Varie ed eventuali/Ennesima puntata sul semaforo che blocca da due anni la Bifernina

Pietro Colagiovanni
Si avvicina l’estate e, dalle indicazioni che si possono facilmente raccogliere semplicemente parlando con le persone, sarà un estate di turismo in crescita per il Molise e per la costa adriatica in particolare. A Termoli, nello specifico, è praticamente impossibile trovare un appartamento da affittare normalmente perché tutte le case libere sono destinate ad affitti brevi, di solito settimanali, per la stagione turistica. E i prezzi di questi affitti brevi non sono modici, anzi specie nel mese di agosto sono decisamente costosi. Il senso di questo preambolo risiede in una mia ormai vecchia fissazione: il semaforo sulla Bifernina a fronte del viadotto Petriana, 232 metri di
lunghezza interessato da lavori fantasma da circa due anni ormai.

E’ mai possibile, mi chiedo, a fronte di un confortante e interessante flusso turistico in arrivo essere ostaggi di un cantiere Anas
per soli 232 metri senza che nessuno dica nulla? In quel cantiere non ci lavora da mesi nessuno. Non è un problema nostro, di cittadini contribuenti, se l’Anas appalta gare che poi finiscono in mano ad aziende che hanno difficoltà. Paghiamo le tasse per avere servizi e strade, di quello che fa l’Anas, del modo in cui gestisce gli appalti non ci interessa. Noto solo che invece negli anni interessa e ha interessato i magistrati ma ,evidentemente ,questo carrozzone statale qualche difficoltà operativa deve evidentemente averla. Nel caso del viadotto Petriana ce l’ha sicuramente.

Non ci lavora nessuno, non c’è un operaio, un mezzo nulla. Eppure deve essere completata solo una corsia perché l’altra, dopo un anno e mezzo di intensi lavori, è stata faticosamente terminata. Quello che poi mi sorprende di più, ancor di più ancor più dell’inerzia dell’Anas, è l’assoluto silenzio delle autorità regionali. Non una parola dal Presidente della Regione, che pure è stato sindaco di Termoli, della sua Giunta ma una parola non è arrivata nemmeno dall’opposizione, dai suoi consiglieri regionali, di solito attenti a qualsiasi presunto errore nella programmazione quinquennale di fondi europei di cui da anni non si vede mai alcuna traccia concreta. Qui c’è una strada fondamentale, un semaforo che la blocca in modo peraltro pericoloso da due anni, un cantiere di estensione ridicola rispetto ai miliardi del Pnrr o dei fondi europei e nessuno dice niente.

Siamo in campagna elettorale e nemmeno i candidati alle elezioni, europee o amministrative risulta che abbiano profferito parola sull’argomento. Perché? Cosa si nasconde dietro questo silenzio assordante? Abbiamo recentemente celebrato un autonomia regionale con
grande sfarzo ma l’autonomia regionale è anche capacità di garantire servizi essenziali e intervenire quando lo Stato non riesce a garantirli. Io resto basito e ancora una volta penso: quando i giovani vanno via da questa terra probabilmente, e anche grazie a storie surreali come
quella del viadotto Petriana, non hanno tutti i torti.

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