La CISL Poste, nel riservarsi di esprimere un giudizio più completo non appena i vari progetti saranno illustrati nel dettaglio alle Organizzazioni Sindacali, ritiene che il nuovo Piano Industriale di Poste segni una discontinuità con le scelte e le tendenze degli ultimi anni. La scommessa di rilanciare il settore postale ed in particolare quello dell’E- commerce e della logistica – abbandonato a se stesso durante la precedente gestione – vede il favore del sindacato maggioritario in Poste, fino ad oggi preoccupato per il futuro di quel segmento aziendale.
Per vincere questa scommessa saranno decisivi sia la qualità dei comunicati, investimenti in nuove tecnologie ed infrastrutture, che la conferma di un ritrovato clima positivo nelle relazioni industriali, soprattutto a livello territoriale lacerato nel corso degli anni, necessario per una positiva realizzazione delle riorganizzazioni.
Per quanto riguarda le politiche del lavoro la CISL Poste è contraria all’annunciata pesante riduzione dei livelli occupazionali entro il 2022, superiore ad ogni previsione, pur confermando la propria disponibilità ad accompagnare con accordi e percorsi condivisi le uscite volontarie del personale con maggiore anzianità e le annunciate assunzioni, dando comunque priorità ai part time ed ai lavoratori che hanno già operato in Azienda con contratto temporaneo e nel contempo riavvicinare i tantissimi lavoratori verso le proprie famiglie.
La CISL Poste ritiene positivo che l’Azienda non intenda procedere alla chiusura dei piccoli uffici, ma auspica altresì il mantenimento degli attuali presidi territoriali delle Filiali e degli Uffici postali di città.
Infine la CISL Poste conferma il proprio giudizio negativo su una eventuale nuova tranche di privatizzazione delle azioni di Poste ancora in mano allo Stato, considerando questa ipotesi, e la conseguente corsa a sempre maggiori profitti e dividendi, incompatibile con la missione sociale dell’Azienda, con l’espletamento del servizio universale e con il mantenimento dei livelli occupazionali attuali.
La CISL Poste commenta il Piano industriale di Poste Italiane
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