Casa Frezza a Castel del Giudice è modello culturale ed educativo delle aree interne

L’associazione, nata dall’iniziativa di giovani tornati in paese, è un
esempio intergenerazionale di trasformazione territoriale. Il 14
aprile 2025 alla Camera dei Deputati per testimoniare l’impegno per
la rivitalizzazione dell’Appennino.
Dal 2023 sul territorio di Castel del Giudice (IS) per promuovere un rinnovamento culturale
inclusivo e diversificato: l’esperienza del Centro Studi Casa Frezza ha varcato nella
giornata del 14 aprile 2025 le soglie della Camera dei Deputati a Roma per portare la
propria testimonianza al convegno “Fare scuola nelle aree interne d’Italia” come
modello esemplare di presidio culturale ed educativo in un’area interna del Paese,
a dimostrazione di come sia possibile trasformare le sfide della marginalità geografica in
opportunità di innovazione sociale e culturale.
Il Centro Studi Casa Frezza, associazione la cui presidente è Luciana Petrocelli
(consigliera comunale e ricercatrice del Centro di (ri)Generazione di Castel del Giudice)
nasce dalla visione di un gruppo di giovani ritornati alle proprie radici dopo
l’esperienza universitaria, con il supporto dell’amministrazione comunale guidata dal
sindaco Lino Gentile, da sempre favorevole ad accogliere le iniziative dal basso, e grazie
alla progettazione dell’Ing. Rosita Levrieri, che ha pianificato la rigenerazione strutturale
dell’edificio donato dalla famiglia Frezza di Castel del Giudice.
Nel panorama delle aree interne italiane, Castel del Giudice ha convertito il problema
dell’abbandono demografico in un’occasione di rivitalizzazione territoriale attraverso una
strategia multidimensionale che pone le sue basi essenziali nella promozione culturale,
economica e sociale e nella rivalutazione delle risorse locali. In questo contesto, Casa
Frezza gioca un ruolo cruciale. Attività ludiche e doposcuola, ripetizioni,
potenziamento studio, corsi, preparazione esami, centro di ricerca, co-working,
biblioteca, eventi culturali sono alcune delle attività principali dell’associazione che ha
fatto dell’integrazione tra culture, della connessione tra competenze differenti,
della promozione scolastica e della formazione accessibile i suoi punti di forza
catalizzando l’intera comunità di Castel del Giudice verso un incubatore
intergenerazionale. L’incontro quotidiano tra gli abitanti del luogo e i ragazzi accolti dal
Progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) rende infatti Casa Frezza un vivace
crocevia di culture. Il centro funge da polo linguistico, offrendo corsi di inglese per i
locali e di italiano per chi giunge da terre lontane. Particolarmente significativo è l’impegno
verso l’emancipazione femminile: attraverso l’istruzione e l’alfabetizzazione, Casa

Frezza è il luogo in cui si contrasta attivamente ogni forma di disparità educativa. Durante
l’estate, Casa Frezza si trasforma in un campo estivo per bambini e ragazzi, coinvolti
nella riscoperta del territorio e della natura circostante, coltivando una nuova
consapevolezza dei luoghi abitati. Il fiore all’occhiello degli eventi culturali organizzati
dal centro studi è “Radicalmente”, una raffinata rassegna letteraria di saggistica che
esplora concetti fondamentali come bellezza, democrazia e consenso, creando preziosi
spazi di discussione e costruzione comunitaria. La prossima edizione di Radicalmente sarà
nell’estate del 2025, con ospiti prestigiosi del mondo della cultura italiana.
La struttura, sulla piazza principale di Castel del Giudice, ospita una biblioteca e una sala
co-working dotata di postazioni pc, progettate per incentivare il ritorno o la permanenza
in paese. In questo modo, Casa Frezza agisce anche come attrattore di nuovi abitanti
nel coraggioso tentativo di riequilibrare le opportunità culturali tra aree marginali e centri
urbani, difendendo con passione il diritto fondamentale di scegliere dove vivere o tornare
a vivere, in un contesto di autentica equità territoriale.

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