Cefaratti replica a Nunzio Ruta: la politica oggi deve essere concepita come un continuo work in progress

cefaratti“Meno retorica e più azioni concrete. Oltre a migliorare la qualità dei marciapiedi, dobbiamo cambiare l’approccio ai problemi di questa città” . La risposta dell’Assessore Nicola Cefaratti all’intervento di Nunzio Ruta pubblicato da Il Settimanale del Molise.

E’ un piacere, nonché un onore, dibattere sul presente e sul futuro di questa città con una figura politica di spessore come Nunzio Ruta. Per questo, ritengo opportuno intervenire per dare un contributo a una discussione che, considerato l’ormai imminente appuntamento elettorale, entrerà sicuramente presto nel vivo. Condivido, in linea di massima, l’analisi dell’ex primo cittadino in merito alla necessità di ricostruire un ruolo importante per Campobasso, darle quel primato economico, culturale e sociale che merita e che purtroppo nella storia degli ultimi decenni non ha mai avuto. Ma, converrà con me, non può certo tutto essere ridotto al mero scontro tra amministrazioni di centrodestra o centrosinistra o peggio ancora alla presunta compatibilità politica con le altre istituzioni presenti sul territorio.

Ruta sa meglio di me che il problema più che congiunturale (anche se l’attuale crisi economica ci ha messo parecchio del suo) è strutturale. Bisogna quindi (scusate la deformazione professionale) intervenire dalle fondamenta. Non basta cambiare il colore delle finestre per rendere sicura una casa. Serve una più generale opera di ristrutturazione che nel nostro specifico caso equivale innanzitutto ad un cambio profondo di mentalità. A un approccio nuovo, meno fazioso e strumentale, ai tanti problemi che attanagliano il Capoluogo. Un approccio costruttivo, pragmatico, obiettivo. Che sappia individuare con serenità le criticità e con altrettanta serenità provare a risolverle. Non possono riproporsi ora gli antichi schemi dei buoni contro i cattivi, o degli illuminati contro gli stolti. Non si può, ad esempio, addebitare la crisi del commercio locale all’attuale amministrazione, visto che quest’ultima è sprovvista per sua stessa natura di strumenti idonei a rilanciare in maniera diretta lo sviluppo economico della città. Così come non le sì può addebitare l’assenza di dinamicità e di attenzione al progresso, quando sappiamo che questo riguarda piuttosto l’intera società campobassana, che proprio adesso ha l’opportunità, in vista delle prossime elezioni, di mettere a disposizione del bene comune il meglio delle sue risorse umane. E’ poi un esercizio sin troppo facile parlare di degrado cittadino, secondo una narrazione collaudata ma anche logora, senza valutare i passi in avanti compiuti rispetto a 5 anni fa e i continui e quotidiani ostacoli che si è costretti ad affrontare quando si ha a che fare con la macchina burocratica. Nunzio Ruta sa meglio di me che la retorica e il mercato delle illusioni hanno prodotto negli anni danni irreparabili alla cosa pubblica, forse anche più dell’inerzia istituzionale. Le utopie delle ideologie novecentesche, che in questo caso vorrebbero amministrazioni perfette e città perfette, sono superate dalla realtà dei fatti. La politica oggi deve essere concepita come un continuo work in progress, dove non si possono negare gli errori commessi ma dove è fondamentale pure ragionare in modo concreto e dare minor peso a una propaganda che non appassiona più gli elettori, cittadini in cerca di risposte e non di promesse accattivanti ma prive di contenuto. Chi mi conosce sa che per me la priorità è una sola e si chiama programmazione, che richiede pazienza, lungimiranza, competenza ed è allergica alle polemiche inutili. La programmazione è il futuro costruito nel presente, un lavoro lungo, difficile, ma che può cambiare davvero il volto di questa città, come abbiamo fatto mettendo le basi per grandi passi avanti sul tema dell’ambiente, dell’energia e della sicurezza del patrimonio immobiliare comunale. Ringrazio Ruta, perché le sue riflessioni hanno rappresentato e rappresentano per me uno stimolo, un motivo in più di analisi e di raffronto, per conoscere meglio la città di ieri e contribuire a ridisegnare quella di domani. Certo di potermi continuare a confrontare con le sue idee, con le idee di chi è stato sindaco di Campobasso quando ero ancora un bambino.

Cordialmente, Nicola Cefaratti (Assessore al Comune di Campobasso)

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