Successo per Il Kimera International film festival, il cinema torna

Si è chiuso il 24 maggio, nella cornice del Cinema Sant’Antonio di Termoli, il 12° Kimera International . Film Festival ma il grande cinema non va in ferie e Il Kimera torna dal 10 luglio al 2 agosto, nel cortile della scuola Principe di Piemonte con un cartellone ricco di proiezioni sotto le stelle. La 12° edizione del KIFF, organizzata dal Cineclub Kimera di Termoli, insieme alla UICC (Unione Italiana Circoli del  Cinema), al Ministero per i beni e le Attività Culturali, l’Università degli Studi del Molise, l’Associazione  Jac&Paz, il Comune di Termoli e la Ticonzero Editing, è stata un successo. 23 cortometraggi in concorso, 6 film di lungometraggio in competizione, 3 corti molisani in vetrina ed una  retrospettiva dedicata al cinema “B” italiano sono alcuni dei numeri del Kimera 2014. Buona la partecipazione del pubblico locale, in larga parte composto da giovani. Oltre un centinaio di  persone al giorno hanno riempito la sala di Piazza Sant’Antonio. Molto frequentati e graditi  anche gli incontri con alcuni degli ospiti. Il clou sicuramente è stata l’esibizione al Liceo “Jacovitti” del  comico Rocco Barbaro. Davanti agli studenti l’artista calabrese ha offerto un ampio saggio delle   sue capacità di intrattenitore e comico, partendo dalle colonne portanti del suo repertorio per finire con  delle travolgenti improvvisazioni. Gli altri due incontri hanno visto protagonisti uno dei programmatori  del canale satellitare RaiMovie, Alberto Farina, anche fine critico e storico cinematografico; ultima, ma  non ultima; la critica Mariangela Sansone, tra le firme di punta di “Sentieri Selvaggi”. Ma il Kimera non si  è limitato a questi, per quanto importanti, nomi di caratura nazionale. Ospite della rassegna, per altro con  una pellicola in concorso, anche il documentarista turco Orhan Tekeloglu. Alla fine le premiazioni hanno visto due premi per il film ucraino “Haytarma” sulla deportazione stalinista  dei tartari dalla penisola di Crimea (Miglior Film e Migliore Regia), altrettanti per la pellicola turca “I Loved  You So Much” narrante la vicenda delle immigrate ucraine e russe nella Turchia degli anni ’90 (Miglior  Attore e Migliore Attrice). Altri premi sono stati assegnati all’italiano “Solving” di Giovanni Mazzitelli  (Premio del pubblico per il miglior lungometraggio) film/documentario su come reagire alla crisi economica.  Un premio arriverà anche in Messico con la storia di “Rosario”, anche in questo caso un documentario su  una vicenda decisamente misconosciuta in Italia, quella dei desaparecidos messicani negli anni ‘70/’80  (menzione speciale della giuria). Tra i cortometraggi la giuria ha ritenuto meritevole del primo premio  nella sezione Fiction il brillante corto spagnolo “Democracia” diretto da Borja Cobeaga. Piazza d’onore per l’horror, sempre di provenienza iberica, “No Mires Ahi”, per la regia di Daniel Romero. Ancora spagnolo il miglior corto per il pubblico del Sant’Antonio, si tratta di “Acabo de Tener un Sueno” ed il regista è Javier Navarro.  Si rimane in ambito latino, ma si attraversa l’Atlantico, con “El Regreso del Vampiro” di Christian  Alain Vazquez Carrasco, corto di animazione messicano premiato come migliore nella sezione dedicata  al disegno, a mano come su computer. Ultimo premio assegnato, ma sicuramente caratterizzante la  kermesse, quello dedicato all’Articolo 3 della Costituzione per i corti di impegno sociale. Ancora una volta  la Spagna porta a casa il risultato con “Sinceridad” gradevole digressione sulla disoccupazione e la crisi  realizzata da Andrea Casaseca. “Nel complesso una buona risposta di pubblico ed una edizione soddisfacente” questo il pensiero di  nMimmo Farina, presidente del Kimera Cineclub che poi prosegue “Considerato il periodo elettorale, del  tutto inatteso quando sono state scelte le date, si deve ammettere che la risposta cittadina è stata in linea  con le migliori previsioni. Questo ci dà la spinta per allestire la tredicesima edizione ma, naturalmente,  l’appoggio degli enti pubblici dovrà essere fattivo per dimostrare che non è solo il Kimera, con le sue risorse  limitatissime, a credere in un evento che qualifica Termoli dentro e fuori la regione e l’Italia, in maniera  senza dubbio positiva”.

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