: per loro è la normalità ed è più importante inviare 50/100 euro alle famiglie in Pakistan piuttosto che affrancarsi dai caporali-sfruttatori.

La maggior parte degli immigrati impiegati nell’agricoltura non sono a “nero”, ma si chiama “lavoro grigio”. Il caporale li ingaggia per un mese, 8/9 ore al giorno e poi rilascia una busta paga fittizia in cui figura una settimana. Paga 5/6 euro netti l’ora e fa in modo che tra il netto in busta e quello che paga extra si arrivi a una cifra equa. In realtà il contratto dell’avventizio prevede circa 12 euro lordi. Le conseguenze? Evasione contributiva e fiscale, oltre all’impossibilità di recuperare quanto dovuto a Inps e Fisco, perché le società durano lo spazio di due o tre anni al massimo, muoiono quando cominciano ad arrivare le cartelle esattoriali e il caporale se ne torna in Pakistan per condurre una vita più che dignitosa con quanto ha guadagnato sulle fatiche dei braccianti.

Il fatto che non li paghino tutti i giorni significa che non possono accedere alla disoccupazione agricola.

Devono avere 102 giornate di lavoro nel biennio, almeno 51 l’anno, altrimenti non hanno diritto agli aiuti.

Il caporale, dichiarando il numero minimo di giorni lavorativi necessari per la disoccupazione, permetteva loro di accedere alle liste, ma poi era lui a incassare.

Qual è il tenore di vita di questi immigrati mal pagati e sfruttati? Basta un telefonino, che è l’unico contatto con la famiglia, è crudele dire “ma hanno pure il telefono” alcuni hanno bambini piccoli che non vedono da anni perché sono bloccati in Italia, li vedono soltanto in videochiamata.

Ci sono immigrati bloccati in Italia da quando c’è stata la pandemia perché devono mandare soldi a casa per pagare il viaggio alla rete che permette loro di arrivare in Italia, cioè i passeur.

Mandare anche 50 euro al mese vuol dire far vivere bene la famiglia». Quando lavorano, riescono a percepire circa mille euro al mese, ma una parte va al caporale perché devono contribuire per il vitto e l’alloggio.

Sistemati in camerate o appartamenti, fanno la spesa collettiva per risparmiare. Cucinano chapati, il pane tipico indiano, riso, carne e verdure che poi consumano seduti al bordo di campi e vigneti,

Fanno fatica a trovare un alloggio e ad ottenere una residenza nonostante siano in Italia da anni. Spesso il primo approdo è al Sud, dove magari risultato anche risiedere.

Quella di indiani e pakistani è una stagione legata ai cicli della vite, un lavoro continuo che comincia nei mesi più freddi fino alla vendemmia e al taglio dei tralci. I contratti dovrebbero essere annuali, da gennaio a dicembre. In realtà lavorano a chiamata, cioè quando il loro sfruttatore li contatta.

I romeni non sono così sfruttati perché vengono assunti dagli italiani». I pakistani vengono invece portati dal loro “capo” e si possono vedere mentre lavorano nei vigneti.

Alfredo Magnifico

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Fanelli/ Da Campobasso a L’Aquila: in Molise scompare la sala operativa Anas

Micaela Fanelli

Prosegue lo smantellamento dei presidi dello Stato sul nostro territorio nell’assoluto silenzio di tutta la filiera del centrodestra molisano: dalla delegazione parlamentare, al candidato presidente della medesima compagine politica, Francesco Roberti, passando per gli ex assessori regionali e attuali coordinatori della Lega in Molise. Il tutto mentre il leader nazionale del medesimo partito, da settimane, fa comparsate in Molise facendo promesse che mai riuscirà a mantenere.

Perché? Se un ministro delle Infrastrutture consente che la sala operativa dell’Anas Molise chiuda per essere trasferita a L’Aquila come farà a riaprire i ponti?

Cioè da un lato si smantellano i presidi atti a garantire la manutenzione dei nostri collegamenti viari e dall’altro si investe sulle infrastrutture? Senz’altro c’è qualcosa che non quadra nel ragionamento dei leader nazionali e locali della coalizione del centrodestra che non hanno nulla da dire mentre Campobasso sta perdendo la sala operativa dell’Anas.

Il che significherà mettere a rischio tutto il nostro territorio, tutti i nostri collegamenti. Significherà che anche per spostare una pietra su una strada bisognerà chiamare L’Aquila.

È così che il Molise viene cancellato.

D’altronde non bisogna dimenticare come la riforma di autonomia differenziata che infliggerebbe un colpo mortale alla nostra regione pure è targata Lega.  Lo stesso partito i cui leader da un lato fanno promesse sensazionalistiche e dall’altro si rendono complici dello smantellamento dei presidi statali sul nostro territorio.

