Mobilità in deroga, un diritto negato a 1744 lavoratori, perchè?

Con le Istruzioni Operative sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2015, pubblicate sul BURM n. 53 del 31.12.2014, e con le Istruzioni Operative sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016, pubblicate sul BURM n. 1 dell’11.01.2016, sono state disciplinate le procedure per accedere alle prestazioni di mobilità in deroga erogate dall’INPS.

A seguito della promulgazione del Decreto Legislativo n. 185 del 24.09.2016 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 07.10.2016, il Ministero del Lavoro ha emanato la Circolare n. 34 del 04.11.2016 con la quale sono stati attribuiti 52 milioni di euro alla Regione Molise per completare i pagamenti della mobilità in deroga per il triennio 2014 – 2015 – 2016 a poco meno di 2 mila lavoratori aventi diritto (il numero preciso degli aventi diritto è 1.744).

La Regione Molise ha pubblicato sul BURM n. 49 del 23.12.2016 le nuove Istruzioni Operative sulla mobilità in deroga che agiscono in termini retroattivi a decorrere dal 1° gennaio 2016, determinando l’insorgere di un contenzioso interpretativo per quei lavoratori che hanno presentato domanda per il 2016 ai sensi delle Istruzioni Operative pubblicate sul BURM n. 1 dell’11.01.2016.

E’ necessario considerare che i lavoratori molisani hanno regolarmente presentato domanda per accedere alla mobilità in deroga per l’anno 2015 e l’anno 2016 in base a quanto disciplinato dalle Istruzioni Operative pubblicate, rispettivamente, sul BURM n. 53 del 31.12.2014 e sul BURM n. 1 dell’11.01.2016. Da ciò ne deriva che gli stessi hanno maturato un diritto acquisito che la Regione Molise è tenuta a rispettare attraverso l’assegnazione dei 52 milioni di euro attribuiti dallo Stato ex- D.Lgs. n. 185/2016;

Con le Istruzioni Operative pubblicate sul BURM n. 49 del 23.12.2016 i 1.744 lavoratori, che avevano maturato il diritto a percepire la mobilità e che avevano presentato regolare domanda nel rispetto dei termini previsti, sono stati estromessi dalla possibilità di ripresentare la domanda per la mobilità in deroga per il 2016. Ciò ha comportato un doppio danno dovuto sia al mancato saldo delle 7 mensilità residue del 2015 che alle 6 mensilità o parte di esse del 2016, e sia per l’esclusione dai requisiti posti a base per poter ripresentare la domanda.

E’ fondamentale ricordare che l’ampliamento della platea dei lavoratori molisani autorizzati ad accedere ai benefici del trattamento di mobilità in deroga per il 2014, è scaturito dall’emanazione del Decreto di riconoscimento dell’Area di Crisi Industriale Complessa del 7 agosto 2015, a cui fece seguito la Delibera della Commissione Regionale Tripartita dell’11 agosto 2015, tempestivamente inoltrata al Ministero del Lavoro, che accolse l’istanza della Regione Molise (Vice Presidente Petraroia) con nota del Direttore Generale del 17 agosto 2015. Grazie a quell’operazione condivisa con le parti sociali e deliberata nella Commissione Regionale Tripartita circa 720 lavoratori riuscirono ad accedere al trattamento di mobilità in deroga 2014 ed automaticamente rientrarono nelle disposizioni del Decreto n. 83473 del 01.08.2014, con la possibilità di ripresentare la domanda anche per il 2015.

Ne consegue che per i territori inseriti con Decreti del Ministero dello Sviluppo in aree di crisi industriale complessa e/o in aree di crisi semplice, sussiste l’obbligo da parte dello Stato di erogare finanziamenti mirati aggiuntivi per sostenere le Politiche Attive del Lavoro e la ricollocazione dei lavoratori interessati.

Invece la Giunta Regionale del Molise con Delibera n. 638 del 30 dicembre 2016 ha pensato bene  di utilizzare i fondi destinati al sostegno al reddito di altri disoccupati per finanziare le Politiche Attive del Lavoro per le aree di crisi anziché sollecitare il Governo a stanziare le risorse necessarie negli Accordi di Programma per le aree di crisi.

Dopo tali ingiustizie si è costituito un Comitato dei Lavoratori in Mobilità in Deroga per difendere i loro diritti di lavoratori e la loro dignità di persone. Al momento sono quasi una novantina che si sono rivolti allo studio legale Tolesino – Marcari. I legali hanno predisposto una cinquantina di ricorsi.

Gli elementi su cui si battono sono:

  • il pagamento delle n. 7 mensilità del 2015;
  • il pagamento delle n. 6 mensilità del 2016;
  • la revoca della Delibera di Giunta Regionale n. 638 del 30.12.2016 che utilizza i fondi attribuiti al Molise per liquidare prioritariamente le domande di mobilità in deroga residue del 2014 – 2015 – 2016 per altre e diverse finalità;
  • ulteriori fondi nazionali finalizzati al pagamento di tutte le 1.744 domande di mobilità in deroga 2015 – 2016;
  • l’inserimento nei percorsi previsti dalle Politiche Attive del Lavoro con specifico accesso alle opportunità previste dai riconoscimenti dell’Area di Crisi Industriale Complessa e dell’Area di Crisi Industriale Semplice, ai corsi di formazione, alle borse lavoro e agli incentivi per i contratti di ricollocazione.

Sinistra Italiana sostiene e condivide le iniziative di lotta del Comitato dei Lavoratori della Mobilità in Deroga, ritenendo semplicemente grave che la Regione Molise anziché aiutare le persone in difficoltà adotta provvedimenti ingiusti, iniqui e privi di ogni buonsenso.

 

 

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