Sanità molisana: commissari inadempienti, trasparenza negata, futuro a rischio

Siamo una regione commissariata in sanità da 16 anni e con un debito sanitario di 130 milioni di euro. Il governo centrale ha nominato i commissari per risolvere i problemi e invece i problemi stanno ancora lì. Da questo dato incontrovertibile si deduce che, o non si vogliono risolvere le criticità della sanità molisana o i commissari non sono all’altezza del compito.
Ma la notizia che crea preoccupazione sarebbe l’esistenza di un “canale” segreto di comunicazione che legherebbe l’attività della struttura commissariale ad ambienti scollegati dalla rappresentanza democratica.
Come denunciato da più parti, primo fra tutti dal sindaco di Isernia, è emerso che il Programma Operativo Sanitario (PO 2025-2027), ossia il documento che delinea il futuro della sanità molisana, sarebbe stato nella disponibilità di alcune figure private prima ancora di quelle pubbliche.
Secondo alcune indiscrezioni emerse dall’incontro in IV Commissione tra consiglieri regionali e dirigenti Asrem (che dovrebbe essere svolto in piazza e non a porte chiuse), il direttore generale Giovanni Di Santo avrebbe riferito di non aver ricevuto alcuna copia ufficiale del nuovo Programma Operativo Sanitario 2025-2027, documento che non sarebbe stato trasmesso nemmeno ai consiglieri. A questo punto, la domanda sorge spontanea: con chi è stato condiviso questo piano operativo?
Se ciò fosse vero, crediamo sia necessario avviare una verifica amministrativa per accertare eventuali “talpe” negli uffici commissariali e presentare una formale denuncia alle Autorità competenti.
Inoltre, sempre secondo quanto riportato da alcune testate, la vicenda della rete Ictus potrebbe evidenziare una gestione molto poco trasparente. Nonostante un presunto parere ministeriale negativo (dalla mancanza di una rete ospedaliera approvata, alla carenza di personale, fino a incertezze sui costi del servizio affidato a privati), i commissari avrebbero emanato un nuovo decreto senza modificare il Protocollo attuativo, creando i presupposti per elargizioni indebite di denaro pubblico che ricadranno inevitabilmente sui contribuenti.
Il Circolo di Sinistra Italiana di Campobasso prende atto di questa gestione anomala della cosa pubblica con grande preoccupazione politica e istituzionale: la salute dei cittadini molisani non può essere trattata come un gioco di carte. È urgente che i Ministeri intervengano immediatamente per fare piena luce, ristabilire trasparenza e legalità e fermare una gestione che rischia di compromettere definitivamente il futuro della sanità molisana, sempre se (parafrasando Leonardo Sciascia), la sanità molisana ha un futuro.
Noi, seguiremo la questione.
Qui, il circolo di Sinistra Italiana di Campobasso.

Segretario del Circolo, avv. Matteo Fallica

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