mercoledì, Novembre 12, 2025
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Capodanno: controlli su filiera pesca, sequestri e multe

Quarantotto sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa 92mila euro, tre notizie di reato per frode in commercio, dieci attrezzi da pesca e 1.351 chilogrammi di prodotto ittico sequestrati, quest’ultimo in parte devoluto in beneficenza dopo le verifiche di commestibilità. Sono i numeri dell’operazione ‘Dirty Market’ della Direzione Marittima d’Abruzzo, Molise e Isole Tremiti disposta a tutela della filiera della pesca nel periodo concomitante con le festività natalizie, quando aumenta notevolmente la richiesta di prodotti ittici.
Eseguito accertamenti a terra ma anche a bordo delle unità da pesca in attività. Le violazioni maggiormente rilevate hanno riguardato l’inosservanza delle norme sull’ “etichettatura” e sulla “tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico”. Di particolare rilievo anche l’attività condotta con i NAS dei Carabinieri di Pescara, in occasione della quale è stato scoperto un locale adibito a deposito di prodotti ittici, privo delle previste autorizzazioni

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Sacchetti bio, per le famiglie aggravio di spesa medio tra i 18 e i 24 euro l’anno

Riceviamo e pubblichiamo

Da oggi 1° gennaio sarà obbligatorio usare sacchetti biodegradabili e compostabili per l’acquisto dei prodotti alimentari sfusi, ad un costo indicativo di circa 3-4 centesimi di euro l’uno. Anche i sacchetti per ortofrutta dovranno essere biodegradabili e compostabili, in base a quanto previsto decreto legge Mezzogiorno, che definisce i nuovi requisiti per tutte le buste con spessore inferiore ai 15 micron (micrometri). La legge conferma anche le regole per gli shopper monouso biodegradabili per asporto merci. La nuova norma riguarda i sacchetti leggeri utilizzati per imbustare la frutta e la verdura venduta sfusa ma anche carne, pesce, prodotti da forno e di gastronomia che si acquistano al banco nei supermercati. Tutti dovranno essere biodegradabili e compostabili, rispettando lo standard internazionale UNI EN 13432, certificati da parte di enti accreditati. Tutti i sacchetti biodegradabili e compostabili, comprese le classiche buste per la spesa, a partire dal nuovo anno dovranno contenere almeno il 40% di materia prima da fonte rinnovabile.    Una percentuale che salirà al 50% nel 2020 e al 60% l’anno dopo. Inoltre, per i sacchetti da usare a contatto con il cibo è richiesta l’idoneità alimentare. Per Adoc è una soluzione, anche se non risolutiva, in merito al grave problema dello smaltimento dei rifiuti plastici.  La preoccupazione è legata al possibile insorgere di fenomeni speculativi sul prezzo dei nuovi sacchetti.

Accogliamo positivamente l’obbligatorietà delle buste biodegradabili e compostabili, ma ci auguriamo che a seguito di questa scelta non si verifichino episodi di speculazione a danno dei consumatori – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc nazionale e Nicola Criscuoli presidente regionale dell’Adoc – il costo dei nuovi sacchetti bio dovrebbe attestarsi sui 3-4 centesimi, per un aggravio a fine anno pari a circa 18-24 euro per famiglia, considerando un uso medio annuale di 600 sacchetti. Un rincaro contenuto ma che poteva essere evitato se il Governo avesse previsto la gratuità dei nuovi sacchetti biodegradabili. Anche in ragione del fatto che non sono possibili eventuali alternative all’utilizzo di questi ultimi. Il Ministero dell’Ambiente ha già confermato, difatti, che i nuovi sacchetti non si potranno riutilizzare per altri acquisti né si potranno utilizzare sacchetti propri per l’acquisto dei prodotti alimentari sfusi. Una pratica, quest’ultima, che si è sempre più diffusa negli anni complice il costo elevato, pari a 10 centesimi in media, delle buste alla cassa. Ma in questo caso, come detto, non sarà possibile.”

