“A cosa è servito il rimpasto di Giunta? Il rilancio dell’attività amministrativa non si è ancora visto”

foto pietrarca1Parla il Consigliere comunale Antonio Pietrarca, esponente dell’Udeur.
A maggio del 2013, esattamente un anno prima della scadenza elettorale il Sindaco di Campobasso Gino Di Bartolomeo ha fatto il cosiddetto rimpasto di Giunta: fuori Giovanni Di Giorgio (Pdl), Pasquale Colarusso (Progetto Molise) e Mariagrazia De Vincenzo (Udeur), dentro Nicola Gesualdo (eletto con Molise civile poi passato al Gruppo Misto),Livia Mucci (Progetto Molise) e, come Assessore esterno, Donato Toma, confermando Nicola Cefaratti il vice sindaco, Giuseppe Cimino e Aldo De Benedittis.

Da quella data l’Udeur si è staccato dalla maggioranza, ” l’appoggio dell’Udeur alla maggioranza sarà esterno. Ciò vuol dire nessun passaggio nell’opposizione comunale, bensì una presa di posizione critica dall’interno della coalizione di centrodestra. Resteremo in maggioranza solo per rispetto e lealtà all’elettorato”. Questo quanto affermato a maggio, ma vediamo allo satto attuale come si è evoluta la situazione con il Consigliere Antonio Pietrarca.

Consigliere Pietrarca, al momento, quale è la posizione dell’Udeur all’interno dell’Amministrazione del Comune di Campobasso?
“Diciamo che da quando è stato fatto il rimpasto di Giunta a metà, che tra l’altro avevamo contestato al Sindaco nei termini e nei modi , abbiamo fin da subito dichiarato un nostro appoggio atto per atto, ciò significa che non siamo usciti dalla maggioranza ma , con un senso ulteriore di attenzione a quei provvedimenti che erano utili porre all’attenzione del Consiglio comunale. Avevamo chiesto di ritornare sui motivi politici che avevano chiesto un rimpasto di Giunta, che vedeva l’ingresso di nuovi assessori, visto che il Sindaco parlava di rilancio dell’attività amministrativa ma che francamente noi non abbiamo rilevato. Una delle prime cose che avevamo chiesto era la totale disponibilità di questi nuovi assessori, ma anche qui devo dire che le cose non sono cambiate, non abbiamo visto questa attività politica a tempo pieno”.
Come dire un impegno preso sulla carta?
Praticamente si, dov’è il rilancio dell’attività politica? Siamo stati convocati all’ultima riunione dei capi gruppo per decidere la calendarizzazione dei prossimi Consigli comunali, ma attendiamo di vedere ancora il cambiamento che il Sindaco tanto si auspicava”.
Consigliere, a maggio del 2014 il Comune di Campobasso sarà interessato da nuove elezioni, ma c’è chi già sta facendo campagna elettorale.
“Chi fa politica è sempre in campagna elettorale, è ovvio che in alcuni momenti si è portati ad accentuare di più questo aspetto dell’azione politica. All’interno dell’Amministrazione comunale c’è una maggioranza che ormai da tempo è in crisi, oggi si cerca con una attività politica di portare a casa sicuramente più consensi, le posso fare un esempio: come mai fino ad oggi non si è potuti intervenire sulla viabilità e infrastrutture e ora, a pochi mesi dalle elezioni, nascono cantieri nel centro cittadino? Dobbiamo rilavare che l’attività amminsitrativa è stata per molto tempo ferma al palo, per evidenti motivi burocratici ma anche per scelte politiche che non hanno visto l’Udeur essere attore protagonista. Ribadisco dal rimpasto di Giunta non siamo stati più coinvolti di conseguenza è venuta a mancare la nostra partecipazione. Se ci sono stati riunioni di capigruppo di maggioranza non siamo stati messi al corrente sulla previsione di bilancio, insomma tutto questo si ripercuote anche sull’attività politica di una Amministrazione, certo è che in più di una occasione abbiamo rilevato che alcuni consiglieri nonostante appartengono a gruppi politici nei fatti non vanno nella direzione politica segnata dal partito, e questo crea confusione, da troppo tempo ci sono continue assenze in Consiglio comunale che hano rallentato l’attività amministrativa”.
Non possiamo scordare che questi quattro anni sono stati segnati da due proclami del Sindaco “ mi dimetto” e ” non ci sono soldi nemmeno per un gelato“, ma le cose come sono andate?
In effetti sono frasi che hanno contribuito a creare ulteriore caos. Che non ci fossero liquidità di cui il Comune potese disporre, per esempio per fare attività di investimento, in un certo senso è vero, ci sono dei parametri dettati dalla legge che non possono essere superati, e torniamo al patto di stabilità, ma in un momento il Comune ha avuto la possibilità di investire ma non ha dato corso alle azioni che lo avrebbero permesso. Queste affermazioni in effetti hanno infastidito molti cittadini, chi si candida non lo fa perchè qualcuno lo obbliga, per cui più che lamentarsi bisogna trovare delle risposte. Alle affermazioni non si sono fatte seguire azioni conseguenziali, penso ad esempio all’ufficio riscossione tributi che poteva essere potenziato, soprattutto nella fase dell’accertamento anzichè continuare a gravare sulle tasche dei cittadini”.
Infatti i cittadini hanno reclamato più di una volta azioni per migliorare lo stato delle cose in un acittà che non dimentichiamo è capoluogo di regione. Ma oggi lei crede che i campobassani abbiano ancora fiducia nella politica?
Io credo che sicuramente le vicende che ruotano intorno ai consigli regionali non aiutano l’attività amministrativa al Comune di Campobasso, anche perchè il cittadino tende a fare un ragionamento unitario. Credo che l’atteggiamento che doveva adottare questa amministrazione poteva essere più orientata verso il cittadino nella quotidianità, siamo tutti consapevoli che i tempi sono difficili, è mancata l’attenzione alla città, riceviamo sollecitazioni quotidiane che sembrano piccole cose, ma sicuramente problemi per le famiglie che non devono essere sottovalutati”.
Per chiudere crede che l’Udeur sarà presente alle prossime competizioni amministrative del Comune di Campobasso?
“A livello di partito stiamo ragionando su una proposta unitaria che ci vedrà esprimere la nostra idea politica e le nostre idee per la città. Vista anche la giuda regionale dell’Udeur non escludo che si possa aprire un tavolo di confronto, perchè c’è necessità ed esigenza di ragionare in maniera trasversale”.
MDL

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