Magnolia Basket Campobasso : intervista a Emilia Bove

Un’assoluta costante nella cinquina d’avvio che pone La Molisana Magnolia Campobasso al vertice del girone Sud dell’A2 femminile. Con cinquantotto punti realizzati in cinque gare (una media di 11,8 a gara), sei rimbalzi di media a partite ed una valutazione costantemente in doppia cifra, Emilia Bove è senz’altro uno dei fattori della partenza sprint per il quintetto di coach Mimmo Sabatelli.

COINCIDENZE E DIVERGENZE Una partenza che, in tanti osservatori, ha portato alla mente quello che era stato lo start dello scorso torneo, sinonimo, per la formazione rossoblù, di ben tredici successi consecutivi, di cui uno – quello di Selargius – legato ad un buzzer beater della lunga casertana.
«L’avvio è indubbiamente importante, così come era stato quello del passato torneo – riconosce – anche perché dalla nostra abbiamo un gruppo molto solido. Durante la settimana lavoriamo sodo per migliorare e proseguire il nostro percorso in maniera proficua. Peraltro, dall’esperienza della scorsa stagione abbiamo appreso che il periodo chiave sarà più avanti, però è davvero bello e piacevole vivere le sensazioni del successo e riuscire ad allungare questa striscia cercando di mettere fieno in cascina per raggiungere quello che è l’obiettivo che ci siamo poste tutte noi».

MOSAICO ROSSOBLÙ Del resto, forte di nove rotazioni senior, il team campobassano, turno dopo turno, riesce a far emergere sfaccettature differenti in grado di incidere sull’inerzia dei singoli appuntamenti.
«Ognuna di noi – aggiunge Bove – ha delle caratteristiche differenti e questo consente, in ogni momento, al nostro tecnico di poter sfruttare la situazione. Con Mašić abbiamo aggiunto un’ulteriore dimensione al progetto. In questa fase, così, stiamo riassestando quelli che erano gli equilibri già emersi in avvio. Nello specifico, se come nucleo di confermate abbiamo già un vissuto condiviso, gli innesti ci hanno portato una bella ventata di novità. In particolare, Carolina Sanchez ci ha portato quella preziosa esperienza che può rappresentare un punto di riferimento assoluto in tante situazioni e che, probabilmente, ci è mancata nella fase finale dello scorso torneo».

FIFTY FIFTY Peraltro, in quello che è un processo di crescita graduale per il team campobassano, l’ala-pivot con il numero diciassette sulla schiena è pronta a sottolineare come «questa squadra, a parer mio, ha espresso il 40-50% delle proprie potenzialità. Al momento siamo ancora con il freno a mano tirato, ma continuiamo a crescere momento dopo momento e sono certa che usciremo appieno quando servirà, ossia con il nuovo anno dopo marzo».

ALL’ORIZZONTE Prospettive di medio e lungo termine che vanno però a cozzare con l’attualità del momento e con una settimana di lavoro che porterà verso il big match di sabato al PalaVazzieri contro l’Ariano Irpino, la matricola che, assieme al Ponte Buggianese, bracca le magnolie con due soli punti di gap.
«Da formazione neoprmossa – avverte Bove – sono sempre pronte a dare il 100% sul campo, non avendo nulla da perdere e pronte a far emergere quella che potrebbe essere una pressione maggiore sulle nostre spalle, tanto più perché giochiamo sul nostro campo. Dalla nostra però abbiamo il pubblico, che, al di là di qualsiasi retorica, è quel sesto elemento sul parquet che ci spinge a dare qualcosa in più. Del resto, a Campobasso c’è un’atmosfera bellissima e noi la viviamo in maniera estremamente positiva».

EMY CAPOPOPOLO Non a caso, a fine partita la lunga casertana è colei che tira il gruppo per raggiungere gli aficionados della Curva Nord ed iniziare assieme il rito della ‘tarantella campuasciana’.
«Quello è il momento che in assoluto preferisco – confessa – tant’è che, dopo l’urlo, devo correre immediatamente verso i nostri tifosi. Per me è la soddisfazione più grande perché è un modo di stare a diretto contatto con la gente, che ci sostiene e ci dimostra in ogni momento affetto e vicinanza».

CACIOCAVALLO… VOLANTE Un altro aspetto coreografico (e al tempo stesso goliardico) dei post partita delle magnolie è, da questa stagione, il ‘lancio del caciocavallo’, rito che trae origine da una foto divenuta virale nella scorsa stagione: quella cioè con la stessa Bove e Mauro Moffa – una delle anime, o meglio il demiurgo della tifoseria campoabassana – e nel mezzo un caciocavallo.
«Al termine della gara di Civitanova Marche – racconta divertita – è stata lanciata quest’idea del lancio a fine partita, un’iniziativa davvero simpatica, bella e divertente».
E così, dal match interno successivo con Faenza, a volare dagli spalti dell’impianto di via Svevo, durante le fasi dei festeggiamenti sono i tradizionali prodotti caseari molisani, tra l’altro personalizzati con il numero delle giocatrici che li ricevono. Nella gara di sabato con il Cus Cagliari, oltre a Bove che ha incassato un esemplare big, uno personalizzato con il numero diciotto è toccato ad Elisa Mancinelli. Un dettaglio che non è sfuggito ad un portale web campobassano che ha subito catalogato Emilia Bove e l’appendice del caciocavallo come la ‘Gioconda del basket molisano’.
Non a caso, probabilmente anche un po’ per scaramanzia, l’intenzione è quella di proseguire a lungo sulla via di quella che è una nuova ed imprescindibile abitudine per tutto l’ambiente rossoblù.

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