Il 12 ottobre l’ultima giornata esperienziale sul territorio. Un
viaggio nella storia tra castelli, tratturi, tradizioni secolari, momenti
conviviali ed attività sportive. Ma il percorso non termina qui: a
breve l’evento finale con l’inaugurazione di un centro di
aggregazione territoriale multifunzionale.
Una calda giornata d’autunno ha accolto domenica 12 ottobre 2025 a Pescolanciano
(IS) i partecipanti dell’ultima Giornata Esperienziale del progetto itinerante “Viviti Tutt’
Cos’!” per un cammino di aggregazione che si è snodato tra le viuzze del centro storico
fino al castello, tra laboratori artistici e le antiche vie della Transumanza, tra sport e
creatività in movimento.
Ad introdurre la giornata Manolo Sacco, sindaco di Pescolanciano: “Abbiamo creduto
fin dall’inizio in questo progetto perché sapevamo che poteva rappresentare una vera
opportunità di crescita per le nostre comunità e soprattutto per i nostri giovani. Quello che
vediamo oggi va ben oltre le nostre aspettative: ragazzi appassionati che scoprono le
radici del territorio, che si confrontano, che si lasciano ispirare dalla storia e dalle tradizioni
e che soprattutto si riconoscono come parte attiva”. Andrea Casciano, giovane
referente della giornata esperienziale di Pescolanciano, ha aggiunto: “noi giovani
sappiamo bene quanto sia importante far conoscere le ricchezze dei nostri paesi, creando
legami e occasioni di incontro. Il nostro entusiasmo non è casuale: è frutto di un impegno
collettivo nel credere che stare insieme, conoscersi, scambiarsi idee e condividere la
bellezza dei nostri territori possa davvero fare la differenza”. Rino Casciano, referente
Circolo Sociale “New Generation” ha sottolineato come Viviti Tutt’ Cos’! sia: “uno
stimolo per aprire gli occhi sia sul luogo in cui abitiamo che sugli altri paesi che abbiamo
avuto modo di visitare grazie al progetto. Abbiamo condiviso storie ed esperienze
rafforzando legami e senso di appartenenza”. Caterina Palombo dell’Associazione
Intramontes ha sottolineato l’importanza della conoscenza dei luoghi: “il giro nel centro
storico, al castello e lungo il tratturo Castel di Sangro-Lucera oltre a far emergere i punti
chiave di Pescolanciano ha la missione di guardare al territorio non solo come uno spazio
geografico ma come un patrimonio vivente da tutelare e per mostrare ai giovani che loro
stessi possono essere custodi e fruitori di questo valore per compiere il primo passo verso
un futuro diverso”. Intramontes si occupa dal 2016 della promozione di un turismo
naturalistico e responsabile oltre che di salvaguardia e gestione culturale del territorio e
dal 2018 gestisce la fruizione della parte di proprietà pubblica del Castello di Pescolanciano
acquistata intorno al 2000 dalla Regione Molise e fornita in comodato d’uso al Comune di
Pescolanciano.
Dopo l’ice breaking iniziale insieme a Caterina Palombo, che ha voluto testare con un
sondaggio la conoscenza dei luoghi più e meno noti di Pescolanciano con una speciale
mappa realizzata da Matteo, la mattinata è stata coordinata da Eugenio Auciello
dell’associazione Intramontes con un affascinante percorso guidato nel centro storico del
paese che consta di una cinta di case-mura che nascevano intorno al castello con delle
porte d’ingresso di cui si conservano ancora dei resti. La passeggiata si è rivelata un vero
percorso a ritroso nel tempo snodandosi tra la Chiesa parrocchiale del SS. Salvatore,
con un’unica navata, un tempo cappella baronale del Castello e poi donata dal Duca
D’Alessandro alla fine del Seicento alla comunità di Pescolanciano, e la Chiesa di
Sant’Antonio, con arco a sesto acuto, di cui rimangono visibili solo ruderi con preziose
incisioni. Il Castello d’Alessandro si è svelato in tutta la sua splendida maestosità. Nato
con funzione prettamente militare, a fine ‘500 è diventato proprietà della Famiglia
d’Alessandro che lo trasformò in residenza. La struttura attuale è frutto di un grande
lavoro di rifacimento, anche a seguito dei danni subiti nel corso del terremoto di Sant’Anna
del 1805, e fruibile per visite guidate nella sua parte privata grazie alla collaborazione con
gli eredi della Famiglia D’Alessandro. Il tour ha previsto diverse tappe tra cui il cortile
interno, la Cappella che conserva le reliquie di Sant’Alessandro, la Sala del Trono e la
Mostra delle Ceramiche. Nella sala che ospita la Mostra Museo dei Castelli nel
Castello, l’incontro speciale con la duchessa Anna d’Alessandro e con il giovanissimo
pianista Vincenzo Salzillo in rappresentanza dell’Associazione Culturale Armonia di
Pescolanciano che ha suonato magistralmente tre brani di Johan Sebastian Bach e un
valzer di Fryderyk Chopin incantando i presenti. Il Museo della Civiltà Contadina e del
Grano è stato occasione per conoscere insieme a Roberta Carnevale la tradizionale
festa di Sant’Anna in onore della quale ogni 25 luglio vengono realizzate trecce e covoni
decorati da portare in processione mentre Michele Del Matto ha regalato una
dimostrazione pratica dell’antica arte dell’intreccio. La pausa pranzo si è svolta alla
Taverna del Duca, adiacente la villa comunale, in collaborazione con il Circolo Sociale
“New Generation” con piatti della tradizione locale: mbaniccia, polpette cacio e ova e
pizza di grandign con cicoli di maiale preparati dalle signore Giovanna Del Matto e
Mariassunta Padula.
