La gestione del POR FESR FSE Molise 2014-2020, fin dalle prime fasi della sua programmazione, è stata improntata al rispetto del principio del partenariato e all’applicazione, fra tutti, del Codice di condotta europea del partenariato (Regolamento (UE) 244/2014), al fine di realizzare un partenariato rappresentativo e funzionante, all’interno di un percorso di complementarità e integrazione dei vari fondi interessati.
Il coinvolgimento del partenariato è promosso e sostenuto dall’Amministrazione regionale nelle varie fasi di programmazione e attuazione del Programma Operativo, con la doppia finalità di fornire la massima informazione ai beneficiari circa le opportunità concrete che l’Unione Europea offre attraverso il Programma regionale e di ricevere eventuali contributi, istanze e fabbisogni utili alla definizione delle azioni che l’Amministrazione regionale deve attuare entro i limiti posti dalle regole comunitarie e nazionali di riferimento.
Ispirata a questi principi, l’azione di comunicazione e coinvolgimento del partenariato ha previsto, fra l’altro, l’istituzione e il continuo aggiornamento del sito web dedicato al POR FESR FSE Molise 2014-2020, vetrina permanente di informazione continua su tutto l’operato dell’Amministrazione regionale relativa alla gestione delle risorse europee. È qui che vengono pubblicati, tra l’altro, tutti gli Avvisi, i Bandi e le procedure attivate a valere sul Programma Operativo.
Informazioni sull’andamento del Programma sono, inoltre, rese disponibili all’interno del Comitato di Sorveglianza, che si riunisce almeno una volta l’anno alla presenza dei Rappresentanti dell’unione Europea e dello Stato membro, momento istituzionale di confronto pubblico allargato e aperto a tutti, i cui lavori sono resi pubblici sul sito dedicato e sulla stampa.
La preparazione dei Bandi e degli Avvisi prevede, infine, una importante fase di condivisione partenariale.
È da tutto questo, dunque, che “conoscere il destino dei finanziamenti assegnati dall’Europa alla Regione Molise per investimenti produttivi, ricerca, sviluppo e innovazione” è possibile. È possibile “capire quando, come e perché verranno utilizzati i fondi dell’Unione europea”. Leggendo negli atti e nelle informazioni, è possibile sapere che dei 105 milioni di risorse europee relative al solo Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, oltre 46 milioni sono già stati attivati, ai quali se ne aggiungono altrettanti in cantiere.
Si tratta degli Avvisi “HIGH TECH BUSINESS” (Azione 1.3.1); “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale (Azione 3.1.1); Invito a manifestare interesse ad investire in Molise con progetti di innovazione nell’ambito della strategia di specializzazione intelligente regionale (Azione 1.2.1). Si tratta degli Avvisi di prossima pubblicazione relativi al sostegno alle attività collaborative di R&S (azione 1.1.1), al sostegno alla competitività delle imprese nelle destinazioni turistiche (azione 3.2.1), ai progetti di promozione dell’export (azione 3.3.1), agli incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climateranti del sistema produttivo (azione 4.2.1.)
Si tratta delle strategie territoriali dedicate alle Aree Urbane e alle Aree Interne. Si tratta delle procedure attivate in materia di attuazione dell’Agenda digitale del Molise. Si tratta di questo e di tanto altro, accompagnato da tutte le altre attività afferenti al monitoraggio, alla valutazione, alla comunicazione, ai Piani di rafforzamento amministrativo interni, alla governance dei processi.
Un cantiere aperto, dunque, perché il lavoro di tutti noi sia proprio finalizzato a non “rischiare di rimandare i soldi a Bruxelles senza averli spesi”.
All’interno di questo processo, il partenariato sociale, economico e istituzionale è stato coinvolto attraverso modalità di adesione spontanee, flessibili e costantemente “aperte”.
Confprofessioni e Consulta delle professioni devono avere e avranno il loro ruolo in questo processo di condivisione e coinvolgimento allargato; l’Amministrazione regionale è impegnata a recepire le istanze di adesione e allargare la base partenariale del Comitato di Sorveglianza e del partenariato coinvolto nella condivisione degli Avvisi. Perché il contributo di tutti è strumento utile alla definizione delle attività da attuare, seppure nell’ambito delle stringenti regole comunitarie e nazionali.
L’amministrazione regionale ha, tuttavia, già riservato il giusto spazio ai professionisti in qualità di potenziali beneficiari degli Avvisi, al pari delle imprese, nelle procedure già attivate e in quelle in preparazione, ove consentito.
Un coinvolgimento da perfezionare ancora, dunque. Ma una presa in carico già avvenuta degli interessi di cui sono portavoce Confprofessioni e Consulta delle professioni.
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