Cucina/ Lo Chef Ermando Paglione nella Nazionale Italiana Cuochi

La Nazionale Italiana Cuochi seleziona i migliori cuochi Italiani per favorire ricambio umano, ma soprattutto per scoprire nuovi talenti. Ogni quattro anni si selezionano nuovi elementi per continuare a stupire, ma soprattutto per garantire quei successi che la nazionale sin dalla sua prima uscita internazionale ha mietuto primeggiando nel mondo. Un super general manager, Gianluca Tommasi, ha garantito una squadra sempre all’altezza della situazione che guarda al futuro con grande rispetto nei confronti dei giovani che sembrano già degli assoluti veterani della cucina del made in Italy, brand più copiato e invidiato al mondo.

Giurie mondiali riconoscono il nostro stile inconfondibile, e di questo dobbiamo e siamo decisamente orgogliosi. I giovani siano, come per il passato, ulteriore motivo di garanzia ma soprattutto di ulteriore partecipate vittorie”, così Tommasi regala il via alle competizioni e significativamente pone accenti di grande soddisfazione per i risultati mai scontati, seppur attesi e cercati. La selezione ha riguardato tre categorie: Competizioni; Formazione; Eventi. Chiaramente la selezione più importante ha riguardato le competizioni ma, come riferisce il general manager, la Federazione Italiana Cuochi vuol alzare sempre più l’asticella e elevare al massimo della professionalità la formazione, indice indispensabile per la crescita. Stesso discorso per gli eventi che contraddistinguono la forza motrice della divulgazione della Federazione stessa. Tantissimi i concorrenti accorsi per le selezioni che si son svolte in quel di Brescia. Per il Molise hanno gareggiato lo chef Ermando Paglione di Capracotta e Andrea Soledad Lopez, giovane promessa della cucina molisana.

Ermando Paglione ha preso parte alla selezione nella categoria eventi mentre Andrea Soledad Lopez in quella corrispondente alle competizioni. Le prove, non prive di difficoltà e soprattutto diversificate e mai banali, hanno visto ben figurare sia Ermando Paglione, giovane ma già affermato chef, vincitore di medaglie nel campionato italiano di Rimini, che ha sfoderato una prova magistrale superando ogni step, riuscendo a essere inserito nella nazionale con plauso della giuria composta dai maestri della NIC, che la Soledad Lopez che a sua volta, per un solo non niente si è dovuta accontentare dei complimenti ricevuti da tutta la giuria con un grande in bocca al lupo per le prossime selezioni che avverranno anche grazie a performance in apposite manifestazioni culinarie a cura della Federazione. La Cast Alimenti, scuola degli alimenti del gusto, con il suo direttore Vittorio Santoro, nel mettere a disposizione la splendida sede Bresciana ha manifestato la sua soddisfazione per la selezione ma soprattutto per la qualità dei partecipanti tutti.

Qualità che vede emergere il nostro Molise. Grazie al lavoro giornaliero della sezione Molisana della Federazione Italiana Cuochi guidata da Massimo Talia per il regionale e Giovanni Colarusso e Matteo Miucci per le sezioni provinciali di Isernia e Campobasso, il Molise della biodiversità qualitativamente eccellente, è decisamente cresciuto in ordine di professionalità, di coerenza strutturale, di impronta identitaria. Una crescita che permette alla piccola regione di competere alla pari con regioni da blasoni più altisonanti e da culture culinarie di altissimo valore competitivo. L’ingresso in Nazionale da parte di Ermando Paglione significa molto e rappresenta la vittoria di tutta la famiglia dell’Unione Cuochi del Molise. Soddisfazione da parte dei vertici molisani e da quelli nazionali, guidati dal lungimirante presidente Rocco Pozzullo che non ha mai nascosto un affetto particolare per il Molise.

La strada è sicuramente lunga e in salita ma le parole della giovane Andrea riportano la gioia e la voglia di esserci sempre e al meglio – “Non smetterò mai di provarci sino a quando affermeremo tutti la nostra grande professionalità che non è riconducibile alla singola persona ma a un gruppo fantastico e mai domo. Ci riproverò e con me l’intero Molise” -. Se questi sono i presupposti presto canteremo insieme l’inno della vittoria e innalzeremo la bandiera di un Molise che non merita di certo di scegliere tra l’autonomia o l’annessione. Il Molise è il Molise e mai come ora è sempre più verde e senza paura di essere una grande regione.

Maurizio VARRIANO

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