Migranti, Austria: in caso estremo pronti a chiudere il Brennero. Gentiloni: “sarebbe atto molto grave”

Il ministro della Difesa austriaco: “Chiederemo di fare noi i controlli anche in Italia”. La preoccupazione del nostro ministro degli Esteri: “Un brutto segnale per l’Europa”. Napolitano: “False soluzioni per problemi più complessi”.
di ANNA LOMBARDI www.repubblica.it

“In caso estremo l’Austria potrebbe chiudere completamente il Brennero”. Lo ha detto il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil durante una riunione del suo partito, lo Sphe, a Innsbruck. Se l’Italia continuerà a far passare i migranti, ha detto infatti il ministro “potremmo essere costretti a chiedere alle autorità italiane di fare noi controlli anche sul suo territorio”. Affermando che se la situazione dovesse sfuggire al controllo, l’Austria sarebbe pronta a chiudere i suoi confini. “Se l’Italia farà come ci aspettiamo e la Germania farà come ci aspettiamo, avremmo un grande problema. Perché se l’Italia lascerà passare i migranti e la Germania comincerà a respingerne sempre di più ai suoi confini, l’Austria rischierebbe di trasformarsi in una sorta di sala d’attesa. Per questo dobbiamo andare in offensiva”. La soluzione, per Doskozil è una sola: “Prosegire con gli annunciati controlli di confine e la creazione di nuove misure legislative” ha proseguito riferendosi all’inasprimento del diritto d’asilo in Austria che scatterà il prossimo primo giugno.

L’Austria, infatti, ha fissato nei giorni scorsi un tetto di 37.500 richieste d’asilo: ma già solo nei primi tre mesi dell’anno le domande sono state 17.000 e dunque il tetto sarà raggiunto a breve. Per questo, già nei giorni scorsi, l’Austria ha avviato i lavori per la costruzione di una barriera lunga 250 metri che permetterà di fare maggiori e più specifici controlli al confine con lo scopo appunto di limitare, in caso di necessità, l’accesso dei migranti provenienti dall’Italia.

Le affermazioni del ministro austriaco non sono piaciute al nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni: che stamattina, durante una visita al Salone del Mobile di Milano, ha detto alla stampa che se l’ipotesi dell’Austria di creare blocchi alla frontiera del Brennero per fermare i migranti in arrivo dall’Italia fosse vera, si tratterebbe di un atto “molto grave. Negativo per l’economia e brutto segnale per l’Europa”. L’Italia, insomma, si preaprara a dar battaglia: “Vedremo di che cosa si tratta – ha proseguito il ministro – se si tratta di parole, non ci saranno conseguenze sul terreno. Se, invece, ci saranno muri significherà aver dimenticato che i problemi vanno affrontati insieme”.

“Le barriere sono una zavorra” aveva già reagito ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all’Italian-German High Level Dialogue. “Abbiamo lavorato 70 anni per abbattere i muri che dividevano l’Europa: non possiamo lasciare che si rialzino, creando diffidenze e tensioni laddove, al contrario, servono coesione e fiducia”. Dalle pagine di Repubblica oggi gli fa eco l’ex presidente Giorgio Napolitano: “Abbandonarsi a previsioni catastrofiche non porta da nessuna parte. Guai se ci si lascia andare sempre più alla demagogia populista e alla ricerca di false soluzioni per problemi complessi come quello dei migranti. Passi indietro come la barriera al Brennero non sono degni della nostra storia comune”.

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