Allarme Usa: “Iran attaccherà oggi Israele con 100 droni e missili”

(Adnkronos) – L'attacco dell'Iran contro Israele avverrà oggi. E' quanto hanno rivelato due fonti Usa alla Cbs, secondo cui oltre 100 droni e decine di missili bombarderebbero obiettivi militari all'intero del Paese, per rappresaglia all'attacco israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco, costato la vita a un importante generale dei Pasdaran. Secondo le stesse fonti, sarà impegnativo per gli israeliani difendersi da un attacco di tale portata e, sebbene sia trapelata la possibilità che gli iraniani possano optare per un attacco su scala ridotta per evitare un'escalation, si ritiene che in ogni caso la loro rappresaglia sia imminente. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ieri ha chiesto a Cina, Turchia e Arabia Saudita di usare la loro influenza nei confronti dell'Iran per evitare che lanci un attacco contro Israele, provocando una escalation.  "Abbiamo presente di una minaccia molto pubblica che noi riteniamo molto credibile, fatta dagli iraniani per potenziali attacchi contro Israele". Lo ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, secondo quanto riporta la Cnn, specificando che "noi stiamo seguendo con estrema attenzione". Kirby non ha fornito altre informazioni riguardo alla possibile tempistica degli attacchi, aggiungendo che gli Usa sono "in costante comunicazione" con la controparte israeliana e si sono avviate misure per garantire che Israele sia in grado di difendersi. "Non posso dirvi che cosa il quadro di intelligence ci dice in termini di come potrebbe essere l'attacco, per misura, portata e scopo, a parte dire che stiamo prendendo seriamente la cosa", ha detto ancora Kirby, sottolineando che si tratta di una "minaccia realizzabile", secondo quanto riporta il Guardian. Nei messaggi, inviati all'Iran in questi giorni, ha detto il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, gli Usa hanno sottolineato "il ferreo" impegno per la sicurezza di Israele. "E' stato anche messo in chiaro che noi faremo quello che dobbiamo fare per proteggere il nostro popolo e le nostre istallazioni come è appropriato. E mi fermerei qui", ha detto ancora Kirby che non è voluto andare nei dettagli del messaggio degli Usa, secondo quanto riporta il Guardian. Secondo fonti Usa, il messaggio dell'Iran è stato teso a esortare Stati Uniti di stare fuori il conflitto tra Iran e Israele, cosa che ha fatto alzare l'allarme in seno all'amministrazione. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha incontrato il comandante del Centcom, il generale americano, Michael Erik Kurilla, con il quale ha discusso della "risposta a un attacco iraniano con lo Stato di Israele, che potrebbe provocare un'escalation regionale". "I nostri nemici pensano di poter dividere Israele e gli Stati Uniti, ma è vero il contrario, ci stanno avvicinando e rafforzando i nostri legami, siamo spalla a spalla". E ancora, Gallant si dice "certo che il mondo vede il vero volto dell'Iran, il corpo terroristico che incita agli attacchi in tutto il Medio Oriente, che finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e che ora minaccia anche lo Stato di Israele". "Siamo pronti a difenderci a terra e in aria, in stretta collaborazione con i nostri partner, e sapremo come rispondere", ribadisce il ministro dopo l'incontro con Kurilla, arrivato a Tel Aviv nei giorni scorsi, dinanzi al rischio di un attacco di Teheran in rappresaglia al raid israeliano del primo aprile scorso contro il consolato iraniano a Damasco. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato un vertice sulla sicurezza per preparare una risposta a un eventuale attacco iraniano. Lo riferiscono i media israeliani, secondo cui all'incontro parteciperanno anche il ministro della Difesa Yoav Gallant, il membro del gabinetto di sicurezza Benny Gantz e il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer.  "Siamo pronti per l'attacco e la difesa utilizzando varie capacità di cui dispongono le Idf, e pronti anche con i nostri partner strategici", ha dichiarato il portavoce delle Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, ribadendo che Israele rimane in massima allerta per la possibile rappresaglia dell'Iran. "Siamo in allerta, altamente preparati per vari scenari e valutiamo costantemente la situazione". Annunciando che "non vi è alcuna modifica alle istruzioni del Comando del fronte interno", Hagari ha sottolineato che "un attacco dal territorio iraniano sarebbe una prova evidente delle intenzioni iraniane di aggravare la situazione in Medio Oriente e di smettere di nascondersi dietro i proxy". "Abbiamo una capacità di difesa a più livelli che si è dimostrata valida durante la guerra, con migliaia di intercettazioni riuscite", ha aggiunto il portavoce, pur ammettendo che "la difesa non sarà mai ermetica". Il leader di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar starebbe ritardando un accordo con Israele sugli ostaggi, sperando in un attacco iraniano che intensifichi il conflitto. E' quanto riferisce l'emitttente israeliana Channel 12 citando proprie fonti a condizione di anonimato. ''Sinwar non ha rinunciato alla sua ambizione di vedere una guerra regionale e ripone le sue speranze in un attacco iraniano e in una risposta israeliana, che potrebbe portare a un'unificazione dei vari fronti'' contro Israele, ha detto il servizio televisivo. "Lunga telefonata con il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian sul Medio Oriente" scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X, secondo cui nel colloquio è stata "ribadita la posizione del Governo in favore della pace e per la de-escalation". "Ho esortato Teheran alla moderazione. Confermata necessità di garantire incolumità forze militari italiane in Libano e delle nostre navi mercantili nel Mar Rosso".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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