Gli ordini del giorno votati in Consiglio regionale nella seduta del 5 novembre

E’ tornato a riunirsi nella giornata di ieri, 5 novembre 2014, il Consiglio regionale del Molise a seguito dell’aggiornamento disposto dal Pesidente Vincenzo Niro al termine della seduta dello scorso 21 ottobre, per proseguire l’esame dell’ordine del giorno contenente gli argomenti non deliberati . Dopo le consuete iniziali comunicazioni del presidente Niro, hanno chiesto ed ottenuto la parola i consiglieri, Monaco,( per esprimere “piena solidarietà” al presidente frattura per le minacce ricevute mediante lettere. il presidente niro ha ringraziato il collega monaco affermando che si era riservato di farlo, a titolo personale e a nome del consiglio, a fine lavori. ), Cavaliere e Cotugno, per chiedere la iscrizione e la immediata discussione di due ordini del giorno riguardanti, rispettivamente, i “tagli alle risorse ai patronati previsti nella legge di stabilità 2015” e la “soppressione della Prefettura di Isernia”, entrambe le votazioni di tutte e due gli ordini del giorno hanno ricevuto l’unanimità dall’aula.
Ha chiesto quindi di intervenire il presidente della Regione, Frattura, per comunicare l’adozione da parte della Giunta regionale, nella giornata di ieri, di due delibere di conclusione del procedimento di revoca delle due centrali a biomasse e per invitare il consiglio a prenderne atto, oltre che condividerne le motivazioni, attraverso l’espressione del voto mediante una deliberazione. “Chiedo al Consiglio – ha detto tra l’altro Frattura – di prendere atto delle due delibere che contengono la conclusione dell’iter e di condividere nel merito le motivazioni in esse contenute”.
Il provvedimento da votare, nella parte finale, recita: “ il Consiglio regionale…..viste le deliberazioni n.578 e 579 del 4 novembre 2014 con le quali la giunta regionale, in attuazione degli indirizzi espressi dal consiglio in merito ad una questione ritenuta di chiaro e rilevante interesse per la comunità regionale, ha disposto la revoca delle autorizzazioni avvalendosi del procedimento di cui all’art.4bis della legge regionale n.22 del 2009, delibera: – di prendere atto che la giunta, in esecuzione dell’indirizzo fornito dal consiglio, ha concluso il procedimento di revoca delle autorizzazioni del servizio programmazione delle politiche energetiche n.23 del 23 giugno 2014 – ditta Zio costruzioni meccaniche spa e n.24 del 23 giugno 2014 – ditta Civitas srl; – di condividere nel merito l’impianto motivazionale delle deliberazioni di Giunta n,578 e 579 del 4 novembre 2014 motivato dalla nuova valutazione dell’interesse pubblico originario che determina l’incompatibilità delle centrali a biomassa con la destinazione che gli atti di programmazione regionale assegnano all’area del matese con la tutela rafforzata di tale area, intesa a preservare le caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche, idriche, archeologiche, speleologiche e paleontologiche delle montagne e dei borghi che la compongono”.

Sull’argomento, molto sentito e alla presenza di una nutrita rappresentanza di cittadini provenienti dall’area matesina, dopo aver ottenuto copia degli atti, sono intervenuti numerosi consiglieri ha aperto il dibattito l’ex governatore, Michele Iorio: “apprendo con grande soddisfazione l’esito positivo di questa vertenza. Credo che in questo modo il consiglio regionale, la giunta, il suo presidente hanno dato una risposta reale alle preoccupazioni dei cittadini, dei sindaci etc..si è dato una risposta positiva risolvendo il problema alla radice. e’ indubbiamente un atto politico importante che va valutato come fatto positivo anche se oggi, però siamo di fronte ad una procedura non proprio usuale sulla determinazione che il consiglio dovrebbe assumere su un atto che è già definitivo e che ha dato già risposta a ciò che il consiglio stesso aveva deciso di suggerire al presidente della giunta e alla sua giunta. su questa questione credo che non può mancare qualche dubbio, qualche perplessità soprattutto sulla sua valenza di carattere amministrativo, ma anche come fatto politico perché abbiamo rilevato che la delibera di giunta regionale non è stata votata da tutta la giunta, c’è addirittura una astensione, fatto molto più grave, del vice presidente. Credo che questo sia un fatto politico che non può essere trascurato, perché mi sfuggono sinceramente quali sono le motivazioni di questa astensione…quando un assessore così rilevante si astiene rispetto al resto della giunta, soprattutto rispetto alla proposta del presidente, credo che il vice presidente avrebbe il dovere di dimettersi e di consentire al presidente di ristrutturare la giunta. Anticipo comunque il mio voto favorevole sia per la delicatezza del momento che per la delicatezza dell’argomento”.

