Biomasse/ Fanelli: Ascoltiamo il territorio, No a strumentalizzazioni politiche

“In questa stessa sala del Consiglio provinciale, come membri del centrosinistra già in passato abbiamo sollevato il tema delle biomasse per ben due volte, avendo a cuore le sorti dell’intera provincia di Campobasso. Abbiamo presentato e votato due mozioni che già allora dicevano un no alle biomasse che non fossero accolte positivamente dai territori”. Lo afferma Micaela Fanelli, capogruppo del centrosinistra alla Provincia di Campobasso e presidente del Piano sociale di zona Fortore-Matese, nel presentare la mozione in cui invita il Presidente della Provincia,“nei limiti della propria competenza e anche in relazione al procedimento unico rispetto al quale l’Ente Provincia aveva dato il proprio assenso, a verificare la possibilità di intraprendere azioni per l’annullamento in autotutela delle determine dirigenziali n.23 e 24 del 23 giugno 2014, in linea con quanto deliberato dal Consiglio regionale” e quindi a impegnarsi a tutelare l’ambiente e la salute pubblica in merito alla questione delle centrali a biomasse nell’area del Matese.
“Comprendo – sottolinea Fanelli – le preoccupazioni dei sindaci. Sono tuttavia molto stanca delle strumentalizzazioni politiche che non interessano le persone. Vogliamo e dobbiamo uscire da questa logica altrimenti non prendiamo per mano le sorti di questa regione. Sono un sindaco e quindi condivido che le decisioni politiche rilevanti spettino ai sindaci sui propri territori. Noi – continua il capogruppo dell’opposizione – ratifichiamo la scelta politica che quei territori fanno verso la propria area e il proprio futuro. Da sindaco di Riccia abbiamo ad esempio attivato una class action sui pozzi vicinissimi di Cercemaggiore. Al circolo Pd di Bojano, che ho incontrato e con cui siamo in contatto costante, è stata decisa la posizione contraria alle centrali. In molti modi e sedi, ma con costanza e coerenza, si manifesta la sensibilità per i temi ambientali. Sempre. E non solo all’occorrenza, per provare a catturare qualche consenso, come sta facendo strumentalmente adesso il centrodestra, dimentico delle proprie decisioni assunte in passato in materia ambientale”.
Per quanto riguarda le insinuazioni sulle illegittimità, Micaela Fanelli sostiene che “se qualcuno ha qualcosa da rilevare, vada nelle sedi opportune. Dai giudici”. E che “se ci sono reati vanno rilevati, se invece non ci sono, come sono convinta, sicura della legittimità dell’operato delle istituzioni regionali, sia chi insinua a scusarsi pubblicamente”.
Prosegue Fanelli: “Sosteniamo le vocazioni naturali, la volontà dei sindaci e del territorio. E’ questo che fa la buona amministrazione. Ed è di questo che ci dobbiamo occupare, non di attacchi frontali e strumentali. Vanno promosse campagne di monitoraggio stabili dell’ambiente. Occorre un sistema di centraline come sistema saldo di controllo ambientale. Soprattutto per prevenire, perché – conclude – il tema si pone non solo sul territorio del Matese ma su tutto quello molisano”.

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