mercoledì, Settembre 24, 2025
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Non sono dovuti gli interessi e gli aggi indicati nella cartella esattoriale se non sufficientemente motivati

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Va annullata la cartella esattoriale limitatamente alla non debenza degli interessi ed aggi perché non sufficientemente motivati. Così l’importante sentenza n. 3802/2017, depositata il 22/12/2017 e ritirata , emessa della Commissione Tributaria Regionale di Bari – Sez. 23 – di Lecce che ha accolto le tesi difensive esposte dall’avvocato Maurizio Villani che difendeva un’azienda salentina nella sua qualità di contribuente che aveva ricevuto una cartella di pagamento di oltre ottocentomila euro. Infatti, nelle cartelle esattoriali gli interessi ed aggi devono essere indicati in modo preciso e chiaro per consentire al contribuente di effettuare la ricostruzione del calcolo operato e verificare, quindi, la correttezza di quanto richiesto. I giudici leccesi hanno correttamente applicato principi già espressi dalla Corte di Cassazione – Sez. Tributaria – con le sentenze nn. 4516/2012, 24024/2015 e 9799/2017. Infatti, i giudici di legittimità hanno precisato che la cartella esattoriale, quando non sia stata preceduta da avviso di accertamento, deve essere motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile, tale obbligo derivando dai principi di carattere generale indicati, per ogni provvedimento amministrativo, dall’art. 3 della Legge n. 241 del 1990, e recepiti, per la materia tributaria, dall’art. 7 della Legge n. 212 del 2000 (Statuto dei Diritti del Contribuente), come peraltro già chiarito dalla stessa Corte di Cassazione con la sentenza n. 26330 del 16/12/2009. Il contribuente non deve svolgere difficili indagini matematiche e finanziarie per comprendere come si sia arrivati alla cifra iscritta a ruolo, perché in tal modo viene violato il suo diritto di difesa, come chiaramente precisato dalla succitata sentenza n. 4516/2012 della Corte di Cassazione – Sez. Tributaria -. Pertanto, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i contribuenti possono tempestivamente impugnare le cartelle esattoriali se manca un riferimento chiaro e preciso sul calcolo degli interessi e degli aggi.

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Appesantiti da troppi brindisi? Ecco come l’acqua può aiutare a depurare l’organismo dall’eccesso di alcol

Le vacanze sono alle porte e tra cene aziendali e aperitivi natalizi potremmo trovarci a consumare una quantità di alcolici maggiore rispetto alle nostre abitudini.

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FS Italiane: Anas entra nel gruppo

L’Assemblea degli azionisti di Ferrovie dello Stato Italiane ha deliberato l’aumento di capitale di 2,86 miliardi di euro mediante conferimento dell’intera partecipazione Anas detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il Gruppo FS Italiane – con l’ingresso di Anas a fianco di Rete Ferroviaria Italiana – diventa il primo polo integrato di ferrovie e strade in Europa per abitanti serviti e investimenti, 108 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.

Nel Gruppo FS Italiane Anas va ad affiancarsi, oltre che a RFI, anche a Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell’ingegneria, e alle altre Società, fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto (passeggeri e merci) su ferro e gomma.

L’Assemblea ha anche nominato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione di FS Italiane. Il nuovo CdA in continuità sarà composto dalla Dott.ssa Gioia Ghezzi, Presidente, Ing. Renato Mazzoncini, Dott.ssa Simonetta Giordani, Avv. Federico Lovadina, Ing. Wanda Ternau. Entrano a far parte del Consiglio la Professoressa Francesca Moraci in arrivo dal CdA di Anas e il Professor Giovanni Azzone, già Rettore e Presidente del Politecnico di Milano.

La nuova configurazione del Gruppo FS Italiane

Nella sua nuova configurazione il Gruppo FS Italiane dispone di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad Anas vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate merci.

Il Gruppo FS Italiane, con il conferimento di Anas e 81mila dipendenti, è in grado di sviluppare nel 2018 un fatturato di 11,2 miliardi di euro e una capacità di investimento di 8 miliardi, con un capitale investito di circa 50 miliardi.