Ha preso poi la parola il consigliere Antonio Federico, sollevando il problema dell’eventuale risarcimento e rimarcando anch’egli “l’inusualita’ della procedura per il provvedimento che solleva qualche dubbio da un punto di vista amministrativo, perche’ stiamo parlando di una delibera di giunta che e’ stata gia’ adottata e di cui si chiede che il consiglio ne prenda atto. Tra l’altro in delibera c’e’ anche l’astensione del vice presidente petraroia che ha un suo peso politico rilevante. Chiedo una sospensione per leggere bene le delibere”.

E’ stata quindi la volta del consigliere Monaco: “prendo atto con grande soddisfazione del rispetto dell’impegno che il presidente della giunta e quasi tutta la giunta ha portato avanti. prendo atto con altrettanta amarezza che c’e’ chi doveva essere il primo firmatario e invece ha fatto il passo indietro. siamo stati eletti per governare ed assumerci delle responsabilita’”.

A seguire la consigliera Lattanzio “anticipo il mio voto favorevole a ribadire la posizione gia’ assunta con la sottoscrizione e definizione, nonche’ presentazione dei provvedimenti precedenti. ritengo di nono entrare nel merito dell’atteggiamento assunto dal vice presidente dell’esecutivo regionale, ognuno risponde delle proprie azioni, pero’ di fronte a questa nuova causa agente che è quella dell’interesse preminente della popolazione che chiaramente ha detto no alle centrali biomasse, questo consiglio credo che debba assumersi delle responsabilita’ e affiancare l’esecutivo regionale”.

La consigliera Fusco Perrella ha diviso l’intervento in due parti sostenendo popi che “noi non abbiamo fatto altro che il nostro dovere come consiglieri regionali. dovere espresso anche nello statuto che ci invita a scegliere soluzioni che vanno nell’interesse della popolazione, negli interessi della regione molise e, in questo caso, nell’interesse di quella zona sulla quale si puo’ fare economia, sviluppo, si possono fare delle scelte che riguardano sia la programmazione regionale, sia quella nazionale e comunitaria. a me interessa aver raggiunto l’obiettivo pero e’ giusto fermarsi un attimo per leggere bene le delibere. Il Consiglio e’ chiamato a fare delle scelte importanti ed ogni consigliere e’ tenuto ad assumersi le responsabilita’ consegfuenziali anche a questo deliberato che andiamo ad adottare”.

Ha chiuso il consigliere Totaro che ha esordito affermando “che e’ giusto osservare una pausa, chiesta anche dalla opposizione.ma ovviamente il mio e’ un intervento per complimentarmi e fare un plauso alla giunta regionale per l’atto che ha messo in campo.non conosco le motivazioni che hanno indotto il vicepresidente della giunta regionale ad astenersi rispetto al deliberato fatto dall’esecutivo regionale. la pausa che chiedo servira anche per tenere una riunione del gruppo di maggioranza”.
dopo una sospensione accordata dal presidente niro si e’ tornati in aula per completare la discussione generale, con l’intervento del presidente frattura che ha chiesto, in chiusura, la votazione per appello nominale.

