In sede di Conferenza Unificata del 23 novembre scorso è stato raggiunto l’accordo sui fondi triennali per l’edilizia scolastica 2018/2020, per interventi di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici.
L’Anci è riuscita ad ottenere importanti modifiche che consentiranno un più proficuo utilizzo delle risorse e tempi di realizzazione degli interventi più certi.
Si segnala in particolare:
1) è stato eliminato il cofinanziamento da parte degli enti locali. Fermo restando che le Regioni avranno comunque la facoltà di prevederlo come criterio aggiuntivo;
2) le Regioni considereranno come criterio prioritario per l’assegnazione dei finanziamenti la necessità di interventi sulle scuole superiori e il numero degli studenti del secondo ciclo di istruzione sul totale degli alunni iscritti sul territorio regionale;
3) è aumentato da 180 giorni a un anno il termine per l’aggiudicazione dei lavori da parte di Comuni, Città metropolitane e Province;
4) sono ridotti i termini per la programmazione complessiva predisposta dal Ministero e Regioni;
5) sono stati inseriti gli interventi finalizzati all’adeguamento dell’edificio scolastico alla normativa antincendio tra i criteri prioritari delle Regioni;
6) è stato inserito correttivo che allinea il passaggio normativo al principio contabile della competenza finanziaria potenziata dell’armonizzazione contabile;
Si segnala inoltre che le Regioni, entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto in G.U. approssimativamente nel periodo tra giugno e luglio (se la pubblicazione avverrà, come ipotizzabile, tra dicembre e gennaio) dovranno trasmettere al Miur i piani regionali, redatti sulla base delle richieste presentate dagli enti locali, è pertanto necessario lavorare alla predisposizione dei progetti così da poter essere pronti quando le regioni predisporranno i bandi per le candidature.
Si segnala, in particolare, che il possesso di un livello avanzato di progettazione (definitiva o, meglio ancora, esecutiva) mantiene una notevole importanza nell’assegnazione dei punteggi.