Poste: la CISL coinvolge tutti lavoratori

“La Cisl Poste proclama un capillare piano di assemblee in tutti i posti di lavoro e uffici postali, a partire dal prossimo dal 7 aprile. Ci scusiamo sin da ora con la clientela per i disagi, i rallentamenti e i disservizi che ne potrebbero derivare, ma l’iniziativa si colloca nel quadro complessivo di vertenzialità acceso da tempo contro l’attuale management che da oltre dieci mesi dal suo insediamento mostra tutta la propria inadeguatezza rispetto ad un piano di privatizzazione che avanza a grandi passi”. E’ il Segretario della CISL Poste Abruzzo Molise, Antonio D’Alessandro, ad annunciare le assemblee che si terranno in tutta la regione.
“Nessuna implementazione degna di nota, nessuna riorganizzazione tesa ad efficientare impianti e strutture, nessuna visione sulla più grande azienda di servizi del nostro Paese – osserva Antonio D’Alessandro – ma solo novità legate a chiusure e razionalizzazione degli uffici, abbattimento consistente degli organici, un aggressivo impianto disciplinare teso a contestare e licenziare la risorsa più importante per Poste Italiane, ossia i lavoratori e le lavoratrici”. Secondo la CISL Poste si vuol dismettere, al pari di esperienze del passato (Telecom, ENI, ENEL), beni primari dello Stato, a vantaggio delle solite oligarchie finanziarie. Inoltre, si vorrebbe snaturare l’essenza stessa dell’azienda postale con l’introduzione e vendita di prodotti finanziari ad alto rischio capitale, dinamica che sarebbe assolutamente non compresa dalla clientela che quotidianamente entra negli uffici postali, da sempre orientata al risparmio e che pretende investimenti cauti, sicuri e a bassissimo rischio. E’ in pericolo la tenuta stessa aziendale in termini di risorse e bilanci: a fronte di un utile pari a un miliardo di euro ereditato dalla precedente gestione, l’inerzia dell’attuale dirigenza porterà, nella migliore delle ipotesi, ad un risultato di bilancio dimezzato e con un organico decurtato di oltre ventimila posti di lavoro nell’arco del prossimo quinquennio. “La Cisl Poste – aggiunge Antonio D’Alessandro – è fortemente preoccupata per le pesanti ricadute sul personale e sull’intera clientela, quella dei piccoli risparmiatori, che perderebbe un riferimento certo e insostituibile all’interno del Paese. La Cisl Poste – conclude Antonio D’Alessandro – esorta tutte le Forze Politiche, le Pubbliche Istituzioni, le Associazioni ad occuparsi del dossier Poste, al fine di cautelare un grande patrimonio imprenditoriale della collettività, messo oggi fortemente a repentaglio da scelte incomprensibili e nebulose, in ossequio al moderno concetto di discontinuità rispetto al passato che rischia di travolgere anche ciò che di buono si è costruito in questi ultimi anni”.

Commenti Facebook