Per Ferrovie dello Stato Italiane è una tappa fondamentale nel percorso di attuazione del proprio Piano industriale 2017-2026. L’integrazione infrastrutturale è – oltre quella fra le diverse modalità di trasporto – uno dei suoi cinque pilastri.

Per Anas, l’ingresso nel Gruppo FS Italiane costituisce un’ulteriore fase del processo di trasformazione già avviato negli ultimi anni. Anas sarà, così, in grado di compiere passi decisivi verso quella dimensione di mercato indispensabile per uscire, progressivamente, dal perimetro della Pubblica Amministrazione.

Il conferimento di Anas a FS Italiane permetterà anche di progettare e realizzare strade e ferrovie in modo integrato, riducendo progressivamente gli extra-costi e generando risparmi grazie allo sviluppo coordinato delle opere. Inoltre, consentirà di condividere know-how e tecnologie, anche per lo sviluppo di progetti innovativi come le smart road, da realizzare in Italia e all’estero

Benefici e miglioramenti, con il nuovo assetto industriale, ci saranno anche per la manutenzione e gli standard di qualità e sicurezza della rete stradale. A partire dalla vigilanza della sede stradale e delle opere d’arte che, specie negli oltre 10mila km dove le infrastrutture stradali e ferroviarie corrono in affiancamento, potrà essere effettuata in modo

L’integrazione fra ferrovie e strade

La sinergia fra rete ferroviaria e rete stradale consentirà di rispondere concretamente alle esigenze del Paese di nuove infrastrutture, oltre a garantire una gestione coordinata delle opere e un unico interlocutore per gli Enti locali.

Il coordinamento fra Rete Ferroviaria Italiana e Anas consentirà, tra l’altro, di collegare in maniera più efficace ed efficiente i nodi logistici: porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di interscambio modale. Tutto ciò con un minor consumo di territorio, una riduzione delle emissioni di CO2 e una diversa gestione della logistica delle merci. L’integrazione, infatti, partirà già dalla pianificazione degli investimenti e delle opere, definendo i fabbisogni di infrastrutture ferroviarie e stradali secondo un disegno unitario.

E’ stato stimato che la sola gestione integrata delle infrastrutture produrrà in dieci anni risparmi operativi non inferiori a 400 milioni di euro. Ciò sarà possibile grazie alla razionalizzazione dei costi diretti (ad esempio il coordinamento degli interventi manutentivi e la gestione dei rischi idrogeologici e sismici) e indiretti, con riduzione dei costi di gestione e sinergie nelle politiche di manutenzione delle infrastrutture.

L’ingresso nel Gruppo permetterà ad Anas di continuare il percorso di valorizzazione del personale e di accelerare il piano di assunzioni avviato, grazie al progressivo attenuarsi dei limiti previsti dalla normativa sulla Pubblica Amministrazione.

Gli investimenti in Italia

Con il polo integrato delle infrastrutture riflessi positivi si avranno anche nella gestione quantitativa e qualitativa delle gare. Nel 2018 RFI e Italferr prevedono di confermare il trend 2017, che aveva visto passare il valore dei bandi di gara pubblicati dai 3,5 miliardi del 2016 a 7,5 miliardi. Anas, analogamente, nel 2018 passerà a 3 miliardi di euro, da i 2 miliardi del 2017. Ciò favorirà un sensibile aumento di cantieri aperti e, conseguentemente, ricadute favorevoli per il settore delle costruzioni ed effetti positivi per l’intera economia del Paese.

Il nuovo Contratto di programma fra Anas e lo Stato, più chiaro ed efficiente, consentirà alla Società di incrementare ulteriormente la propria capacità di investimenti. Saranno inoltre raddoppiati, da Anas, i volumi degli interventi di manutenzione programmata, come pavimentazioni, nuove barriere di sicurezza, impianti di illuminazione a led e risanamento dei viadotti.