Ad ogni modo, secondo un’indagine di Ipsos Public Affairs 6 italiani su 10 sono d’accordo con la scelta di introdurre sacchetti biodegradabili.

A dimostrazione che i consumatori premiano sempre di più gli interventi legati alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente, anche se questi vanno ad incidere sulle loro tasche, il prezzo non è più la sola e unica componente da tenere in considerazione – continuano i responsabili dell’associazione – la ricerca di una maggiore qualità del prodotto/servizio offerto, il rispetto dell’ambiente e delle politiche di sostenibilità sono ormai fattori chiave nelle scelte dei consumatori. Ad ogni modo vigileremo su ogni possibile speculazione sui nuovi sacchetti, che saremmo pronti a denunciare alle Autorità competenti. Augurandoci che le sanzioni previste, fino a 100mila euro, siano elevate con la massima prontezza e severità”.

ADOC Molise

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Campobasso/ 88enne investito da un’auto

FOTO DI REPERTORIO

In mattinata un 88enne di Campobasso  è  stato investito da un’auto in via Mazzini. L’uomo attraversava la strada quando è statoinvestito da una Fiat Punto guidata da un giovane campobassano, che si è fermato per prestargli soccorso. Arrivati i soccorsi  del 118, l’anziano è stato accompagnato all’ospedale Cardarelli, dove è stato affidato alle cure del caso. La dinamica del sinistro è al vaglio della Polizia locale.

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Lotta all’obesità, arriva il cerotto per combattere l’eccesso di grasso corporeo.

Need diet

Riceviamo e pubblichiamo

Nella lotta all’obesità arriva l’annuncio di un nuovo metodo rivoluzionario sviluppato da scienziati della Nanyang Technological University di Singapore. L’equipe di ricerca avrebbe inventato un cerotto di un centimetro quadrato in grado di trasformare i grassi “cattivi” in ​​grasso bruno che, invece di immagazzinare grassi, brucia calorie. Il cerotto, coperto da centinaia di micro-aghi, anche più sottili di un capello, inietta gradualmente una dose di due farmaci combinati che aiutano a perdere peso. Viene applicato sulla pelle per due minuti, mentre i micro-aghi penetrano nella pelle, prima di essere rimossi, consentendo al trattamento di avere effetto. Testato sui topi, il metodo ha permesso di ridurre l’aumento di peso e la massa grassa dei roditori di oltre il 30% in sole quattro settimane. “Anche se i cerotti sono stati molto efficaci nei topi, ci aspettiamo che saranno ancora più efficaci sugli esseri umani perché il nostro strato di grasso si accumula direttamente sotto pelle, così gli aghi saranno in grado di raggiungere il grasso. ancora più efficacemente”, ha detto il professor Chen Peng, uno dei ricercatori del team. Questa nuova tecnologia sarà testata sull’uomo in uno o due anni. Tuttavia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo quanto è stato rivelato, sarà necessario attendere tra cinque e dieci anni – se tutto andrà bene – per farlo arrivare sul mercato.

                                                                                                                                        Giovanni D’AGATA

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Regione,deroga per punto nascita ad Isernia

ospedale-veneziale isernia
L'ospedale Veneziale di Isernia

“Due dati positivi ci consentono di avanzare al Ministero della Salute la richiesta di deroga alla soppressione del punto nascite dell’ospedale di Isernia prevista dal Pos al 31 dicembre. I dati sono: l’aumento del numero di parti, 488 nel 2017, e la diminuzione della percentuale dei cesarei che si attestano al 35% sul totale delle nascite”. Così il governatore del Molise, Paolo Frattura all’Ospedale ‘Veneziale’ di Isernia.

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Chiede soldi per la festa della befana a Termoli, interviene il Comune : è una truffa

In questi giorni arriva la notizia che un sedicente operatore o rappresentante di associazioni che organizzano la ‘festa della Befana’ si aggiri per i negozi e le attvità commerciali chiedendo soldi o altri tipi di prodotti come forma di sponsorizzazione spacciandosi per inviato dal Comune di Termoli. La persona in questione rilascia anche delle ricevute che, dopo attenta verifica, sono risultate false.

