USR Molise e CSM insieme per promuovere la cultura della legalità. Legnini : Il CSM ha deciso di investire di più nella scuola

E’ stato un convegno ricco di spunti di riflessione sui temi della “Legalità e nuove generazioni”, come recita il titolo dell’iniziativa organizzata oggi dall’Ufficio Scolastico Regionale del Molise in collaborazione con il Consiglio Superiore della Magistratura. E la presenza a Campobasso del Vice Presidente del CSM, Giovanni Legnini, ha garantito all’evento un taglio istituzionale di livello nazionale e arricchito con contenuti di alto profilo la giornata di lavori. Il Vice Presidente Legnini ha parlato, nell’auditorium dell’Istituto di istruzione superiore “Pagano” di Campobasso, davanti a una platea composta da circa 300 studenti delle superiori e alle massime autorità civili e militari del Molise.
“Il CSM – ha detto – ha deciso di investire di più nella scuola e strutturare meglio tale rapporto per promuovere una cultura della legalità presso le nuove generazioni. La consapevolezza di dover educare alla legalità deve essere maggiore in tutti noi”. Legnini si è poi soffermato su alcuni settori in cui andrebbe recuperato il rispetto delle regole. “Il nostro paese può tornare a crescere in tanti modi – ha spiegato – ma c’è una parte della crescita che ha a che fare con la legalità sotto molteplici aspetti. Tutti sappiamo ad esempio che vi è un eccesso di economia sommersa. Se riuscissimo a farne emergere una quota, le opportunità cambierebbero a beneficio della crescita economica. Il made in italy alimentare ha come nemico la contraffazione. Anche l’inquinamento è un ostacolo alla crescita. Cultura della legalità significa comprendere che se noi tutti ci attiviamo, il benessere sarà per ognuno di noi e andrà oltre il rispetto formale delle norme. Per la lotta alla corruzione – ha proseguito – in Italia dobbiamo seguire l’esempio di quanto è già accaduto per la lotta alle mafie. In virtù della presenza massiccia in alcune aree del paese di pericolose organizzazioni criminali, ci siamo muniti di una legislazione molto avanzata, frutto di acquisizioni e di sedimentazioni progressive, nel tempo. Ci siamo muniti di una straordinaria capacità investigativa delle forze dell’ordine e della magistratura e di un generale apparato di sicurezza e giudiziario capace di contrastare le mafie. In Italia così c’è la mafia, ma c’è anche una buona antimafia, molto forte, capace di conseguire risultati importanti. Noi dobbiamo seguire questo esempio e fare in modo che anche sulla corruzione accada questo. E’ anche necessario però – ha concluso il Vice Presidente del CSM – che i cittadini acquisiscano la consapevolezza che anche su quel fronte si scrive una pagina importante per il futuro del paese”.
L’intervento di Giovanni Legnini, intervistato in sala dal giornalista di QN, Raffaele Marmo (che ha anche moderato il convegno), è stato il momento clou della manifestazione. Ma durante i lavori sono emersi spunti importanti sul tema della legalità anche dagli altri ospiti invitati a parlare, come il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Campobasso, Claudio di Ruzza che ha spiegato come spesso per i minori manchi “la consapevolezza del disvalore sociale e del danno che scaturisce dal loro comportamento. La Procura minorile allora ha realizzato un osservatorio itinerante per diffondere la cultura della legalità nelle scuole, per prevenire reati inconsapevoli compiuti dagli stessi minori”.
Il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise, Anna Paola Sabatini, da cui è partita l’idea di organizzare il convegno con il Vice Presidente Legnini, ha evidenziato come il tema della legalità sia quello scelto dall’USR Molise per quest’anno di attività. “La strada della legalità – ha detto la Sabatini – passa attraverso le nostre azioni quotidiane. Maturando la cura quotidiana della vostra coscienza, potremmo avere la speranza di una società migliore”. Il Direttore dell’USR Molise ha poi spiegato come la presenza del Vice Presidente Legnini a Campobasso sia stata legata a una forte attenzione del CSM rispetto alla realtà scolastica regionale ma che abbia anche segnato la continuazione di un percorso iniziato il 23 maggio scorso a Palermo, dove è stata sottoscritta la Carta di intenti tra Ministero dell’Istruzione e lo stesso CSM sulla diffusione della cultura della legalità nelle scuole. Il contributo degli studenti al convegno è arrivato dalla lettera di Chiara Ruta, rappresentante di istituto del “Pagano” di Campobasso. Dobbiamo “continuare ad avere come obiettivo quello di lasciare il mondo meglio di come lo abbiamo trovato”, ha detto.
Hanno portato i saluti istituzionali alla manifestazione: il Governatore del Molise Paolo Frattura, Il Prefetto di Campobasso Francescopaolo Di Menna e il sindaco di Campobasso, Antonio Battista. Mentre il Dirigente scolastico del Pagano, Antonio Venditti ha avuto il compito di aprire i lavori. Drammatico e toccante è stato, invece, l’intervento di Don Aldo Buonaiuto, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, che ha raccontato alcune testimonianze legate al dramma della prostituzione minorile e ha poi aggiunto durante un passaggio: “Io sogno una scuola dove venga insegnata la materia della verità perché non esiste legalità senza verità. La legalità deve professare sempre la verità. Se invece della verità abbiamo menzogna, di quale giustizia parliamo? Perché ci sia una cultura della legalità, noi adulti dobbiamo andare a scuola di verità”. A chiudere i lavori del convegno “Legalità e nuove generazioni” è stato Raffaele Bonanni, ex segretario generale della Cisl e ora docente di Diritto del Lavoro presso l’Università Telematica Pegaso: “Voi giovani – ha detto agli studenti presenti – dovete comprendere l’importanza dell’impegno diretto nella società civile attraverso gli strumenti che la Costituzione mette a disposizione. La scuola è il primo strumento nelle vostre mani che dovete utilizzare”.

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