Potranno anche essere previsti minori tempi nella realizzazione delle opere grazie al coordinamento operativo e gestionale del nuovo polo integrato, presupposto fondamentale per un adeguato sviluppo infrastrutturale del Paese.

Un unico soggetto per le infrastrutture all’estero

I benefici dell’integrazione saranno immediatamente percepiti anche sui mercati internazionali. Il sistema Italia, infatti, potrà presentarsi all’estero, attraverso FS Italiane, come soggetto in grado di presidiare l’intera gamma degli interventi e dei servizi legati alle infrastrutture di mobilità.

Il Piano industriale 2017-2026 di FS Italiane prevede una crescita dei ricavi complessivi da attività internazionali (dal 13% al 23%) passando da un miliardo di euro a 4,2 miliardi nel 2026. Aree prioritarie per l’espansione internazionale sono il Medio Oriente, l’India e il Sud Est Asiatico, le Americhe e l’Africa.

Anche Anas negli ultimi anni ha acquistato peso internazionale con commesse per 150 milioni di euro, 70 dei quali dalla recente acquisizione della concessione dell’autostrada M4 in Russia, e ha un potenziale incremento dei ricavi di circa 90 milioni, nel breve termine.

Le tecnologie più innovative

Il trasferimento di conoscenze e la condivisione delle best practices favoriranno l’innovazione. Sarà possibile installare sulla rete stradale le tecnologie già utilizzate da Rete Ferroviaria Italiana per la gestione della circolazione ferroviaria, sviluppando le cosiddette smart road, sulle quali Anas è già al lavoro. Strade intelligenti che potranno essere percorse da tir elettrici e auto driverless, a beneficio della sicurezza e dell’ambiente.

L’uso delle tecnologie per sviluppare le strade intelligenti del futuro farà dell’Italia uno dei Paesi pionieri in questa innovazione, dando vita a infrastrutture, come le e-Highway svedesi, che grazie a sistemi di segnalamento, comunicazione, sicurezza, possono ospitare mezzi elettrificati. Il dialogo fra strada e autovettura, con la prospettiva a medio termine della guida autonoma, permetterà inoltre il controllo della qualità delle strade e la verifica tecnica di viadotti e ponti.

 

 

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Messaggio auguri per il nuovo anno del Presidente Frattura

“Buon anno nuovo.

Un nuovo anno che inizia porta con sé speranze forza e coraggio, la carica di cui abbiamo bisogno per superare le cose della vita che non ci sono piaciute o che ci hanno fatto male. L’anno che inizia ci fa guardare avanti. È un augurio, il mio, di riflessione e di prospettiva.

Insieme abbiamo fatto un lungo cammino, spesso in salita, altre volte più leggero e veloce. Insieme abbiamo superato difficoltà e ostacoli, raggiunto traguardi importanti e archiviato anche le inevitabili sconfitte che non ci risparmiano mai. Non sempre l’impegno coincide con la nostra volontà e non per questo dobbiamo abbandonarlo. Di impegno in questi cinque anni ne abbiamo messo sempre tanto. Tutto quello che era nelle nostre possibilità. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto male, abbiamo commesso errori? La risposta è vostra ma è pure nelle cose che abbiamo cambiato, in meglio, speriamo.

Auguri a quanti di voi hanno compreso e condiviso che le scelte adottate, anche quelle impopolari, sono state necessarie per ridare alla nostra regione attenzione, affidabilità e credibilità nel Sistema Italia, senza essere più considerati la periferia lamentosa, questuante e incapace di rimboccarsi le maniche.

Auguri al personale del “Sistema Molise”, dipendenti, funzionari e dirigenti che hanno messo la propria esperienza a servizio del nostro progetto politico e amministrativo, indicandoci limiti e soluzioni.

Auguri a tutte le persone con le quali ho vissuto questa esperienza bellissima, i miei collaboratori: senza di loro ogni cosa sarebbe stata più complicata.