Si smentisce categoricamente che il Comune abbia autorizzato alcuna forma di richiesta di denaro o altro a chiunque. Come sempre gli eventi vengono organizzati con la collaborazione di associazioni e di professionisti e offerti gratuitamente al pubblico.
Pertanto si invitano tutti gli esercenti e i cittadini a diffidare da chi chiede soldi o altro come sponsorizzazioni di eventi organizzati dal Comune e si invita, chi è già stato truffato in questo senso, a sporgere regolare denuncia.

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Auguri di Buone Feste dal gruppo Terminus

Il 2017 è stato un anno impegnativo, complesso, difficile. Per il Gruppo Terminus un anno di ulteriore sviluppo. Nonostante un’economia anemica, svilita e vessata da poteri pubblici e burocrazie a volte rapaci, a volte incompetenti, a volte le due cose messe insieme (ma ci sono fortunatamente anche eccezioni) la nostra azienda continua a crescere.

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Non sono dovuti gli interessi e gli aggi indicati nella cartella esattoriale se non sufficientemente motivati

FOTO DI REPERTORIO

Va annullata la cartella esattoriale limitatamente alla non debenza degli interessi ed aggi perché non sufficientemente motivati. Così l’importante sentenza n. 3802/2017, depositata il 22/12/2017 e ritirata , emessa della Commissione Tributaria Regionale di Bari – Sez. 23 – di Lecce che ha accolto le tesi difensive esposte dall’avvocato Maurizio Villani che difendeva un’azienda salentina nella sua qualità di contribuente che aveva ricevuto una cartella di pagamento di oltre ottocentomila euro. Infatti, nelle cartelle esattoriali gli interessi ed aggi devono essere indicati in modo preciso e chiaro per consentire al contribuente di effettuare la ricostruzione del calcolo operato e verificare, quindi, la correttezza di quanto richiesto. I giudici leccesi hanno correttamente applicato principi già espressi dalla Corte di Cassazione – Sez. Tributaria – con le sentenze nn. 4516/2012, 24024/2015 e 9799/2017. Infatti, i giudici di legittimità hanno precisato che la cartella esattoriale, quando non sia stata preceduta da avviso di accertamento, deve essere motivata in modo congruo, sufficiente ed intellegibile, tale obbligo derivando dai principi di carattere generale indicati, per ogni provvedimento amministrativo, dall’art. 3 della Legge n. 241 del 1990, e recepiti, per la materia tributaria, dall’art. 7 della Legge n. 212 del 2000 (Statuto dei Diritti del Contribuente), come peraltro già chiarito dalla stessa Corte di Cassazione con la sentenza n. 26330 del 16/12/2009. Il contribuente non deve svolgere difficili indagini matematiche e finanziarie per comprendere come si sia arrivati alla cifra iscritta a ruolo, perché in tal modo viene violato il suo diritto di difesa, come chiaramente precisato dalla succitata sentenza n. 4516/2012 della Corte di Cassazione – Sez. Tributaria -. Pertanto, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i contribuenti possono tempestivamente impugnare le cartelle esattoriali se manca un riferimento chiaro e preciso sul calcolo degli interessi e degli aggi.

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Appesantiti da troppi brindisi? Ecco come l’acqua può aiutare a depurare l’organismo dall’eccesso di alcol

Le vacanze sono alle porte e tra cene aziendali e aperitivi natalizi potremmo trovarci a consumare una quantità di alcolici maggiore rispetto alle nostre abitudini.

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FS Italiane: Anas entra nel gruppo

L’Assemblea degli azionisti di Ferrovie dello Stato Italiane ha deliberato l’aumento di capitale di 2,86 miliardi di euro mediante conferimento dell’intera partecipazione Anas detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il Gruppo FS Italiane – con l’ingresso di Anas a fianco di Rete Ferroviaria Italiana – diventa il primo polo integrato di ferrovie e strade in Europa per abitanti serviti e investimenti, 108 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.

