La Conferenza Stato-Regioni da il via libera al piano nazionale degli aeroporti

La Conferenza Stato-Regioni del 19 febbraio ha dato il via libera al piano nazionale degli aeroporti. Il piano ora sarà sottoposto alla firma del presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il piano nazionale degli aeroporti determina inoltre la strategia degli investimenti da parte dello Stato nelle infrastrutture di collegamento degli scali. Sono individuati 10 bacini di traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica:
1) Nord-Ovest,
2) Nord-Est,
3) Centro-Nord,
4) Centro Italia,
5) Campania
6) Mediterraneo-Adriatico,
7) Calabria,
8) Sicilia Occidentale
9) Sicilia Orientale,
10) Sardegna.
All’interno di ciascun bacino vi sono aeroporti considerati di interesse nazionale (Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero) a due condizioni: la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza; la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario, che l’aeroporto è in grado di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilita’ patrimoniale, almeno su un triennio.
Inoltre sono stati individuati 3 aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia, 9 aeroporti strategici inseriti nella core network europea: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le citta’ di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell’intero bacino del Nord Ovest), Bologna e Pisa/Firenze (a condizione che Pisa e Firenze realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania,Cagliari. ( Fonte Regioni.it)

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