Isernia/ Vertenza ex precari cantonieri, PCL: ” Il fronte dei sindaci e consiglieri si amplia”

Riceviamo e pubblichiamo

Solo i sei consiglieri provinciali di Isernia (5 più il presidente) di questa maggioranza reazionaria marcata destra-Pd, hanno votato il 21 giugno scorso la deliberazione del DUP e del bilancio 2018/2020 escludendo la stabilizzazione dei circa 30 ex precari operai cantonieri per fare spazio allanefasta privatizzazione del servizio. Però con due voti contrari, un astenuto e due di minoranza assenti e da questi dissensi che la lotta operaia è riuscita a conquistare e che si stanno ampliando, ripartiamo con ancora più forza. Come è noto la questione cruciale della stabilizzazione degli ex precari cantonieri per cui si stanno battendo il Comitato operaio “Osvaldo Pallotta” col il P.C.L. Molise e il sindacalista della CISL Di Schiavi, è stata dirottata sul lato tecnico dai consiglieri della maggioranza destra- Pd, i quali – dicono – vogliamo farla ma non possiamo, perché l’ufficio – segnatamente il segretario e tre impiegati privi di qualifica dirigenziale – avrebbero annunciato “parere sfavorevole”.

Ecco perché stiamo svolgendo un enorme lavoro per confutare tale non meglio definito parere tecnico contrario – costato impegno volontario a nostre spese di tempo salario e salute – mettendo in campo le nostre competenze professionali, per cercare una soluzione. E chiediamo rispetto per questo nostro lavoro di interesse sociale da parte di Coia e sodali i quali non hanno alcun titolo per calpestare la nostra dignità politica, sindacale e professionale! Ed infatti in nessun incontro ed in nessun consiglio ci sono state fornite adeguate controdeduzioni tecniche da parte dei consiglieri della maggioranza destra-Pd: solo caciara, insulti gratuiti, frasi apodittiche senza senso dei pochi che hanno parlato e silenzio acritico di altri. Nondimeno tra quelle centinaia di pagine del DUP abbiamo rintracciato poche righe dove si afferma – in modo generico e fumoso – che “non vi sarebbero i margini assunzionali ordinari” perché la “spesa del personale” avrebbe raggiunto il tetto massimo di 3.072 mila euro, senza però fornire alcun dato contabile che dimostri tale affermazione, per il triennio 2018/2020! Ed infatti nella nota n. nota 8856/2018 della Provincia si attesta che l’ente ancora non ha a disposizione i dati del personale per il 2018 ai fini del calcolo del suddetto parametro! Dunque come è possibile negare i margini assunzionali se ancora non si hanno i parametri dell’anno o del triennio?

Già questo elemento è sufficiente per diffidare l’ente a revocare immediatamente tale delibera! Ma la cosa si aggrava se si entra nel merito tecnico: nella nota n.8856/2018 si ricava la spesa del personale di ruolo addetto alle funzioni fondamentali del 2017, al netto delle somme di cui alla Circolare MEF n.9/2016, cioè delle funzioni delegate ed in carico alla regione come per legge, e di quelle relative ai non meglio definiti “esterni”. Ebbene essa risulta pari ad € 2.099.97,28, lasciando dunque un margine assunzionale ordinario pari ad € 972.097,70 (differenza rispetto al tetto massimo suddetto), che corrisponde a ben 76 unità p.t. 50% B3 ! Orbebe come si fanno a consumare tali margini assunzionali nel 2018? e senza prevedere il personale essenziale quale è quello dei cantonieri di cui c’è bisogno come il pane?

E non finisce qui: nel DUP proposto da Coia viene completamente ignorata l’ulteriore deroga ai limiti suddetti prevista dall’art.20 del D. Lgs. 75/2017 (spesa media triennio 2015/2017 del lavoro flessibile), che in base alla attestazione dell’ente stesso n.3802/2018 è pari ad € 209.661,30 corrispondente ad altre 16,5 unità cantonieri part time B3! In quanto alla copertura finanziaria la spesa degli ex cantonieri da stabilizzare è di 400 mila euro: è incredibile che in un bilancio con 17 milioni di entrate correnti non si destini meno del 2% alla funzione fondamentale della manutenzione stradale e al piano neve! Tanto più che tali fondi vengono destinati alla privatizzazione del servizio (dunque ci sono!) che abbiamo dimostrato essere molto più costosa con una qualità e quantità minore, a partire dai primi 580 mila euro già destinati agli appalti per il periodo maggio-dicembre !

Inoltre: con la convezione di segreteria – trattandosi della provincia più piccola d’Italia, si potrebbero recuperare altri 107 mila euro con ulteriori margini assunzionali per altre 9 unità! A parte alcuni sindaci e il consigliere regionale Di Lucente che stanno avendo la sensibilità di incontraci per capire la questione tecnica onde sostenerci – e tale fronte si sta ampliando – i due consiglieri di opposizione Tesone ed Amicone hanno compreso che la suddetta proposta della provincia “non quadra”; così il consigliere Milanese si è correttamente astenuto perché vuole vederci chiaro incontrandosi con noi per verificare le nostre serie e dettagliate obiezioni; l’opposizione e vari sindaci hanno giustamente rilevato la sciocca e rozza arroganza politica della maggioranza di destra-Pd, brava solo a gettarla in caciara eludendo il merito delle questioni tecniche da noi poste. In particolare ci ha divertito l’intervento del consigliere della destra Di Pasquale, auto elettosi esperto tecnico giuridico contabile, ex abrupto falco urlatore del “non si può fare la stabilizzazione”: abbiamo pubblicamente chiesto al Di Pasquale se ci viene a spiegare come si calcolano secondo lui i margini assunzionali e come si elabora il bilancio provinciale. Ma nessuna risposta è ancora pervenuta. Sicché per la buona pace di lor signori LA LOTTA CONTINUA AD OLTRANZA e sempre con più convinzione, perché una questione socialmente così rilevante non può essere lasciata alle improvvide decisioni di questi membri consiliari e comitati esecutivi della borghesia, che occupano le poltrone dei palazzi sulla pelle dei disoccupati e di servizi fondamentali per la collettività.

Il Coordinatore

Tiziano Di Clemente

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