Auguri alla mia squadra di Governo, gli assessori, straordinari compagni di viaggio assieme a tutti i consiglieri di maggioranza, sempre presenti e pronti a fare squadra, una squadra unita motivata e appassionata. Auguri agli esponenti di minoranza capaci di dare segnali importanti di condivisione e unanimità di fronte ai provvedimenti adottati per il bene comune.

Auguri a chi sta decidendo in queste ore di scendere in campo per dare il suo contributo alla crescita del nostro Molise: la democrazia è partecipazione.

Auguri a chi mi ha contestato e a chi mi ha sorriso: ogni gesto di partecipazione è stato fondamentale per fare quello che abbiamo fatto e per pensare a quello che ancora dobbiamo fare. Tanto.

Auguri alla stampa molisana, giornali online radio e televisioni, perché sappia, come fa ogni giorno, offrire sempre ai cittadini quel servizio nobile e insostituibile che è l’informazione aiutando a distinguere i fatti dalle opinioni, le ricostruzioni mirate dalla realtà delle cose.

Auguri a tutti i cittadini molisani, alla fierezza che sentiamo forte e viva nel rimarcare la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identità di gente sana, laboriosa, onesta e perbene.

A voi, a noi, al Molise il mio in bocca al lupo, con la speranza che il lupo viva. Buon 2018 di cuore. Paolo”

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Costituzione Italiana, 70 anni ed è ancora da attuare!

Riceviamo e pubblichiamo

L’ANPI Molise ricorda i 70 anni della Costituzione Italiana, e ne rimarca la lungimiranza dei principi, l’apertura culturale ed i forti valori etici, egualitari, solidali e pacifisti che hanno saputo accompagnare il progresso civile e democratico del nostro Paese da anni di povertà, emigrazione ed analfabetismo, alla Nazione tra le più avanzate e sviluppate del mondo.

Evitato lo stravolgimento referendario promosso con superficialità e protervia il 4 dicembre 2016, la Costituzione resta il baluardo della democrazia italiana, e come tale va difesa, studiata, illustrata, letta e conosciuta in modo tale che mai si pensi di tornare a forme di autoritarismo, mai si neghi la libertà di pensiero e mai si sostengano formazioni neofasciste o partiti xenofobi e razzisti.

La democrazia è un valore irrinunciabile da preservare attraverso la partecipazione attiva di ogni cittadino sconfiggendo ogni pulsione violenta e qualsiasi sfiducia, rassegnazione o deleterio astensionismo. Si rifletta sulle sofferenze inflitte all’Italia dal fascismo e ai sacrifici fatti durante la Resistenza e con la Guerra di Liberazione per dar vita all’Assemblea Costituente e quindi alla Carta Costituzionale fondatrice della nostra democrazia.

Ciascuno affermi le proprie idee, si organizzi in partiti, si associ nei sindacati, difenda il proprio pensiero e si impegni per realizzare i propri progetti, ma lo faccia nel solco tracciato dalla Costituzione e rispettando il pensiero ed il diritto degli altri cittadini.

Se a 70 anni di distanza c’è un augurio da condividere con tutti gli italiani per un 2018 Costituente è quello di vedere attuata e non stravolta la Costituzione a partire dal diritto al lavoro, all’istruzione, alle cure sanitarie, all’uguaglianza, alla giustizia sociale e alla progressività fiscale.

 

L’ANPI Molise

Presidente Loreto Tizzani

Ufficio di Presidenza

Michele Petraroia

Dante Leva

Rifeo Campanella

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Politica/Il resoconto delle attività svolte dal M5 Stelle Molise nel 2017

Riceviamo e pubblichiamo

Il 2017 è cominciato portando nel cuore il risultato del referendum costituzionale che ci ha visto girare le strade e le piazze del Molise. I cittadini hanno risposto al nostro appello bocciando una riforma sbagliata nel metodo e nel merito. Una iniezione di fiducia per fare di più e meglio all’interno delle istituzioni. Solo quest’anno in Consiglio regionale abbiamo presentato circa oltre 50 tra interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e proposte di legge. Atti pensati e calibrati sulle principali difficoltà della Regione: sanità, lavoro, ambiente, sociale, viabilità, costi della politica prima di tutto. A proposito di costi.