Nel Gruppo FS Italiane Anas va ad affiancarsi, oltre che a RFI, anche a Italferr, la controllata operativa in ambito nazionale e internazionale nella progettazione e nell’ingegneria, e alle altre Società, fra cui Trenitalia, Mercitalia e Busitalia, imprese di trasporto (passeggeri e merci) su ferro e gomma.

L’Assemblea ha anche nominato i componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione di FS Italiane. Il nuovo CdA in continuità sarà composto dalla Dott.ssa Gioia Ghezzi, Presidente, Ing. Renato Mazzoncini, Dott.ssa Simonetta Giordani, Avv. Federico Lovadina, Ing. Wanda Ternau. Entrano a far parte del Consiglio la Professoressa Francesca Moraci in arrivo dal CdA di Anas e il Professor Giovanni Azzone, già Rettore e Presidente del Politecnico di Milano.

La nuova configurazione del Gruppo FS Italiane

Nella sua nuova configurazione il Gruppo FS Italiane dispone di una rete infrastrutturale, ferroviaria e stradale, di circa 44mila chilometri. I 2,3 miliardi di veicoli che percorrono annualmente 64,5 miliardi di km sulle strade e autostrade in gestione ad Anas vanno così a sommarsi al traffico gestito dal Gruppo: circa 750 milioni di passeggeri all’anno su ferro (di cui 150 all’estero), 290 milioni su gomma (130 all’estero) e 50 milioni di tonnellate merci.

Il Gruppo FS Italiane, con il conferimento di Anas e 81mila dipendenti, è in grado di sviluppare nel 2018 un fatturato di 11,2 miliardi di euro e una capacità di investimento di 8 miliardi, con un capitale investito di circa 50 miliardi.

Per Ferrovie dello Stato Italiane è una tappa fondamentale nel percorso di attuazione del proprio Piano industriale 2017-2026. L’integrazione infrastrutturale è – oltre quella fra le diverse modalità di trasporto – uno dei suoi cinque pilastri.

Per Anas, l’ingresso nel Gruppo FS Italiane costituisce un’ulteriore fase del processo di trasformazione già avviato negli ultimi anni. Anas sarà, così, in grado di compiere passi decisivi verso quella dimensione di mercato indispensabile per uscire, progressivamente, dal perimetro della Pubblica Amministrazione.

Il conferimento di Anas a FS Italiane permetterà anche di progettare e realizzare strade e ferrovie in modo integrato, riducendo progressivamente gli extra-costi e generando risparmi grazie allo sviluppo coordinato delle opere. Inoltre, consentirà di condividere know-how e tecnologie, anche per lo sviluppo di progetti innovativi come le smart road, da realizzare in Italia e all’estero

Benefici e miglioramenti, con il nuovo assetto industriale, ci saranno anche per la manutenzione e gli standard di qualità e sicurezza della rete stradale. A partire dalla vigilanza della sede stradale e delle opere d’arte che, specie negli oltre 10mila km dove le infrastrutture stradali e ferroviarie corrono in affiancamento, potrà essere effettuata in modo

L’integrazione fra ferrovie e strade

La sinergia fra rete ferroviaria e rete stradale consentirà di rispondere concretamente alle esigenze del Paese di nuove infrastrutture, oltre a garantire una gestione coordinata delle opere e un unico interlocutore per gli Enti locali.

Il coordinamento fra Rete Ferroviaria Italiana e Anas consentirà, tra l’altro, di collegare in maniera più efficace ed efficiente i nodi logistici: porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, punti di interscambio modale. Tutto ciò con un minor consumo di territorio, una riduzione delle emissioni di CO2 e una diversa gestione della logistica delle merci. L’integrazione, infatti, partirà già dalla pianificazione degli investimenti e delle opere, definendo i fabbisogni di infrastrutture ferroviarie e stradali secondo un disegno unitario.

