La Regione Molise è stata condannata (con sentenza della Corte d’Appello n.212/2025) al pagamento di 3,8 milioni di euro, oltre 400 mila euro di interessi maturati per prestazioni sanitarie salvavita erogate da Responsible (ex Cattolica) a vantaggio dei cittadini molisani.
Nonostante la sentenza di condanna ad oggi la Regione non ha provveduto a sanare il suo debito.
“Quando una Regione smette di rispettare gli impegni presi, non solo sul piano politico ma anche su quello giuridico, viene meno alla propria funzione istituzionale – queste le dichiarazioni dei consiglieri regionali Vittorino Facciolla, Alessandra Salvatore e Micaela Fanelli -. In questo momento, la Regione Molise non sta dimostrando di essere un interlocutore affidabile, né verso i cittadini né verso chi, come Responsible, ha erogato prestazioni salvavita nel 2019, in base ad accordi formalizzati e oggi completamente disattesi.”
“Questa non è più una questione tecnica o burocratica – proseguono i consiglieri – è una questione politica, etica e sociale. Ogni giorno che passa senza che si proceda al pagamento produce un danno economico diretto, con interessi passivi in crescita, e un danno sociale più grave ancora: i lavoratori di quella struttura (operatori sanitari, personale tecnico, amministrativo) sono appesi a un filo, senza certezze sulla retribuzione. E questo è inaccettabile.”
I rappresentanti regionali del Partito Democratico puntano inoltre il dito contro l’assenza di una linea politica chiara sul futuro della sanità molisana:
“È ora che la Giunta regionale dica con chiarezza che tipo di sanità vuole. Un sistema integrato pubblico-privato, efficiente e giusto? Oppure una sanità pubblica abbandonata, paralizzata dalla burocrazia e dalla paura di decidere? Perché oggi tutto è fermo e non si vede all’orizzonte alcuna capacità progettuale. E quando tutto è fermo, i cittadini restano senza risposte e i lavoratori senza tutele.”
Ancora più grave, secondo gli esponenti dell’opposizione, è l’atteggiamento del Presidente della Giunta: “Il Presidente della Regione, Francesco Roberti, continua a rimanere ai margini. Non decide, non prende posizione, non si assume la responsabilità politica che il suo ruolo impone. Scarica tutto su ASREM e sulla struttura commissariale, ma il Molise non ha bisogno di un amministratore assente: ha bisogno di una guida. E la guida, per statuto e per mandato, è lui.”
Avv. Vittorino Facciolla
Consiglio Regionale del Molise – Gruppo Consiliare Partito Democratico