Bando per il centro polifunzionale di Larino. Le precisazioni dell’Osservatorio delle Professioni Tecniche della Regione Molise

L’Osservatorio delle Professioni Tecniche della Regione Molise, in relazione alla nota del capogruppo de “La fabbrica delle idee X una LARINO MIGLIORE” Stefano Vitulli del 30 ottobre u.s., nonché a quella del gruppo di minoranza del Comune di Larino, pubblicate da alcuni organi d’informazione sia telematici che di carta stampata, in merito alla vicenda inerente il Bando di gara per l’affidamento di servizi di architettura ed ingegneria per la realizzazione di un centro polifunzionale per manifestazioni fieristiche, intende chiarire e puntualizzare alcuni concetti che si ritengono fondamentali.  L’Osservatorio delle Professioni Tecniche è un’ organismo costituito da otto Ordini e Collegi Professionali della Regione Molise (Ingegneri ed Architetti delle Province di Campobasso ed Isernia, Geologi ed Agronomi della Regione Molise, Geometri delle province di Campobasso ed Isernia) e non quindi costituito dagli Ordini degli  Ingegneri e degli Architetti della sola Provincia di Campobasso, così come  impropriamente riportato in una delle precitate note, le cui precipue finalità sono  quelle di coordinamento delle varie anime tecniche esistenti sul territorio regionale e di collaborazione con le istituzioni pubbliche ad ogni livello e per ogni situazione.  Tanto è che nel corso della sua attività, questo Osservatorio, in varie occasioni, ha  collaborato con diverse Amministrazioni alla stesura di proposte normative ed ha  offerto il proprio spontaneo contributo, in virtù delle professionalità tecniche in esso aderenti, alla rivisitazione e conseguente ottimizzazione di procedure concorsuali o di affidamento di servizi di architettura ed ingegneria in senso lato, sempre nell’ottica dell’interesse pubblico delle collettività interessate.Nello specifico a seguito di una disamina della procedura aperta bandita dall’Amministrazione di Larino in data 6 ottobre u.s., sono emerse a parere dello stesso Osservatorio, più di una incongruenza rispetto a quella che è la normativa di settore specifico vale a dire il Codice dei Contratti Pubblici n.163/06 e ss.mm.ii. ed il Regolamento sui Lavori Pubblici n.207/10. A valle di questa disamina è stata concordata dall’Osservatorio l’invio di una comunicazione all’Amministrazione  Comunale di Larino in cui si chiedeva la sospensione del Bando con una sua  rimodulazione e si offriva la massima disponibilità ad un incontro in cui si potessero discutere bilateralmente ed in contraddittorio le stesse problematiche evidenziate, così come peraltro successivamente attuato anche se con un po’ di ritardo e certamente non per volontà di questo Osservatorio. Sulla considerazione riportata in una delle note che la procedura aperta “ …….  coniuga criteri di trasparenza e garanzia delle capacità tecniche e professionali dei  concorrenti ……. “ l’Osservatorio non ha mai né lontanamente pensato, né mai  comunicato affermazione contraria … anzi; così come questo Osservatorio è stato  ben lieto della scelta dell’Amministrazione di voler garantire la qualità del servizio e di voler valorizzare al massimo le risorse giovanili in un contesto socio-economico come quello che stiamo vivendo particolarmente complicato e soprattutto per i giovani professionisti tecnici. E’ evidente però che tutto ciò lo si doveva andare a coniugare in un Bando che fosse rispettoso in toto di quanto sancito dalle norme, circostanza che, almeno secondo il parere di questo Osservatorio, nel caso in specie non si è verificata.

I motivi per i quali tale condizione non si è realizzata, naturalmente sempre a parere  dell’Osservatorio, sono stati puntualmente evidenziati e formalizzati al Responsabile  del Servizio LL.PP. dell’Amministrazione Comunale di Larino, al supporto del RUP ed anche a due collaboratori dello stesso Responsabile del Servizio LL.PP. in occasione dell’incontro cui si faceva riferimento in precedenza, oltre che formalizzati  successivamente al Responsabile del Servizio LL.PP.; tali motivi non si esauriscono di certo nella sola non corretta stima dei compensi professionali, da determinarsi  obbligatoriamente nel rispetto di specifiche disposizioni di legge né tanto meno  soltanto in riferimento “ …. a qualche dicitura impropria tipo e/o ….. “ come vorrebbe  farsi credere, bensì a contingenze ben diverse ed anche ben più sostanziali,  naturalmente sempre a parere dell’Osservatorio e che eventualmente saranno fatte  valere e giudicare nelle sedi opportune.  Non è poi assolutamente condivisibile l’affermazione della garanzia di conformità e di  regolarità del Bando per il solo fatto che lo stesso sia stato pubblicato sulla Gazzetta  Ufficiale; così come non è certezza di conformità la circostanza di aver inviato,  peraltro soltanto cinque giorni prima della scadenza di presentazione delle offerte, lo  stesso Bando al vaglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione senza d’altra parte,  proprio in funzione di tale invio, congelare in autotutela lo stesso Bando  sospendendone i termini in attesa del sopra richiesto parere.  Né è assolutamente accettabile per questo Osservatorio l’illazione totalmente  gratuita e fuori luogo che la messa a rischio del finanziamento dell’opera e della sua  realizzazione, possa essere addebitabile all’azione istituzionale di Ordini e Collegi  professionali aderenti all’Osservatorio che, peraltro, in quanto organismo regionale,  nulla ha a che vedere con le logiche strumentali localistiche che sembra si vogliano  far passare; il paventato eventuale rischio della perdita del finanziamento potrebbe  invece essere chiaramente ascrivibile a precise responsabilità di provenienza e natura  esterna all’Osservatorio.
IL PRESIDENTE
“Osservatorio delle Professioni Tecniche del Molise”
ingegnere Gaetano ORIENTE

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