Sussidiarietà orizzontale, una risorsa per la comunità. Il Consigliere Niro presenta la proposta di legge

Il Consigliere Regionale Vincenzo Niro ha depositato presso la Presidenza del Consiglio Regionale del Molise la proposta di legge di attuazione del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale. Di fronte ai cambiamenti della nostra società, sempre più complessa e articolata – ha detto il Consigliere Niro – i processi di governo del territorio appaiono inadeguati: frammentazione delle responsabilità, delle risorse e degli interventi, prevalenza di trasferimenti monetari spesso iniqui, poco selettivi ed erogati dalle amministrazioni centrali, disallineamento di servizi e provvidenze rispetto a rischi e bisogni sociali. La proposta di legge sulla sussidiarietà che ho presentato – continua il Consigliere Niro – vuole dare attuazione all’art. 118 comma 4 della Costituzione e agli artt. 2 e 9 dello Statuto della Regione Molise disciplinando i rapporti tra l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, e delle formazioni sociali per lo svolgimento di attività di interesse generale, finalizzate al superamento delle disuguaglianze economiche e sociali e alla promozione della cittadinanza attiva umanitaria. È necessario abbandonare l’idea secondo la quale la programmazione delle politiche e dei servizi sociali è una funzione di esclusiva competenza dell’Ente Pubblico in favore di una nuova logica secondo la quale, invece, essa è una attività di governo di cui il pubblico mantiene un ruolo di regia ma che coinvolge una serie di altri soggetti, del terzo settore e della società civile. La proposta di legge, quindi, si pone come strumento per incentivare i processi partecipativi dando il massimo spazio all’intervento delle comunità in tutte le loro espressioni, attraverso una informazione puntuale sulle strategie di governo, e per favorire direttamente lo svolgimento di attività di interesse generale, ovviamente tramite un procedimento amministrativo snello ma trasparente.  Se si crea questa possibilità di fare rete, di mettersi insieme tra soggetti che sono sensibili ai bisogni e soprattutto che individuano autonomamente le risposte, io sono certo che possa compiersi una vera rivoluzione in grado di liberare le infinite risorse e energie presenti nelle nostre comunità e nei nostri territori.

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