«Con l’emanazione della Circolare 8 ottobre 2025, n. 16 che disciplina il trattamento di mobilità in deroga nell’ambito delle aree di crisi industriale complesse (ex art. 53-ter, D.L. 24 aprile 2017, n. 50, conv. L. 21 giugno 2017, n. 96), si apre una concreta opportunità per dare sostegno ai lavoratori del nostro territorio»: lo dichiara la consigliera regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli.
E aggiunge: «Chiedo al Presidente della Regione Molise e all’Assessore alle Politiche del Lavoro, Gianluca Cefaratti, di attivarsi senza indugio affinché venga saldato il trattamento di mobilità in deroga agli oltre 230 lavoratori – tra cui ex dipendenti della Ittierre S.p.A. e di altre imprese del nucleo industriale di Pozzilli – operanti nell’area di crisi industriale complessa definita dalla legge.»
La consigliera Fanelli mette in evidenza che la norma (art. 53-ter del D.L. n. 50/2017) attribuisce alle Regioni la facoltà di destinare le risorse già stanziate per la cassa integrazione nelle aree di crisi alla prosecuzione del trattamento di mobilità in deroga. In tal senso, la nuova circolare fornisce le indicazioni procedurali per le richieste di sostenibilità finanziaria da parte delle Regioni, rendendo possibile l’erogazione tempestiva delle spettanze.
«Sono mesi che questi lavoratori attendono – prosegue Fanelli – e l’ennesimo rinvio grava sulle famiglie, su un territorio già segnato da forti difficoltà occupazionali. Con la circolare di ottobre 2025 abbiamo uno strumento in più: serve ora l’impegno dell’esecutivo regionale per tradurre la norma in atti concreti. Chiedo che la Regione Molise presenti con urgenza la richiesta di sostenibilità finanziaria al Ministero e che gli uffici competenti procedano senza ritardi al pagamento, così da dare certezze ai lavoratori disoccupati che da troppi anni subiscono le conseguenze della crisi economica che ha colpito il nostro territorio.»
La consigliera si impegna a monitorare la pratica e ad attivare ogni interlocuzione utile con il Governo, l’INPS e i soggetti istituzionali competenti, auspicando che questa volta «nessuno resti indietro».