I nostri portavoce in Consiglio regionale, Patrizia Manzo e Antonio Federico, finora hanno risparmiato oltre mezzo milione di euro. Per la precisione ben 538.489 euro, una cifra in continuo aumento accumulata grazie al taglio indennità e ai rimborsi rendicontati.
Di questi soldi, 154.834 euro sono stati ‘rinunciati a monte’, cioè sono soldi ai quali i nostri portavoce hanno rinunciato del tutto. Inoltre 248 mila euro sono stati destinati al Microcredito regionale, un fondo grazie al quale sono sorte tante nuove attività imprenditoriali. Altri 6.500 euro circa sono stati devoluti alle popolazioni colpite lo scorso anno dal sisma del Centro Italia e diecimila euro sono andati alla raccolta fondi HelpCivita a sostegno della comunità di Civitacampomarano colpita mesi fa da un enorme fronte franoso e ancora oggi alle prese con una situazione emergenziale nonostante i proclami della Regione. Ora ci sono oltre 118 mila euro da destinare e presto annunceremo come impiegarli.

I nostri portavoce hanno anche chiesto di rinunciare formalmente al vitalizio, perché la pensione dei consiglieri regionali deve essere equiparata a quella di qualsiasi altro cittadino: una questione di equità, dignità e giustizia sociale. Il MoVimento 5 Stelle Molise ha anche depositato un esposto alla Procura della Corte dei Conti per verificare la congruità del trattamento pensionistico approvato durante la legislatura attuale e ha portato la questione dei vitalizi molisani anche in Parlamento, presentando una interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a prima firma del portavoce M5S alla Camera Danilo Toninelli, per verificare la congruità delle pensioni dei Consiglieri regionali rispetto alla norme nazionali sancite dal decreto Monti.

Ma il nostro impegno ha riguardato anche la Sanità. Abbiamo denunciato lo svilimento del ruolo del Consiglio regionale insieme a un Programma operativo sanitario carente a livello di contenuti, zeppo di aspetti in contrasto con un’altra legge dello Stato nella stessa materia, il cosiddetto Decreto Balduzzi che regola e definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera. Un programma sanitario imposto con l’aiuto del governo nazionale.

Poi l’ambiente, dall’impegno contro lo stoccaggio dei rifiuti sul lago di Castel San Vincenzo alla campagna di monitoraggio ambientale itinerante in collaborazione con l’Arpa Molise, solo per citare due casi.

Ma anche infrastrutture, acqua, lavoro, immigrazione. Con diversi atti abbiamo chiesto lumi sui lavori al porto turistico ‘Marina Sveva’ di Montenero di Bisaccia. Lavori avvolti dai dubbi, finiti negli atti d’indagine di tre Procure e saliti alla ribalta nazionale per i sospetti legami con Banca Etruria.

Ci siamo battuti per una gestione pubblica dell’acqua, per fare in modo che un bene collettivo universale non venisse degradato a merce. Anche il 2017 è stato un anno di battaglie, atti depositati e tanta informazione. Abbiamo votato NO alla riforma del sistema idrico integrato che rischia di essere solo una toppa insufficiente a coprire un buco enorme fatto di ritardi, omissioni e mancanze da parte del Governo regionale.

E poi ancora le denunce sulla viabilità con i casi simbolo di Castellelce e Fresilia, strade importanti e abbandonate da decenni; sulle condizioni vergognose delle ferrovie molisane; sul ginepraio delle Società partecipate che ha spinto la Regione al taglio, seppure con ritardo. Oppure, ancora, la denuncia per il fallimento della Ittierre sfociata anche in una interrogazione in Senato grazie al portavoce M5S Gianluca Castaldi e la denuncia sulla carenza idrica in Basso Molise dovuta a un danno all’invaso del Liscione o quella sull’assurdo progetto di un centro Hub per l’accoglienza di circa 500 migranti nel villaggio post-sisma di San Giuliano di Puglia.

