Boccardo (UIL): Garanzia Giovani, serve un deciso cambio di passo

Nonostante un tasso di disoccupazione giovanile al 38%, con punte del 50% nel Sud, secondo l’ultimo rapporto del programma “Garanzia Giovani”, aggiornato al 4 febbraio 2016, su una platea potenziale di beneficiari di azioni pari a 2,4 milioni, sono 955 mila i giovani che si sono registrati al programma (il 39,9% della potenziale platea). Il programma di durata biennale, che ha preso avvio nel mese di maggio del 2014 è dotato di un finanziamento di 1,5 miliardi di euro, tra fondi comunitari e cofinanziamento nazionale. A Settembre del 2015 (ultimo dato disponibile) – commenta la UIL – a distanza di un anno e mezzo dell’avvio del programma, sono stati impegnati 769 milioni di euro, ma spesi e rendicontati a Bruxelles soltanto 200 milioni di euro (il 12,9% del totale).
È quanto emerge da un Report del Servizio Politiche Territoriali e del Lavoro della UIL nazionale sull’attuazione di Garanzia Giovani elaborati su dati del Ministero del Lavoro.
Tornando ai dati della partecipazione dei giovani al programma – continua la UIL – in tutta Italia ne sono stati presi in carico dai servizi per l’impiego soltanto 604 mila (il 63,3% del totale degli iscritti) e a meno di 30.000 di essi è stata proposta una misura prevista dal piano. Per quanto riguarda i dati riguardanti il Molise: si sono registrati al programma 7.191 giovani, le “prese in carico” (colloquio e analisi individuale) da parte dei servizi all’impiego sono state 4.183 (il 58,2 % dei registrati, molti meno che in altre regioni).
La dotazione finanziaria, da noi, è pari a 7.673.740 euro, da utilizzare per l’accoglienza e l’orientamento, per percorsi di formazione, per azioni di accompagnamento al lavoro, per favorire i contratti di apprendistato, per i tirocini, per il servizio civile nazionale e regionale, per favorire l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità, per il bonus occupazionale. Ma anche in Molise: molti meno giovani coinvolti rispetto ai potenziali interessati, ancora meno quelli “presi in carico”, a solo una parte di questi è stata avanzata una specifica proposta. Risultato: pochi soldi impegnati rispetto a quelli a disposizione, ancora meno quelli spesi e rendicontati.
“L’idea di fondo del Programma Garanzia Giovani – sottolinea Tecla Boccardo, leader della UIL molisana –  è condivisibilissima, ma le azioni messe in campo dal Governo e nelle Regioni non hanno, ancora, portato i risultati sperati. Per questo la UIL auspica un deciso cambio di passo per la continuazione del programma con adeguati finanziamenti volti a riqualificare, soprattutto, i Servizi per l’impiego.
Così come ha rilevato la Corte dei Conti Europea in un recente rapporto – argomenta Boccardo – sembra mancare una valutazione qualitativa delle offerte fatte ai ragazzi a partire da quale sbocco al lavoro hanno prodotto le esperienze lavorative e/o di tirocinio. È necessario, alla luce del dato che vede proprio i Tirocini in testa alle offerte fatte ai ragazzi, mettere in campo un attento monitoraggio sugli esiti di queste esperienze per valutarne gli sbocchi lavorativi e, soprattutto, se vi sono stati palesi abusi.
Inoltre, come rilevato sempre dalla Corte di Conti Europea, è fondamentale per la buona riuscita di Garanzia Giovani, che a monte vi siano servizi per l’impiego efficienti ed efficaci (e non è proprio il caso del nostro Molise) e che vi sia il reale coinvolgimento del mondo delle imprese e della scuola. Purtroppo – osserva con amarezza Boccardo – questa scelta non sembra quella messa in campo, fino ad oggi, dal Governo Italiano, né tantomeno praticata a livello di Regione Molise.
La spesa e gli investimenti in tema di politiche attive e di potenziamento della rete dei servizi per l’impiego – secondo la UIL – resta insufficiente e, assolutamente, sottodimensionata rispetto alle funzioni che vengono assegnate. Basti pensare – conclude con preoccupazione, Boccardo –  che le recenti riforme del Lavoro (Jobs Act) impegnano con forza i Centri per l’impiego pubblici a seguire milioni di disoccupati, relazionarsi con centinaia di migliaia di imprese, seguire i ragazzi di Garanzia Giovani, chi sta in Cassa integrazione e coloro che potranno accedere ai programmi contro la povertà. Il tutto senza investimenti in risorse umane (sono solo 8.000 gli operatori in campo in tutta Italia, qualche decina in Molise) e con strumenti non adeguati in relazione ai vecchi e nuovi compiti assegnati.”

Commenti Facebook