Il futuro non si costruisce con l’assistenzialismo, il Molise giri pagina

Poco meno di 500 milioni di debiti con una disponibilità annua di 150 milioni di fondi di bilancio senza vincolo di destinazione e interessi bancari sui mutui pregressi per 30 milioni ad esercizio finanziario. Questa è la Regione Molise a cui i sindacati chiedono di assumere 200 addetti e di perdere 1,5 milioni di euro al mese gestendo direttamente la Gam.  Leggere la nota stampa dei sindacati nazionali contro la Regione Molise che dovrebbe perdere milioni di euro l’anno per gestire lo Zuccherificio lascia senza parole. Il sindacato nazionale per onestà intellettuale dovrebbe chiedere conto al Ministro dell’Agricoltura sulle misure di salvaguardia del settore bieticolo-saccarifero al di sotto del Rubicone e non imputare alla più piccola regione italiana la responsabilità politica che non si produce più zucchero dalle Marche alla Sicilia.
Perchè il sindacato nazionale non ha chiesto l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti per entrare nel rilancio delle filiere bieticolo-saccarifera e avicola? E’ a conoscenza di questa opportunità di rilancio della politica industriale italiana? La strada per risolvere i problemi occupazionali del Molise passa per un attenzione nuova del Governo verso il Sud e a tal proposito bene farebbe il sindacato nazionale a sollecitare un nuovo Ministero per il Mezzogiorno che aiuti le regioni meridionali e il Molise.
Con le proposte di carattere assistenziale che fanno aumentare i debiti della regione non si va da nessuna parte ed è assurdo chiedere a mamma regione di continuare a gestire in modo scriteriato le società controllate andando contro le regole europee e contro le leggi nazionali.
Se oggi il Vice-Presidente della Giunta ed il Direttore della Regione Responsabile del Bilancio sono costretti a discutere alle 11 a Palazzo Chigi con la Ragioneria Generale dello Stato per dimostrare carte alla mano che il Molise non può pagare 60 milioni di euro accumulati dalla Giunta Iorio in un solo esercizio finanziario, come si fa a pretendere che la regione continui a gestire in perdita le imprese? Ma il sindacato in Lombardia, nel Veneto, in Piemonte o altrove chiede alle regioni di produrre polli o di attivare politiche per lo sviluppo, per le infrastrutture, per la banda larga o per la semplificazione amministrativa? Il Presidente Frattura giri pagina e porti il Molise fuori dalla palude dell’assistenzialismo che indebita la regione e impedisce di costruire qualsiasi progetto di crescita serio per il futuro.

Pietro Maio

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