E’ stato stimato che la sola gestione integrata delle infrastrutture produrrà in dieci anni risparmi operativi non inferiori a 400 milioni di euro. Ciò sarà possibile grazie alla razionalizzazione dei costi diretti (ad esempio il coordinamento degli interventi manutentivi e la gestione dei rischi idrogeologici e sismici) e indiretti, con riduzione dei costi di gestione e sinergie nelle politiche di manutenzione delle infrastrutture.

L’ingresso nel Gruppo permetterà ad Anas di continuare il percorso di valorizzazione del personale e di accelerare il piano di assunzioni avviato, grazie al progressivo attenuarsi dei limiti previsti dalla normativa sulla Pubblica Amministrazione.

Gli investimenti in Italia

Con il polo integrato delle infrastrutture riflessi positivi si avranno anche nella gestione quantitativa e qualitativa delle gare. Nel 2018 RFI e Italferr prevedono di confermare il trend 2017, che aveva visto passare il valore dei bandi di gara pubblicati dai 3,5 miliardi del 2016 a 7,5 miliardi. Anas, analogamente, nel 2018 passerà a 3 miliardi di euro, da i 2 miliardi del 2017. Ciò favorirà un sensibile aumento di cantieri aperti e, conseguentemente, ricadute favorevoli per il settore delle costruzioni ed effetti positivi per l’intera economia del Paese.

Il nuovo Contratto di programma fra Anas e lo Stato, più chiaro ed efficiente, consentirà alla Società di incrementare ulteriormente la propria capacità di investimenti. Saranno inoltre raddoppiati, da Anas, i volumi degli interventi di manutenzione programmata, come pavimentazioni, nuove barriere di sicurezza, impianti di illuminazione a led e risanamento dei viadotti.

Potranno anche essere previsti minori tempi nella realizzazione delle opere grazie al coordinamento operativo e gestionale del nuovo polo integrato, presupposto fondamentale per un adeguato sviluppo infrastrutturale del Paese.

Un unico soggetto per le infrastrutture all’estero

I benefici dell’integrazione saranno immediatamente percepiti anche sui mercati internazionali. Il sistema Italia, infatti, potrà presentarsi all’estero, attraverso FS Italiane, come soggetto in grado di presidiare l’intera gamma degli interventi e dei servizi legati alle infrastrutture di mobilità.

Il Piano industriale 2017-2026 di FS Italiane prevede una crescita dei ricavi complessivi da attività internazionali (dal 13% al 23%) passando da un miliardo di euro a 4,2 miliardi nel 2026. Aree prioritarie per l’espansione internazionale sono il Medio Oriente, l’India e il Sud Est Asiatico, le Americhe e l’Africa.

Anche Anas negli ultimi anni ha acquistato peso internazionale con commesse per 150 milioni di euro, 70 dei quali dalla recente acquisizione della concessione dell’autostrada M4 in Russia, e ha un potenziale incremento dei ricavi di circa 90 milioni, nel breve termine.

Le tecnologie più innovative

Il trasferimento di conoscenze e la condivisione delle best practices favoriranno l’innovazione. Sarà possibile installare sulla rete stradale le tecnologie già utilizzate da Rete Ferroviaria Italiana per la gestione della circolazione ferroviaria, sviluppando le cosiddette smart road, sulle quali Anas è già al lavoro. Strade intelligenti che potranno essere percorse da tir elettrici e auto driverless, a beneficio della sicurezza e dell’ambiente.

L’uso delle tecnologie per sviluppare le strade intelligenti del futuro farà dell’Italia uno dei Paesi pionieri in questa innovazione, dando vita a infrastrutture, come le e-Highway svedesi, che grazie a sistemi di segnalamento, comunicazione, sicurezza, possono ospitare mezzi elettrificati. Il dialogo fra strada e autovettura, con la prospettiva a medio termine della guida autonoma, permetterà inoltre il controllo della qualità delle strade e la verifica tecnica di viadotti e ponti.

 

 

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