Il Governatore si e’ limitato a due considerazioni. “La prima – ha detto –riguarda la maggioranza. Penso che l’ex presidente Iorio nell’esprimere la domanda si sia dato anche la risposta nel senso che l’astensione del vice presidente Petraroia e’ un problema di maggioranza e quindi in maggioranza lo risolveremo. La seconda riguarda l’intervento del consigliere Federico. Onestamente continuare ad assistere a pseudolezioni di chi intende fare la politica senza responsabilita’ o pensando che siano gli altri ad assumersi le responsabilita’ per suo conto, ne’ questo governo, ne’ il sottoscritto, men che meno la maggioranza, accetta piu’ questo atteggiamento e questo modo di fare. non c’e’ consigliere regionale che detta le linee al dirigente, il dirigente fa il dirigente, l’amministratore fa l’amministratore…..e allora ai sensi dell’articolo 4, si procede alla revoca per un diverso contesto che si e’ venuto a creare. Per cui si prende atto di un indirizzo politico che questo consiglio ha inteso dare. e allora non entriamo nel merito tecnico della autorizzazione, non entriamo nel merito dei pareri, ma ci assumiamo una responsabilita’ nel momento in cui diciamo con chiarezza che il matese per noi e’ un’area sulla quale prevale la tutela dell’area intesa a preservare caratteristiche paesaggistiche, naturalistiche, idriche, archeologiche, speleologiche, paleontologiche della montagna e dei luoghi che la compongono…..cosa dobbiamo condividere? Un indirizzo diverso che si esprime attraverso un diverso interesse pubblico e o fa il consiglio…il resto e’ andare a incentivare un malessere che purtroppo c’e’. Provare a cavalcare una tigre non ci porta da nessuno parte in termini seri e programmatici. allora la condivisione di cosa? L’atto e’ stato predisposto ieri sera dopo aver preso atto della insussistenza di una revoca o annullamento del dirigente . il riavvio del procedimento c’e’. Speriamo che vengano fuori elementi che ci mettano nelle condizioni dell’annullamento della struttura, pero’ certo non ci facciamo dare la linea politica dal tribunale amministrativo o da altre strutture. abbiamo recepito la volonta’ popolare e responsabilmente ne desumiamo un atto di programmazione”.

Con le dichiarazioni di voto dei consiglieri Iorio “riaffermo il mio voto favorevole anche se non condivido la parte politica con la presa di distanza del vice presidente dalla delibera”; Federico “lei presidente sta chiedendo la fiducia all’aula per il suo operato. l’impianto del dispositivo e’ condivisibile, ma rimangono forti perplessita’ politiche”; Sabusco “voto favorevole. e’ giunto il momento di metterci la faccia. chiedo l’appello nominale”; Ioffredi “c’e’ un territorio a particolare vocazione turistica che chiede il rifiuto delle biomasse. cio’ e’ stato accolto dal governo regionale”; Ciocca “ stiamo dimostrando sensibilita’ per il rispetto del territorio”; Di Pietro“mettiamo il punto finale sulle biomasse al matese, ma non alle biomasse in molise”; Micone “esprimo personale soddisfazione al governo che ha tenuto fede all’impegno. Nessuno pero’ e’ autorizzato a strumentalizzare. il merito e’ solo dei cittadini”; Cotugno “voto favorevole e do’ atto all’esecutivo di aver mantenuto la promessa. comunque il problema biomasse deve essere affrontato, ovviamente nel rispetto del territorio”; Lattanzio “siamo qui a difendere un atto pubblico. presidente quello che lei fa deve essere trasmesso meglio ai cittadini”. Ha chiuso la replica del governatore: “dobbiamo assumerci la responsabilita’ perche’ siamo stati eletti per amministrare. oggi dobbiamo condividere un diverso atteggiamento. il resto e’ populismo, andare a incentivare un malessere che c’e’.

