Area di Crisi del Distretto Produttivo di Bojano – Isernia – Venafro.Petraroia chiede l’intervento delle Commissioni Parlamentari

L’impietosa classifica pubblicata a pag. 19 de IL SOLE 24 ORE del 1 settembre 2014 conferma la drammatica crisi economica e sociale che assilla il Molise con l’ultimo posto assegnato alla provincia di Isernia (105° su 105) ed il 93° posto su  105 della provincia di Campobasso. La Regione Molise perde il 22% in termini di nuove assunzioni per il 2014 rispetto al 2013, nel mentre tutte le altre regioni hanno un segno positivo o una piccola contrazione come la Sardegna e la Calabria, pari rispettivamente al  -2% e al -3%.
Solo la Basilicata con il -15% si avvicina al primato negativo del Molise che attesta scientificamente il disagio di un territorio che necessita di provvedimenti efficaci e tempestivi, come il Patto per il Lavoro sollecitato nel silenzio assordante del Governo Nazionale da Papa Francesco nella sua visita a Campobasso del 5 luglio scorso, ma prima ancora da Susanna Camusso il 28 giugno nelle sue conclusioni della Marcia per il lavoro promossa da CGIL-CISL-UIL.
La Giunta Regionale ha chiesto, con propria Delibera n. 163 del 29.04.2014, il riconoscimento dell’Area di Crisi complessa al Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell’art. 27 della legge n. 134/2012 per il Distretto Produttivo di Bojano – Isernia – Venafro, in cui si sono fermate aziende di dimensioni nazionali quali la SOLAGRITAL – POLLO ARENA e la ITTIERRE con una perdita occupazionale di mille addetti diretti e di poco meno di tremila se si considera anche l’indotto.
La sollecitazione della Regione Molise è stata condivisa formalmente anche delle parti sociali e dalle amministrazioni locali con la sottoscrizione dell’allegata INTESA PER IL LAVORO  del 7 agosto, ma ad oggi, nonostante un primo incontro avuto con il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi il 9 luglio scorso, non si sono registrati riscontri ufficiali da parte del Governo.
Colpisce l’atteggiamento della grande stampa, degli opinionisti e dei rappresentanti istituzionali nazionali che, con sempre maggior frequenza, menzionano il Molise come esempio negativo per via delle dimensioni demografiche modeste, nel mentre nessuna voce di rilievo ha avvertito il bisogno di sostenere la proposta di un Patto per il Lavoro del Molise, lanciata da Papa Francesco nell’intervento presso la nostra Università in cui richiamava tutti a dare dignità alle periferie italiane ripartendo dal lavoro.
L’impegno unitario del territorio, siglato emblematicamente con l’INTESA SUL LAVORO del 7 agosto, coglie la gravità di un disagio sociale crescente, ma in assenza di un Accordo di Programma definito con il Governo che attribuisca al Molise risorse finalizzate del FEG e/o del Fondo Nazionale di Coesione, a livello locale non si riuscirà a frenare l’emorragia di posti di lavoro e non potrà essere invertita la tendenza. Vista la complessità della situazione socio – economica regionale e stante la necessità di indurre il Governo a non rinviare oltre i provvedimenti richiesti, chiedo un intervento delle preposte Commissioni Parlamentari del Lavoro e delle Attività Produttive a sostegno del riconoscimento dell’Area di Crisi complessa del Distretto Produttivo di Bojano – Isernia – Venafro.

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