Macchiagodena: la Regione Molise nel mese di settembre ha diffidato il Sindaco alla restituzione delle chiavi del castello

Il 12 agosto 2015, a Macchiagodena, in una sera d’estate, il Sindaco Ciccone, proclama ai Molisani l’avvenuta “PRESA DEL CASTELLO”. In effetti, in uno dei tanti eventi autocelebrativi, ha trasformato la concessione da parte delle Regione Molise (proprietaria) del meraviglioso castello di Macchiagodena per il solo mese di agosto, nella scenica restituzione dello stesso ai macchiagodenesi per 20 anni !!! I consiglieri di opposizione, Agata Midea e Maurizio D’Itri tornano sull’ argomento, per mettere in evidenza il metodo poco chiaro e spesso ambiguo con il quale il Sindaco continua ad affrontare le questioni che riguardano tutta la comunità.
A quanto pare i consiglieri avevano visto giusto già qualche mese fa quando sostenevano che la concessione pattuita era per 20 giorni ! Sta di fatto che la Regione Molise nel mese di settembre ha diffidato il Sindaco alla restituzione delle chiavi del castello proprio in virtù di una concessione temporanea valida fino al 31 agosto. Oltre alla diffida, ciò che preoccupa i consiglieri, è il metodo di gestione della cosa pubblica E’ accaduto, infatti, che le missive inviate dalla Regione alla restituzione delle chiavi (-richiesta di restituzione dalla Regione datata 2/9/2015 e -diffida alla restituzione datata 29/09/2015) “non sono passate per il protocollo restando casualmente custodite nel cassetto del primo cittadino”. “Quanto accaduto, oltre a non essere conforme ai dettati di legge smentisce totalmente le dichiarazioni fatte dal Sindaco durante la campagna elettorale in merito alla trasparenza, quando prometteva addirittura una “casa comunale con le pareti di vetro””!  I consiglieri fanno sapere di essere soddisfatti del loro intervento di controllo, anche perché, a distanza di pochi giorni dal loro interessamento, la Regione Molise invia una prima bozza di concessione condizionata dell’immobile, evidenziando l’inagibilità e la non fruibilità del maniero. Su cosa era basata ed a cosa è servita la cerimonia del 12 agosto in piazza alla presenza di autorità politiche culturali ed intellettuali se poi arriva la diffida alla restituzione delle chiavi da parte del legittimo proprietario del castello?  Questo modo di agire espone l’Ente e la comunità ad imbarazzanti situazioni ed a inutili perdite di tempo frutto di una gestione plateale ed approssimativa da cui D’Itri e Midea non possono che prendere le dovute distanze.
“A nostro avviso”, riferiscono i consiglieri di minoranza,” gettare le basi per la valorizzazione del castello, con cui tutti i macchiagodenesi si identificano, significa percorrere strade diverse rispetto a quelle intraprese che, stando ai fatti concreti, hanno generato esclusivamente illusioni e false aspettative”.  Concludono, i consiglieri Agata Midea e Maurizio D’Itri, dicendo con rammarico: “più che la “presa del castello”, quella di Ciccone è stata, purtroppo, l’ennesima “presa in giro” !”

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