Ma il 2017 è stato anche l’anno dell’entrata nella fase operativa della Banca della Terra nata dalla nostra proposta di legge: un inventario pubblico che raccoglie appezzamenti e strutture da rivitalizzare, uno strumento utile ad agricoltori, imprenditori e a chiunque voglia impegnarsi nel settore agricolo grazie a una iniziativa che coniuga economia, lavoro, ambiente e rispetto delle tradizioni.

Con un lungo lavoro nelle Commissioni preposte, inoltre, abbiamo contribuito al miglioramento della legge che ha istituito i registri dei tumori, della mortalità e di altre patologie, strumenti essenziali per la programmazione della spesa sanitaria e per la valutazione dell’efficacia sia delle cure oncologiche sia delle campagne di screening. Decisivo il contributo del MoVimento 5 Stelle Molise anche nella scrittura della proposta di legge contro la ludopatia e la piaga dell’azzardo.

Il 2017 è stato anche un anno di eventi, fuori e all’interno dei confini regionali: dalla tre giorni di Italia 5 Stelle a Rimini alla manifestazione a Roma contro il Rosatellum e la marcia Perugia-Assisi; dagli incontri su ambiente, legge elettorale e immigrazione alla giornata formativa sull’utilizzo della nostra piattaforma di condivisione Rousseau passando per l’incontro sul Lavoro a Termoli e quelli con i cittadini di varie località.

Attività esterne alle istituzioni, dicevamo, ma anche più prettamente politiche. Tra le proposte di legge presentate, ricordiamo quella sulle spese di funzionamento dei gruppi consiliari pensate per evitare che qualsiasi formazione politica potesse utilizzare i soldi dei cittadini per prendere in fitto sedi territoriali a piacimento in tutta la regione. Il tutto per evitare il ripetersi di vicende come quella che ha coinvolto l’assessore e vice governatore Vittorino Facciolla che secondo la Corte dei Conti aveva utilizzato i soldi (pubblici) del proprio gruppo consiliare per pagarsi una casa a Campobasso (posizione poi sanata restituendo la somma contestata).

Lo stesso Facciolla è stato al centro della nostra mozione di sfiducia presentata per un’altra vicenda, quella legata ai fondi Peu per il terremoto di cui Facciolla avrebbe beneficiato prima che fossero soddisfatte tutte le richieste prioritarie nella sua San Martino in Pensilis e nel Basso Molise.

L’altra mozione di sfiducia presentata nel 2017 è stata quella nei confronti del governatore Paolo Frattura alla luce del processo di Bari che ha certificato ciò che il MoVimento 5 Stelle Molise denuncia da anni, cioè, il legame tra politica, editoria e magistratura, anzi con le parole di un giudice, “l’esistenza di una ‘realtà carsica’ fatta di collegamenti, rapporti, accordi, scontri”.

Parole che hanno fatto vergognare tanti molisani. Parole lontane dal Molise che vorremmo. Il 2018 può essere l’anno della svolta: a prescindere dai proclami, la nostra è una regione in difficoltà che continua a perdere giovani menti, che non riesce ad attrarre risorse e persone, che non riesce ad accendere più speranze.
Ma il futuro, come sempre, è nelle nostre, nelle vostre mani. E allora buon anno Molise e un augurio: alza la testa e trova il coraggio di allontanarti da chi ti ha ridotto in questo modo.

Daniel Cifelli,
Responsabile Comunicazione MoVimento 5 Stelle – Regione Molise
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Termoli……e il suo dopodomani

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“Se oggi c’è crisi di maestri, è perché c’è crisi di discepoli, perché siamo troppo pieni di noi stessi e pensiamo che sapendo leggere e scrivere già siamo in grado di cavarcela da soli. Ma nessuno se la cava da solo, abbiamo bisogno gli uni degli altri”…cosi recitava il discorso di un padre della Patria.

