“Sanità: Tasse al massimo e servizi al minimo, difendiamo il diritto alla salute”

È di qualche giorno fa (9 settembre 25) la pubblicazione del MEF delle aliquote
relative alle addizionali regionali IRPEF per il 730/2025 e, come preventivato, sono al
livello massimo consentito per effetto del commissariamento della sanità da parte
del Ministero delle Finanze e Salute, e della necessità di ripianare il debito sanitario
pregresso di alcune centinaia di milioni.
Pare, da notizie di stampa, che i due Commissari governativi, al tavolo di verifica
ministeriale sul rientro del debito sanitario, abbiano presentato una proposta
Draconiana di tagli e ridimensionamenti
Se le notizie anticipate troveranno conferme si avranno soppressione di una unità di
Emodinamica, la chiusura di un punto nascita (tra Termoli o Isernia), il
declassamento del Caracciolo di Agnone in Ospedale di Comunità, il taglio di 31
postazioni di continuità assistenziale (guardie mediche).
Il PD molisano e in particolare in questa provincia, dichiarano fin da ora che si
batteranno per scongiurare questo piano sciagurato di ridimensionamento del diritto
Costituzionale alla Salute (art.32) che lo riconosce sia come diritto individuale sia
come un interesse della comunità. In Molise, sembra un diritto negato.
Nei giorni scorsi sono state allertate le strutture del partito a livello nazionale per
attivare iniziative parlamentari di verifica dello stato della vicenda nei Ministeri
competenti. La delegazione regionale ha chiesto un accesso agli atti affinché la
Regione, che nella Sanità investe oltre l’80% del suo bilancio, dia certezze sul futuro

della tutela della salute dei suoi cittadini, a partire da un diverso finanziamento del
Fondo Sanitario Nazionale a favore delle regioni a bassa densità demografica.
Inoltre interrogazioni sono state presentate sulle proposte di regolamentazione della
rete di emergenza (ICTUS ed Emodinamica), sulla sperimentazione pubblico/privato,
sulla presenza del medico nelle strutture di pronto intervento, sulla risposta alle
patologie tempo-dipendenti, sull’abbattimento delle liste di attesa.
Il PD ha chiesto al Governo regionale che si riappropri della programmazione e
gestione di questo delicato settore e non venga lasciato al governo di Commissari
governativi che improntano la loro azione, prevalentemente, a logiche
ragionieristiche e normative.
Il PD ha intrapreso una azione a livello nazionale per dare garanzia a questo diritto,
chiesto l’aumento del fondo sanitario nazionale, il rinnovo dei contratti nazionali di
settore, implementando la sanità territoriale, di prossimità, rivedendo gli standard
per la soddisfazione dei bisogni sanitari, una diversa attenzione al ruolo della sanità
pubblica che resti centrale e di quella convenzionata di supporto.
La Federazione di Isernia ha già preso parte alle iniziative a sostegno di questa
vertenza, partecipando ieri a Isernia, e sarà presente sabato ad Agnone. Nelle
prossime settimane promuoverà inoltre incontri con le altre forze politiche, i
sindacati, le associazioni e la società civile con l’obiettivo di organizzare una grande
mobilitazione in difesa della sanità, una battaglia di dignità e di sopravvivenza per
l’intera regione.
Sulla pelle dei molisani il PD non farà sconti, va alzato il tiro sia in regione che a
Roma. Alla Festa Provinciale de l’Unità del 3-4 Ottobre anche di questo si parlerà con
esponenti di livello nazionale: il Governatore campano On.le De Luca, che ha
impugnato la decisione del Governo di mantenere il Commissariamento della Sanità
campana e il dovere di difesa dei suoi concittadini.
Il Segretario di Federazione PD
Marco Amendola

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