Si distrugge quello stesso Molise in cui si vengono ad elemosinare i voti dei cittadini, forse ancora ignari che a breve Campobasso perderà pure la sala operativa dell’Anas, mentre Catania e Catanzaro riescono a preservarla.

Cosa ne pensa Michele Marone che oltre a coordinatore della Lega in Molise è anche consigliere giuridico di Salvini. Sono questi i consigli che dispensa all’attuale ministro per le Infrastrutture?

E che dicono i candidati alle Regionali con il simbolo della Lega? Cosa ne pensano del DDL Calderoli che altro non è se non una “secessione dei ricchi”? Hanno compreso che sono candidati con il partito che ha come unico obiettivo quello di distruggere il Molise?

E come la pensa il candidato presidente del centrodestra, Francesco Roberti, che ad oggi ancora non ha proferito nemmeno una parola sulla pessima riforma di autonomia differenziata portata avanti dal Governo? Come intende difendere i presidi dello Stato sul territorio se i suoi alleati sono gli stessi che mirano a chiudere definitivamente la nostra Regione?

Roberti, dopo aver raccontano fandonie ai molisani sulla detassazione del lavoro, provi almeno a dire qualcosa su quello che sta accadendo alla nostra regione per colpa di un governo regionale di centrodestra assolutamente incapace di difendere i diritti della nostra terra e dei nostri cittadini. Un governo regionale i cui esponenti sono stati imbarcati in una coalizione che di nuovo non ha proprio nulla, se non la stessa inerzia e incapacità amministrativa e politica che ha portato il Molise allo sfascio.

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Cronaca/ Incidente sul viadotto Ingotte, due feriti in ospedale

FOTO DI REPERTORIO

Brutto incidente stradale a pochi chilometri da Campobasso, sul viadotto Ingotte.

Due persone, un uomo e una donna , sono state trasportate in codice rosso all’ospedale Cardarelli dopo che con la loro moto hanno impattato un’autovettura.

Foto di repertorio

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La senatrice Alessandra Maiorino a sostegno di Gravina

Presso la sede elettorale di Campobasso del Movimento 5 Stelle è intervenuta la Senatrice Alessandra Maiorino, vicecapogruppo vicaria al Senato del Movimento 5 Stelle, a sostegno di Roberto Gravina, candidato Presidente della Regione Molise, e di Francesco Angeli, candidato nella lista del Movimento 5 Stelle alla carica di consigliere regionale.

Con Maiorino è stata l’occasione per fare il punto sul tema dei diritti civili, con un focus specifico sui diritti delle donne e sull’omotransfobia, parte centrale nel programma di Gravina Presidente. Presente all’incontro anche Paola Felice, che ha raccontato dell’impegno del centro Molise LGBT, a tutela di chi subisce discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere.

<<E’ importante che i diritti civili viaggiano al pari passo delle politiche sociali – ha dichiarato Francesco Angeli -. Basti pensare alle difficoltà di accesso all’interruzione di gravidanza nella nostra Regione, e quanto vada fatto in tal senso a livello di sanità. E’ necessario investire culturalmente e con azioni concreti su tanti temi che in questi anni sono rimasti al latere con le politiche di centro destra, dalla tutela lavorativa delle donne, al contrasto contro l’omotransfobia>>

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Campobasso/ Incendio nella ex-scuola dismessa di Via Kennedy

Giallo sull’improvviso incendio che ha interessato l’archivio dello stabile oramai abbandonato all’incuria e al degrado, che anni addietro è stato sede della ex-scuola elementare di via Kennedy a ridosso del centro di Campobasso.

Il pronto intervento dei Vigili del fuoco ha impedito l’ulteriore propagarsi delle fiamme.

E’ accaduto domenica mattina; il rogo ha riguardato materiale cartaceo.

Sul posto gli agenti della Polizia Scientifica per cercare di capire la matrice dell’incendio.

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Cronaca nazionale/ Dimesso dal pronto soccorso per ‘indigestione’, muore alle porte dell’ospedale per infarto

L’inchiesta cercherà di stabilire con precisione la dinamica del grave fatto di cronaca. E’ accaduto a Napoli.

Muore per infarto a 29 anni. Poco prima era stato dimesso dall’ospedale per ‘indigestione’. Si era recato al Pronto Soccorso dell’ospedale Pellegrini lamentando un forte mal di stomaco e un dolore al petto.

Dopo le dimissioni Vittorio non ha fatto in tempo a varcare l’uscita dell’ospedale: si è accasciato al suolo dopo avere avvertito i sintomi di un attacco cardiaco che gli è risultato fatale.

La polizia ha sequestrato la cartella clinica. 

La notizia sul Corriere del Mezzogiorno.

