Dalle liberalizzazioni nessun vantaggio ai consumatori

Da un’analisi dell’ufficio studi della Cgia Mestre emerge che solo nella telefonia (-23%) e nei medicinali (-12,1%) le liberalizzazioni hanno contribuito a ridurre i prezzi/tariffe, nonostante nel primo caso l’inflazione sia salita del 38,8 per cento e nel secondo caso del 50,1 per cento. L’analisi ritorna utile per far capire la presa in giro di parole come liberalizzazioni e concorrenza,libero mercato.La situazione più “clamorosa” si è verificata nel campo delle assicurazioni sui mezzi di trasporto,dal 1994 a oggi, le tariffe sono aumentate del 189,3 per cento, a fronte di un incremento dell’inflazione del 50,1 per cento,in questi vent’anni le assicurazioni sono aumentate 3,8 volte in più del costo della vita. Non meno preoccupante è il quadro emerso sui servizi bancari/finanziari,dal 1994 al 2014, le tariffe sono cresciute del 115,6 per cento, mentre l’inflazione “solo” del 50,1 per cento ciò vuol dire che le prime sono aumentate di 2,3 volte in più rispetto alla seconda. I trasporti aerei hanno fatto segnare un incremento dei prezzi molto consistente: tra il 1997 ed il 2014, sono aumentati del 71,7 per cento,nello stesso periodo, il costo della vita è salito del 41,5 per cento.I pedaggi autostradali, sono stati interessati dalle liberalizzazioni a partire dal 1999: in questi ultimi 15 anni le tariffe sono mediamente cresciute del 69,9 per cento, mentre l’inflazione del +36,5 per cento. Dal 2000 il settore del trasporto ferroviario è stato “aperto” alle aziende private, i prezzi dei biglietti sono aumentati mediamente del 58,3 per cento, a fronte di un incremento dell’inflazione del 33,1 per cento.A partire dal 2003, anno in cui ebbe inizio il processo di liberalizzazione, il settore del gas ha subito un ritocco all’insù del prezzo medio del 43,2 per cento: l’inflazione, invece, è salita del 23,1 per cento. I servizi postali, liberalizzati a partire dal 1999, hanno fatto registrare un incremento delle tariffe del 40,4 per cento, mentre il costo della vita è salito del 36,5 per cento. I trasporti urbani hanno conosciuto l’apertura del settore alle aziende private solo nel 2009. In appena 5 anni l’aumento medio dei biglietti è stato del 27,3 per cento, ma la dinamica dei prezzi è cresciuta “solo” del 9 per cento. In pratica, i primi sono aumentati 3 volte in più della seconda. L’ energia elettrica, infine, è l’ultimo settore dove il costo della vita è cresciuto meno dell’incremento della tariffa. Dal 2007 ad oggi, i prezzi sono saliti del 13,6 per cento, mentre le bollette elettriche del 21 per cento.
Non è che si stava meglio quando si stava peggio?
Alfredo Magnifico

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