Unioncamere Molise: 240 posti di lavoro in più entro giugno nelle imprese private della regione

Sono 240 i posti di lavoro aggiuntivi che le imprese dell’industria e dei servizi del Molise intendono creare tra aprile e giugno 2015, in miglioramento rispetto alle +220 di un anno prima. Come risulta dai dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro relativi al II trimestre 2015, l’effetto del Job Act si fa sentire nei programmi occupazionali delle imprese, corroborato però dal vento di ripresa che sta attraversando il sistema produttivo. Il saldo di +240 unità, atteso per questo trimestre, è la sintesi tra 1.030 “entrate” di lavoratori, sia subordinati che autonomi, e 790 “uscite” (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi).  Guardando alle diverse modalità contrattuali, il saldo occupazionale dovrebbe attestarsi attorno a +250 unità per le assunzioni dirette di personale dipendente programmate dalle imprese e a -10 unità per i contratti atipici. Quest’ultimo valore risente della previsione negativa relativa alle collaborazioni a progetto, tipologia non più prevista dalla nuova normativa sui contratti di lavoro e quindi destinata progressivamente ad estinguersi.
Più nel dettaglio, le assunzioni di lavoratori dipendenti, che rappresentano l’83% della domanda di lavoro espressa dalle imprese che operano nella regione, saranno soprattutto utilizzate per svolgere attività stagionali, raggiungendo in questo caso le 370 unità, pari al 44% del totale regionale. A queste si aggiungeranno 130 assunzioni per far fronte a picchi di attività (15%), 60 per valutare “sul campo” i candidati in vista di una successiva assunzione stabile (7%) e altre 30 per sostituire lavoratori temporaneamente assenti dall’azienda (3%). Le assunzioni “stabili”, cioè quelle a tempo indeterminato (a tutele crescenti) o con contratto di apprendistato, saranno pari a loro volta a 270 unità: il 31% del totale, con una crescita di 12 punti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La maggior parte delle assunzioni sarà effettuata da imprese che operano nei servizi, che concentreranno il 64% delle 850 assunzioni programmate nel Molise nel secondo trimestre, 12 punti in più rispetto al trimestre precedente. Diminuirà quindi il peso dell’industria (costruzioni comprese) che nel periodo in esame non supererà il 36% del totale.
Tra i comparti dei servizi, prevalgono largamente le attività del turismo e della ristorazione, con 280 assunzioni, pari al 33% del totale regionale. Seguono gli “altri servizi”, cioè servizi alle imprese e alle persone diversi da commercio e turismo, con 200 assunzioni (23%), e il commercio (70 unità, 8%).  Nell’industria, il comparto che concentrerà una parte significativa delle assunzioni è quello delle costruzioni, che prevede 170 assunzioni, pari al 20% del totale. Nel secondo trimestre dell’anno, la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni si attesterà intorno al 23% del totale, 1 punto in meno rispetto al trimestre precedente. Considerando però le assunzioni per cui l’età non è ritenuta un requisito importante e ripartendole proporzionalmente fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani potranno raggiungere il 55% delle assunzioni totali (contro il 51% del trimestre precedente).
Infine uno sguardo alle principali figure professionali evidenzia che le cinque professioni più richieste concentreranno il 58% delle assunzioni totali previste in Molise. Al primo posto figurano i cuochi, camerieri e professioni simili (come per esempio i baristi), con 210 assunzioni previste, che saranno quasi tutte regolate da contratti a termine. A seguire gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici e i conduttori di mezzi di trasporto e di macchinari mobili, rispettivamente con120 e 70 assunzioni previste. Con 60 assunzioni troviamo poi gli addetti all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela; a chiudere gli operai metalmeccanici ed elettronici con 50 assunzioni previste, per i quali le imprese molisane prevedono difficoltà di reperimento nettamente superiori alla media.

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