Foto di repertorio

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Maltempo/Confronto Coldiretti – Assessorato all’Agricoltura. In arrivo modulistica per richiedere lo stato di calamità

Non si ferma l’azione di Coldiretti a tutela delle imprese agricole sul fronte delle calamità atmosferiche. Come prontamente denunciato all’Assessorato regionale dell’Agricoltura la quasi totalità dei comparti produttivi hanno subito danni ingentissimi a seguito delle forti e abbondanti piogge e delle condizioni meteo avverse delle ultime settimane.

Particolarmente colpita la viticoltura che pagherà un conto altissimo a causa dell’elevata giacenza di vino nelle cantine conseguente al difficile andamento del mercato. In gran parte compromessi risultano anche i frutteti, le orticole ma anche l’apicoltura che vede gli imprenditori apistici costretti ad alimentare artificialmente le api per scongiurare la perdita di intere arnie con conseguente aggravio di costi.

Gravi problemi si registrano anche a carico del comparto zootecnico visto che interi campi di foraggio rischiano di marcire sotto l’acqua. Una mannaia che si abbatterà a breve sugli allevatori costretti ad acquistare il fieno perché impossibilitati a utilizzare quello di loro produzione; risultato: evidenti aggravi di costi e difficoltà logistiche in quanto, a causa della fatiscenza della rete viaria regionale, spesso risulta a rischio perfino la consegna delle merci.

Alla luce di questa situazione di grave crisi ed a seguito dell’incontro che Coldiretti ha organizzato San Martino in Pensilis, con centinaia di imprenditori agricoli, Sindaci e amministratori del Basso Molise, che hanno rappresentato all’Organizzazione le gravi criticità del momento, Coldiretti ha chiesto ed ottenuto una rapida interlocuzione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

Preso atto degli ingentissimi danni subiti dall’intero settore, l’Assessorato ha predisposto l’invio a tutti i Sindaci di un’apposita modulistica, da sottoporre agli imprenditori agricoli, necessaria a segnalare i danni subiti. Raccolte le istanze degli imprenditori i Comuni potranno così trasmettere le segnalazioni degli imprenditori alla Regione che, accertati i danni, per le singole colture, e delimitato il territorio interessato, trasmetterà al Ministero dell’Agricoltura la richiesta di dichiarazione di calamità naturale.

Vista l’eccezionalità del danno subito dal comparto vitivinicolo Coldiretti ha inoltre richiesto al Consigliere delegato alle Politiche Agricole, Nicola Cavaliere, che possa essere concessa una deroga alle vigenti norme tecniche di difesa e diserbo.

Nello specifico Coldiretti ha chiesto per tutta la regione: deroga all’utilizzo di n. 3 sostanze attive (s.a.) fungicide contemporaneamente nelle miscele estemporanee (compresi i combipack), oltre i prodotti già esclusi come da elenco nella norma, nel rispetto delle strategie di antiresistenza ed osservando il periodo di carenza più lungo; innalzamento del limite di interventi con la s.a. Folpet a n. 6 trattamenti; innalzamento del limite di interventi delle s.a. appartenenti al gruppo ammidi dell’acido carbossilico (CAA) a n. 5 trattamenti in alternativa tra loro. Naturalmente l’impiego del/dei formulato/i dovranno rispettare le prescrizioni in etichetta.

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Incontro con i candidati alla presidenza della Regione Molise: prospettive e azioni per le professioni tecniche, economiche e giuridiche della provincia di Campobasso

Si terrà domani, lunedì 19 giugno 2023, alle ore 12 nella sala convegni dell’hotel Coriolis, a Ripalimosani  in contrada Selva, l’incontro con i candidati alla presidenza della Regione Molise dal titolo “Prospettive e azioni per le professioni tecniche, economiche e giuridiche della provincia di Campobasso”.

Durante l’evento i candidati a Palazzo Vitale Francesco Roberti della coalizione di centrodestra, Roberto Gravina della coalizione di centrosinistra e Emilio Izzo candidato del movimento “Io non voto i soliti noti” saranno invitati ad esporre le proprie linee programmatiche elettorali e le azioni da attivare riguardanti il sistema  delle professioni tecniche, economiche e giuridiche.

L’incontro, organizzato congiuntamente dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Campobasso, dal Collegio dei Geometri di Campobasso, dall’Ordine dei Geologi, dall’Ordine degli Ingegneri, dall’Ordine degli Avvocati di Campobasso, dall’Ordine dei Commercialisti di Campobasso e dall’Ordine dei Consulenti del lavoro, ha la finalità di porre al centro del dibattito la strategica necessità di un continuo e reale coinvolgimento dei professionisti impegnati nei diversi ambiti operativi al fine di poter fattivamente dare un impulso collaborativo alle azioni programmatiche e di funzione ad una regione che ancora oggi rincorre faticosamente standard e livelli di efficienza e di qualità troppo spesso magnificamente raccontati ma mai pervenuti.

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