Legambiente: sulla questione dei cinghiali Coldiretti perde una buona occasione per dire alcune semplici verità

Siamo consapevoli dei problemi arrecati dai cinghiali agli agricoltori, e non solo ad essi, e proprio per questo vogliamo fornire un contributo alla soluzione del problema, iniziando con ristabilire la verità. Sulla gestione dei cinghiali la Coldiretti Molise perde una buona occasione per dire alcune semplici verità, a partire dall’assumersi la responsabilità di aver per troppo tempo taciuto riguardo ad un modello di gestione della fauna, che ha provocato solo danni.

Coldiretti Molise dovrebbe avere il coraggio di dire, come abbiamo fatto noi, che la responsabilità di questo disastro è dei cacciatori e di chi gestisce da diversi anni a suo uso e consumo gli Ambiti Territoriali di Caccia. Dalla stampa leggiamo, con accuse lanciate a vanvera, di essere tacciati di faziosità e di fare critica fine a sé stessa. Sempre dalla stampa leggiamo che Coldiretti ci chiede di proporre soluzioni concrete.

Di sicuro questi toni non ci fanno nessun effetto e non ci impressionano perché noi non siamo stati complici del disastro causato da chi negli anni ha immesso cinghiali su tutto il territorio molisano, perciò Coldiretti Molise non sprechi intimidazioni con noi confondendoci con qualcun altro.

Piuttosto, anziché scaricare su Legambiente Molise l’accusa di non proporre soluzioni, quella molisana dovrebbe prendere esempio dalla Coldiretti del Lazio con la quale Legambiente ha sottoscritto un protocollo d’intesa per risolvere il problema dei cinghiali nella Regione, mediante l’intensificazione dei controlli e la semplificazione dell’iter amministrativo ma anche il coinvolgimento attivo degli agricoltori nelle attività di cattura dei cinghiali.

Perciò rispediamo al mittente le accuse di dire no a prescindere, al pari della risibile affermazione di non proporre soluzioni al riguardo, cosa che abbiamo più volte fatto anche in Molise. Una situazione che ci imbarazza visto il solido rapporto di collaborazione che ci lega in ogni parte d’Italia con l’Associazione, ma prendiamo atto della situazione molisana e speriamo che sia la Coldiretti stessa a risolvere questo deficit di conoscenze.

Ribadiamo, infine, con maggiore convinzione dopo le sconclusionate dichiarazioni della Coldiretti e di altri supporter che gli emendamenti approvati dal Consiglio regionale sono sbagliati perché la soluzione alla incontrollata popolazione di cinghiale non è il far west della caccia libera, oppure assegnare a ogni agricoltore la facoltà di uccidere cinghiali o altro animale che arrecano danni alle colture, con rischi elevati anche per chi frequenta il territorio, come gli escursionisti.

La soluzione è nella applicazione di modelli di gestione su basi scientifiche e di responsabilità da parte della politica nel fare scelte intelligenti che si basino su un approccio multisettoriale al problema che vada ad intrecciare diverse tecniche di intervento quali la prevenzione, il telecontrollo e le catture.

Commenti Facebook