Nel pomeriggio, insieme ad Intramontes la passeggiata sul tratturo Castel Di
Sangro-Lucera nei pressi della Fonte sull’Aia – luogo simbolo di incontro e socialità che
racchiude in sé la storia del paese, della sua comunità e del legame tra vita contadina e
transumanza – ha rivelato un’altra dimensione fondamentale: il paesaggio come
connessione. I tratturi non sono semplici percorsi, sono le cosiddette “autostrade verdi”
che collegavano – e ancora collegano – i paesi come Carovilli e Roccasicura, oltre che i
popoli e le economie. Oggi lungo questo cammino il Circolo Culturale New Generation
propone a metà luglio “Camminando con la Natura”, una suggestiva passeggiata a cavallo
con circa un centinaio di cavalieri. Di ritorno in paese, alla Taverna del Duca un momento
di confronto collettivo e di riflessione sul lavoro svolto dai ragazzi e dalle ragazze del
progetto nel mese di luglio durante i laboratori “Dai pensieri alle parole” e “Dall’idea alla
realizzazione tenuto” insieme ai tutor Umberto Di Benedetto, Piero Putaturo, Carlo Alberto
Fucilli e Veronica Testa volti alla realizzazione di targhe artistiche in ceramica recanti
frasi di derivazione dialettale pensate ed ideate proprio dai giovanissimi partecipanti per
descrivere il proprio paese e i luoghi a cui tengono di più. Le targhe, che sono in procinto
di realizzazione nella bottega artigiana “La Cantina 1959” di Veronica Testa, saranno infatti
installate nei punti più caratteristici ed evocativi di Carovilli, Pescolanciano, Roccasicura,
San Pietro Avellana, Vastogirardi e Sant’Angelo del Pesco a testimonianza dei luoghi non
intesi solo come spazi fisici bensì come elementi relazionali e storici che plasmano, insieme
alle esperienze condivise, la cultura e l’identità di chi li vive e che creano la leva per farli
vivere in tutte le stagioni da abitanti e visitatori. Al Campo sportivo, insieme ad ASD
Pescolanciano e Circolo Culturale New Generation, ragazzi e ragazze di diversi
paesi – alcuni dei quali non hanno l’opportunità di poter giocare stante la carenza di scuole
calcio – hanno potuto finalmente dedicarsi al loro sport preferito in uno spazio aperto ed
inclusivo. Un momento di aggregazione denso di significato che ha visto incontrarsi tre
generazioni: gli adulti, profondamente colpiti dall’atmosfera gioiosa che si respirava, i
giovani partecipanti e i bambini che non vedevano l’ora di rotolarsi nell’erba per giocare in
maniera spensierata. La giornata esperienziale si è conclusa con la visita al Birrificio
artigianale “La Fucina” nel quale da 12 anni Angelo Scacco e Giovanni Di Salvo si
dedicano ad una produzione brassicola di altissima qualità. Angelo ha raccontato la sua
storia: da neofita e semplice appassionato di birra, ha deciso di fare ritorno in Molise e
avviare una produzione nel suo paese per dare slancio e nuova linfa al territorio. Un
mondo di creatività e sperimentazione, con collaborazioni non solo regionali ed
extraregionali ma anche internazionali a testimonianza del valore forte, radicato ed
identitario di Pescolanciano anche al di fuori dei suoi confini geografici.
Le sei giornate esperienziali sul territorio sono terminate. Ma il processo di cooperazione
non finisce qui: a breve l’evento finale con l’inaugurazione a Carovilli – comune
capofila – di un Centro di Aggregazione Territoriale per favorire l’inclusione, la
partecipazione attiva delle comunità locali, la coesione sociale e per valorizzare la
capillarità delle attività educative, culturali e ricreative.