Renzi avverte la Ue: «Bruxelles non è un maestro che fa esami all’Italia »

Il premier a Radio 24: «Ci può consigliare ma non deve dire la tassa da tagliare» da www.corriere.it

«Bruxelles non è il nostro maestro che fa l’esame. Non ha titolo per entrare nel merito delle misure. Può dare suggerimenti, ma basta con la sudditanza psicologica. Ogni volta che parla il portavoce di terzo rango di un vicecommissario aggiunto – ha commentato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ai microfoni di Radio 24 – i media rilanciano la dichiarazione dicendo che ”Bruxelles dice”». «L’Italia – ha spiegato il premier – dà molti soldi all’Europa e anche sul rispetto dei parametri inviterei a guardare i dati del deficit di altri paesi». Il premier ha indicato la Spagna, che sfora il 3% e la Gran Bretagna che «quest’anno ha fatto il 5% del deficit» ed ha approvato «una riduzione di tasse da 20 miliardi finanziata in gran parte con il deficit». Tecnicamente poi, ha aggiunto Renzi, «non c’è trattativa»: se anche Bruxelles bocciasse la manovra un governo può confermarla e rimandarla così.3,3 miliardi per migranti.
Il ministero del Tesoro ha nel frattempo diffuso alcuni dati contenuti nel documento inviato alla Ue sulla legge di stabilità. E tra questi emerge che per il 2015 i costi stimati per fronteggiare l’emergenza migranti «sono di 3,3 miliardi di euro, di cui 3 miliardi di spesa corrente». Il 50% delle spese riguarda il capitolo «ricezione» mentre tra il 20% il 30% il salvataggio in mare. Si tratta di una cifra che per entità è analoga a quella stanziata nella notte a Bruxelles durante il vertice dei capi di Stato e di governo Ue a favore della Turchia per la gestione dei campi di accoglienza.

 

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