Troppo sono le cose che non funzionano…le stagioni non sono più quelle di una volta; la società non procede più come dovrebbe; il progresso ci fa degenerare; il benessere ci rende egoisti; della politica non ci si può fidare; gli stessi “preti” non sono più come “don Camillo” ma troppo indulgenti o troppo severi o poco pii e così via, in una costante deprecazione della nequizia dei tempi. Noncuranza, negligenza, trascuratezza, disinteresse alla fine corrompono “la democrazia”, sporcano le nostre città, inquinano l’ambiente, delibitano la sensibilità etica. Ma a produrre tutto questo non è  né il fato cinico e baro, né un coacervo di forze maligne( non è sempre colpa del diavolo……). al centro della storia c’è, infatti ,l’uomo con la sua libertà, la sua volontà, la sua ragione. Proprio come suppone la storiella qui di seguito.
Questa è la storia di 4 persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Ciascuno, Nessuno. C’era un lavoro da fare e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ciascuno incolpò Qualcuno perchè Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.
Carta d’idendità…Nome Italia – Cognome Nazione – Età 70
Anno Nuovo il 2018? Dai auguriamoci di Sì.
cappellaroccodettotommaso
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Termoli/ I Carabinieri arrestano un 36enne per maltrattamenti in famiglia.

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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Termoli hanno arrestato un 36enne di nazionalità Bulgara, con pregiudizi di polizia, colto nella flagranza del reato di maltrattamenti in danno dei familiari.

Il giovane , da tempo dimorante in Italia, si è reso responsabile di molteplici e ripetuti episodi di gravi minacce verbali e aggressioni fisiche nei confronti della vittima con la quale era sposato e conviveva.

Le ripetute aggressioni perpetrate nel tempo, sono sempre scaturite per futili motivi ed a seguito dell’abuso di sostanze alcoliche da parte dell’uomo, ed in alcune occasioni si sono verificate in presenza del figlio minore della coppia.

Nel corso dell’ultimo episodio, verificatosi alle prime ore del 30 dicembre u.s., a seguito dall’ennesimo litigio familiare sviluppatosi tra le mura domestiche, sono intervenuti i militari della Compagnia Carabinieri di Termoli, i quali giunti immediatamente in Campomarino ove la coppia è domiciliata, richiedevano l’intervento dei sanitari del 118 che provvedevano al trasporto della donna presso il nosocomio “San Timoteo” di Termoli per le cure del caso.

Nell’occasione l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol si era scagliato anche contro la cognata convivente intervenuta nel tentativo di sedare gli animi ed evitare conseguenze peggiori alla sorella.

Ricostruita la vicenda ad opera dei Carabinieri intervenuti sul posto, e vista la gravità dei fatti e la ripetitività delle aggressioni nel tempo, per il giovane si sono aperte le porte del carcere di Larino.

Comando Provinciale Carabinieri Campobasso

Compagnia di Termoli

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Cerimonia di consegna delle onorificenze ai militari del Comando provinciale Carabinieri di Campobasso.

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Nel corso di una breve cerimonia tenutasi presso il Comando Provinciale dei Carabinieri, alla presenza degli Ufficiali, Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri in servizio presso la sede, il Comandante Provinciale di Campobasso, Colonnello Marco Bianchi, ha consegnato onorificenze concesse dal Ministero della Difesa al personale che presta servizio ai Reparti della Compagnia di Campobasso distintosi per le qualità professionali, militari e morali dimostrate durante gli anni di servizio a favore della collettività.

In particolare è stata concessa la Medaglia Militare di bronzo (10 anni) al Merito di Lungo Comando al Maresciallo Maggiore Rocco SCIARRETTA, Comandante della Stazione Carabinieri di Mirabello Sannitico. Sono stati consegnati, poi, i diplomi per la croce di anzianità di servizio militare al Maresciallo Maggiore Francesco GULINELLO, al Brigadiere Capo Nunzio FANELLI, all’Appuntato Scelto Q.S. Michele SILVESTRI, all’Appuntato Scelto Q.S. Antonio PALMIERI, che hanno compiuto 25 anni di servizio nelle Forze Armate ed all’Appuntato Scelto Pasquale BALDINO che ne ha compiuti 16.

