Azzollini, il Senato respinge richiesta d’arresto: 189 no e 96 i sì

Si è votato a scrutinio segreto chiesto da Ncd e dai 10 verdiniani. 17 gli astenuti. Salvini su Facebook : «Che pena», mentre l’ M5s si scaglia contro il Pd: «Ladri»  da www.corriere.it

Antonio Azzollini «salvato» al Senato. L’Aula di palazzo Madama ha respinto con 189 no, 96 si’ e 17 astenuti la proposta della Giunta delle immunità favorevole alla richiesta della magistratura di Trani degli arresti domiciliari per l’ex-presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama coinvolto nella vicenda della casa di cura Divina Provvidenza. L’Aula ora e’ stata sospesa. Nel corso del dibattito, il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha annunciato che era arrivata la richiesta di procedere a voto segreto. Avendo verificato che la richiesta era arrivata dal prescritto numero di senatori, l’Assemblea si e’ espressa con voto segreto (chiesto da Ncd e appoggiato da «verdiniani».  [Esplora il significato del termine: Salvini: «Che pena». Le urla di M5s: «Ladri» La notizia del no(il cui «partito» stava ingrossandosi già dai giorni scorsi») all’arresto irrompe nell’Aula della Camera. Ma anche al di fuori: Salvini commenta su Facebook «Renzi e il Pd hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se serve alla sinistra non paga». Dentro il parlamento scoppia invece la bagarre.«Come è possibile che una maggioranza del genere ha deciso a voto segreto di non aiutare la magistratura? Siete la stessa schifezza che eravate due anni fa…», dice Maria Edera Spadoni di M5S, mentre i suoi colleghi urlano «Ladri!» verso i banchi del Pd, da dove si levano altre urla. Altre accuse arrivano dalla senatrice Loredana De Petris, gruppo misto-Sel:«Per non mettere in pericolo la maggioranza il Pd ha deciso di votare contro la richiesta di arresti domiciliari per il senatore Azzollini, stabilendo così il principio per cui la legge non è uguale per tutti». Ancora M5s all’attacco su twitter: «Il Pd, quello di Mafia Capitale – attacca Alessandro Di Battista – salva il senatore Azzollini di Ncd dall’arresto. Questo è Renzi, rottamatore di legalità. Vergogna!».] Salvini: «Che pena». Le urla di M5s: «Ladri»

La notizia del no(il cui «partito» stava ingrossandosi già dai giorni scorsi») all’arresto irrompe nell’Aula della Camera. Ma anche al di fuori: Salvini commenta su Facebook «Renzi e il Pd hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se serve alla sinistra non paga». Dentro il parlamento scoppia invece la bagarre.«Come è possibile che una maggioranza del genere ha deciso a voto segreto di non aiutare la magistratura? Siete la stessa schifezza che eravate due anni fa…», dice Maria Edera Spadoni di M5S, mentre i suoi colleghi urlano «Ladri!» verso i banchi del Pd, da dove si levano altre urla. Altre accuse arrivano dalla senatrice Loredana De Petris, gruppo misto-Sel:«Per non mettere in pericolo la maggioranza il Pd ha deciso di votare contro la richiesta di arresti domiciliari per il senatore Azzollini, stabilendo così il principio per cui la legge non è uguale per tutti». Ancora M5s all’attacco su twitter: «Il Pd, quello di Mafia Capitale – attacca Alessandro Di Battista – salva il senatore Azzollini di Ncd dall’arresto. Questo è Renzi, rottamatore di legalità. Vergogna!».

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