I sindacati scrivono al governatore Roberti:
“Le scriviamo pubblicamente perché la misura è colma. La delusione e l’esasperazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Responsible Research Hospital hanno ormai superato ogni limite tollerabile.
Nelle scorse settimane abbiamo sospeso con senso di responsabilità la mobilitazione, confidando negli impegni assunti dalla Regione Molise. Oggi, però, dobbiamo prendere atto che tali impegni non sono stati rispettati e che l’incertezza continua a crescere, insieme alle difficoltà quotidiane dei dipendenti.
Il personale della struttura continua a non percepire in modo regolare e completo gli stipendi. Non parliamo di cifre astratte, ma di persone. Persone che devono pagare mutui e affitti, sostenere le spese familiari, difendere la propria dignità professionale mentre attendono ciò che spetta loro per diritto. Questa situazione non è più accettabile. A rendere il quadro ancora più grave è quanto riportato nella comunicazione ufficiale della Responsible S.p.A. (Prot. RSB/2025/1279 del 31/10/2025), inviata anche alla Sua attenzione, nella quale l’Azienda denuncia la mancata erogazione da parte della Regione Molise delle somme dovute in esecuzione della sentenza n. 212/2025 della Corte d’Appello di Campobasso.
Il tutto nonostante le Sue dichiarazioni, rilasciate nell’incontro del 17 settembre, secondo cui i 3 milioni e 800 mila euro erano già stati accantonati e il Commissario era stato da Lei sollecitato a provvedere al trasferimento. Sono trascorsi mesi. E quei fondi non risultano ancora trasferiti. Questo, Presidente, è un fatto gravissimo. Sia chiaro: non intendiamo entrare nel merito delle relazioni tra Regione e Azienda, né tantomeno assolvere la proprietà rispetto a una gestione che, in passato, non si è dimostrata adeguata. Ma non accetteremo che il personale venga schiacciato tra responsabilità che non gli appartengono.
Chiediamo dunque, senza ulteriori giri di parole, che questo rimpallo di responsabilità finisca immediatamente.
I lavoratori non possono più essere vittime di un immobilismo politico-amministrativo che sta distruggendo ciò che resta di un presidio sanitario fondamentale per il territorio.
Pretendiamo un Suo intervento tempestivo e risolutivo affinché la Regione Molise onori gli impegni economici assunti. Solo così sarà possibile rimuovere qualunque alibi e obbligare l’Azienda a corrispondere quanto dovuto ai propri dipendenti.
Le scriventi, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori, non faranno alcun passo indietro. Continueremo a denunciare pubblicamente ogni ulteriore ritardo e ogni mancanza di trasparenza.
Il diritto alla retribuzione e la salvaguardia di questo polo sanitario non sono oggetto di trattativa”.
FP CGIL Molise FP CISL Abruzzo Molise UIL FPL Molise
Antonio Amantini Carlo Rosati Emilio Corbo
Anna Valvona Angela Priston Vincenzo Fraticelli