Comando Provinciale Carabinieri Campobasso

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Gemellaggio con la città polacca Oslow. Travaglini: ottime opportunità per i giovani, le imprese e l’economia

Nei giorni 12, 13 e 14 dicembre 2017 una delegazione locale formata dall’assessore comunale alla Cultura, Turismo e Spettacolo Massimo Di Stefano, dal Presidente del Gal Trigno-Castellelce e consigliere comunale di Palata Luigi Berchicci e dal Direttore dell’associazione Terre e Culture d’Europa Cloridano Bellocchio, si è recata nelle città di Ostrow e Raszcow, in Polonia, per incontrare i rappresentanti istituzionali e i responsabili della cooperazione internazionale dei due comuni polacchi, al fine di prospettare diverse ipotesi progettuali su cui fondare futuri rapporti di scambio con Montenero di Bisaccia e Palata.
Dopo un primo incontro di coordinamento tecnico che la delegazione bassomolisana ha tenuto con i traduttori al fine di preparare al meglio gli appuntamenti ufficiali e dopo un incontro con gli imprenditori locali, Di Stefano, Berchicci e Bellocchio hanno avviato gli incontri istituzionali.
L’assessore Massimo Di Stefano, ha portato i saluti del sindaco di Montenero di Bisaccia Nicola Travaglini, quelli della Giunta municipale e dell’intera comunità montenerese al Vicesindaco della Città di Ostrow: dopo una dichiarazione di intenti tra i due rappresentanti municipali, lo scambio di doni e l’apertura di un tavolo tecnico sul tema del progetto di gemellaggio al quale hanno preso parte anche i responsabili delle relazioni internazionali e lo staff di Terre e Culture d’Europa, c’è stata l’approvazione di un protocollo d’intesa.
Il presidente del Gal Tigno-Castellelce Luigi Berchicci, ha invece incontrato il Sindaco di Raszkow, Jasek Krzysztof Bartczak per porgere i saluti del sindaco di Palata Michele Berchicci e per pianificare le iniziative di scambio con il paese bassomolisano. Palata e Raszkow, già gemellate tra loro, hanno discusso anche dei dettagli del progetto Reti di Città, da svolgersi nell’autunno del prossimo anno; nel corso dell’ultima giornata di visita istituzionale, si è tenuto inoltre un incontro presso il Comune di Raszkow con il Vicesindaco e con il sig. Karol Marszał, Presidente di un’associazione locale e responsabile del programma Erasmus, per progetti e scambi tra giovani e scuole. A seguito degli approfondimenti tecnici si è giunti alla definizione di accordi di collaborazione che prevedono la presentazione di progetti a valere sui programmi “Europa per i cittadini” ed “Erasmus plus”, con il coinvolgimento diretto della associazioni culturali e dei giovani.

“Gli obiettivi principali di questa missione in Polonia – ha dichiarato il sindaco Nicola Travaglini – sono stati quelli di creare un contatto istituzionale concreto e stabile con la città di Ostrow, finalizzato alla realizzazione di un progetto di gemellaggio; abbiamo inoltre consolidato l’idea di avviare reciproci scambi nel campo della cultura, del commercio, del turismo, dell’artigianato e dell’enogastronomia.
Si tratta di un progetto a cui teniamo molto – ha continuato Travaglini – e al quale lavoreremo anche nei prossimi mesi con assoluta determinazione. Ribadisco anche in questa occasione che operando in sinergia con i comuni limitrofi e allargando i propri orizzonti visivi, si possono raggiungere risultati importanti per i nostri ragazzi, per le nostre imprese e per l’economia stessa del nostro Molise.
Crediamo – ha concluso Travaglini – di poter giungere alla sottoscrizione formale di un patto di gemellaggio tra le città di Ostrow e di Montenero di Bisaccia entro la prima metà del 2018, all’interno di un progetto specifico che sarà candidato su un apposito programma di finanziamento europeo incentrato sul coinvolgimento dei cittadini e delle loro associazioni”.

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Campobasso

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Termoli