“Urphanomen”, mostra di Mina Caussi a Piazza Navona

Mina Cappussi, giornalista prestata alle arti visive reduce dal successo dell’esposizione personale “Discronie Archetipe” presso il Ministero dei Beni Culturali, Salone Crociera,  torna eccezionalmente con una mostra di Arte “Urphanomen” giovedì 19 marzo a Piazza Navona, punto d’incontro di barocco e  architettura dal fascino senza tempo, uno dei luoghi più noti di Roma, nel Museo – Area Archeologica dell’antico Stadio di Domiziano che si estende nei sotterranei della piazza. Costruito per celebrare il Certamen Capitolinum, gara quinquennale dedicata a Giove Ottimo Massimo, lo Stadio Domiziano fu inaugurato nell’86 d.C. A presiedere ai giochi era lo stesso imperatore, con il capo cinto da una corona d’oro con l’effigie di Giove, Giunone e Minerva e vestito di toga purpurea.
Una location d’eccezione, dunque, a fare da cornice alle visioni oniriche barocche che stanno solleticando l’interesse dei critici e del mondo dell’Arte Contemporanea. Giornalista (dirige il quotidiano da lei fondato, Un Mondo d’Italiani), scrittrice (Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo) e poetessa (ha vinto quest’anno il Premio PACI 2014) Mina Cappussi si è affacciata da pochissimo al mondo dell’arte, ma ha già collezionato riconoscimenti di tutto rispetto. Tra questi l’esposizione in permanenza, presso il Museo MACIA di Arte Contemporanea di SAN JOSÈ DI COSTA RICA (riservata a soli 12 artisti), la selezione e partecipazione al PREMIO EXPO BOLOGNA 2014 inaugurato il 23 gennaio 2015 dal PROF. PHILIPPE DAVERIO e da GIORGIO GRASSO, Call for Artists Dave Bown Project – USA, Expo New York 2015 a Pier 94, (il più grande evento d’arte al mondo che, da 36 anni, riempie uno spazio di 130.000 metri quadrati con l’arte e gli artisti che faranno tendenza nelle gallerie di tutto il pianeta), Italian Soul Dubai e Abu Dhabi negli Emirati Arabi, Mostra presso l’Ateneo delle Arti e delle Scienze in Bergamo Alta, Premio PACI Auditorium Isernia, Centro Leonardo da Vinci MILANO, Castello Forte San Gallo di Nettuno, Palazzo Ducale di Torrevecchia Teatina, Montesilvano.
Già ospitata dal dicastero simbolo dei Beni Culturali del Bel Paese, Mina Cappussi fa parte dei 20 artisti recensiti da GIORGIO MONDADORI nella pubblicazione curata da Giammarco Puntelli sugli ARTISTI CONTEMPORANEI DEL NUOVO RINASCIMENTO, Movimento del Metateismo fondato da Davide Foschi.

La mostra è stata presentata lo scorso 6 marzo all’interno di WAW Women in Art Week – Settimana di Cinema, Teatro, Musica, Reading, Dibattiti, Arte, Fotografia, Happening, Visite Guidate, Degustazioni di Arene di Roma, patrocinato e promosso da Roma Capitale nell’ambito degli Eventi Culturali 2015 del Municipio Roma I Centro.

URPHANOMEN mette in mostra, con soavità barocca e regressioni impressioniste, volti femminili, colori, simboli, archetipi, sui nudi mattoni di resti archeologici, arcate, colonne, gradinate rosse di laterizio erette duemila anni fa.
“Gli Urphanomen – spiega Mina Cappussi – secondo Friedrich Schelling sono fenomeni primordiali, soggetti a continue metamorfosi, rappresentano un po’ il  legame fra l’uomo, la natura, l’universo. Per Eidegger l’ Urphanomen è ciò che è originario, che non può essere ricondotto ad altro o, come dice Goethe, “ideale, in quanto ultimo conoscibile, reale, in quanto conosciuto, simbolico, perché racchiude tutti i casi”. In campo cinematografico l’Urphänomen è il principio di frammentazione e successiva ricomposizione, ossia la creazione del movimento a partire da una serie di figure statiche. Il Progetto URPHANOMEN scompone infatti le “parti” di cui è composto un individuo, anche le più brutte, i mostri che stanno dentro, le criticità, le debolezze comuni a tutti e ricompone l’essere umano che c’è dietro, summa suprema, bellezza infinito, carne e spirito, luce e tenebre”.

Al taglio del nastro, fissato per le ore 17.00 di giovedì 19 dicembre a piazza Navona, ingresso in via di Tor Sanguigna, 3 (a due passi dal Senato della Repubblica), presenze di spessore: critici d’arte, storici, giornalisti, attori, poeti, figure istituzionali.  La mostra è curata da: Genny Di Bert, storico e critico d’arte, Docente di Storia dell’Arte, Fenomenologia delle Arti Contemporanee e Sociologia dell’Arte Contemporanea presso il RUFA Rome University of Fine Arts; Prof. Marcello CARLINO, critico letterario e d’arte, docente di  Letteratura italiana contemporanea dell’Università Sapienza di Roma, Presidente del Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone, prof. Massimo PASQUALONE, critico d’arte e critico letterario, giornalista e autore, docente di Sociologia e Bioetica presso l’università G. D’Annunzio di Chieti.
Interverranno:

Dante Fasciolo, Galleria Ucai LA PIGNA – Roma, Giornalista, Autore, Regista, Curatore, Produttore Esecutivo, 35 anni di esperienza RAIUNO con programmi vario genere, in particolare Linea Verde e Linea Blu, già Vice Presidente Nazionale dell’ UCAI – Unione Cattolica degli Artisti Italiani (riconosciuta dalla CEI),  per conto della quale ha diretto la rivista  “Arte e Fede “;
Massimo Gazzè, Comité Européen des Journalistes, Anna Silvia Angelini, AIDE Associazione Indipendente Donne Europee – Nettuno, Valeria Vaiano, Attrice, Regista, vicepresidente Asmef, STEFANIA SCHIPANI, ricercatrice Istat e autore per la Treccani, Quirino Martellini, sociologo dell’informazione, Salvo Iavarone, presidente Asmef.

Ospite il poeta-attore Alessandro D’Agostini, fondatore del Movimento Poeti d’Azione, con una performance teatrale.

Giorgio Grasso, noto critico e storico dell’arte, stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, dal 2011 coordinatore generale della 54° Biennale di Venezia, dal 2012 coordinatore e curatore del Padiglione Italia, ha promesso che farà una visita alla mostra “Urphanomen”. Lo vedremo piombare nell’area archeologica nei prossimi giorni, dopo aver incontrato l’artista a Bologna assieme a Daverio.

Il vernissage sarà seguito da un momento conviviale con buffet.
(Nella foto Mina Capussi e Giorgio Grasso)

Commenti Facebook