Il Presidente Niro ha quindi proceduto, come richiesto, all’apello nominale per la votazione: il provvedimento ha ricevuto 17 voti favorevoli, due contrari (Manzo e Federico) e due assenti (Scarabeo e Cavaliere)

Alla ripresa pomeridiana l’assemblea si e’ occupata dei due ordini del giorno iscritti in mattinata, entrambi votati alla unanimita. Con il primo, proposto dal consigliere Cavaliere, si impegna “il presidente della giunta regionale a sensibiizzare e sollecitare il governo nelle sedi opportune, al fine di modificare immediatamente la proposta contenuta nella legge di stabilita’ 2015, per evitare che milioni di cittadini dovranno rinunciare alla possibilita’ di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto “.
“Il governo – ha detto Cavaliere –ha previsto un taglio di 150 milioni di euro ai patronati. una cifra che li metterebbe tutti in ginocchio e che impedirebbe a tanti cittadini di usufruire gratuitamente di un importante servizio”. La richiesta e’ stata sostenuta anche dagli interventi del consigliere Monaco “il provvedimento va ad incidere sia sui posti di lavoro che sui servizi ai cittadini”, e dell’assessore Petraroia che ha invitato il consigliere Cavaliere ad aggiungere nel dispositivo l’inoltro dell’ordine del giorno anche alle commissioni bilancio e lavoro della camera e del senato. Con tale aggiunta il provvedimento e’ passato alla unanimita’.

Con il secondo ordine del giorno, sulla paventata soppressione della Prefettura di Isernia, proposto dal consigliere Cotugno, anche esso votato, come detto, alla unanimita’, si “impegna il presidente della giunta regionale ad attivarsi nei confronti del governo nazionale affinche’ venga scongiurata l’eventuale soppressione della prefettura di isernia, stante la particolare posizione geografica della provincia stessa estremamente esposta a rischi di infiltrazioni malavitose e pertanto meritevole di essere salvaguardata insieme a tutti i presidi delle forze dell’ordine presenti sul territorio provinciale “. E’ stato lo stesso Cotugno ad illustrare l’ordine del giorno.

“Per Isernia – ha detto – significherebbe rimettere indietro l’orologio di oltre 44 anni, quando c’era una sola Prefettura in Molise, quella di Campobasso”. Sul punto sono intervenuti anche i consiglieri Di Pietro “condivido pienamente e chiedo di aggiungere la salvaguardia dei presidi delle forze dell’ordine”, e l’assessore Petraroia che ha suggerito di aggiungere nel dispositivo la specificita’ della Prefettura di Isernia, contigua con l’area casertana.

Si e’ quindi passati all’esame della proposta di legge n.46 di iniziativa della giunta regionale concernente la “istituzione dell’ente regionale per l’edilizia sociale”. E’ intervenuto il Consigliere Iorio per sollecitare nuovamente il governatore Frattura a riferire sulla situazione politica “vogliamo sapere se c’e’ compattezza o meno nell’esecutivo. Chiedo la disponibilita’ a risolvere le tensioni verificatesi in maggioranza. Abbiamo il diritto di conoscere”. Gli ha risposto nuovamente il governatore Frattura ribadendo che “e’ un tema che riguarda la maggioranza”.

Dopo gli interventi delle consigliere Fusco Perrella e Patrizia Manzo sul punto in esame, il presidente della Giunta ha chiesto un rinvio dello stesso alla prossima seduta in quanto “e’ intenzione della maggioranza procedere a formulare un unico emendamento complessivo che rivede ulteriormente la semplificazione del nuovo ente, ex istituto autonomo case popolari, prevedendo l’azzeramento dell’organo di governo, intendendo lo stesso quale struttura operativa della regione a guida esclusivamente di un direttore generale”.

La richiesta di rinvio, dopo un breve intervento del consigliere Iorio “la via dell’amministratore unico puo’ essere apprezzabile, ma ha bisogno di un contraltare”, e’ stata votata alla unanimita’.I lavori sono stati chiusi da una interrogazione dei consiglieri Manzo e Federico, per la verita’ gia’ trattata nella seduta del 21 ottobre scorso, relativa agli “impegni assunti dalla regione molise per la sorveglianza di patologie determinanti rischi per la salute nel molise dopo l’approvazione del piano regionale della prevenzione 2010-2013 e sulla elaborazione e diffusione dei dati di interesse”.
All’interrogazione, illustrata dalla consigliera Manzo, ha risposto il presidente Frattura che ha riferito che “la struttura sta elaborando i dati che al piu’ presto saranno diffusi”, incassando la soddisfazione della consigliera Manzo. A questo punto il presidente Niro ha dichiarato chiusa la seduta.

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