lunedì, Luglio 7, 2025
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Arte/ Ernesto Saquella, filosofo per mezzo del colore.

Dalla Fondazione Molise Cultura riceviamo e pubblichiamo una nota sulla mostra in onore del compianto artista Ernesto Saquella, che ha aperto oggi i battenti nei locali ex-Gil a Campobasso

PRESENTAZIONE CRITICA

Mistico creativo e distruttivo, Ernesto Saquella, tra i primissimi artisti italiani ad aver approfondito le potenzialità offerte dalla realtà virtuale, dal cyberspazio e dalla multimedialità, presentano una parabola di ricerca estremamente complessa e in parte ancora da decifrare. Da analizzare è il passaggio dall’ipermediale all’alchimia, dalla ricerca di una forma reticolare e flessibile di rappresentazione allo studio della Tradizione, verso immagini simboliche profondamente strutturate e meditate. Il passaggio dal technikòs all’artifex è pertanto un punto fondamentale sul quale ragionare.

Le prime opere legate all’astrattismo lirico presentano tracce geometriche in campi cromatici più o meno definiti. Triangoli acuti, reiterati e strutturati in insiemi, come anche falci e mezzelune, permettono già di leggere una relazione magica tra colori e forme secondo i principi elaborati da Vasilij Kandinskij per i quali colori squillanti s’intensificano se posti entro forme apicali. L’arte, per comunicare contenuti spirituali, e per riuscirvi, come teorizzato da tendenze di stampo spiritualista, deve essere libera dalla rappresentazione realistica e comunicare prettamente, attraverso l’occultamento, l’interiorità spogliata dell’artista. La forma, infatti, anche se è completamente astratta e orientata verso figurazioni geometriche, conserva un suono interiore che la lega all’autore, il solo che può comprendere la struttura nella sua totalità di complesso d’elementi. In tali opere si avverte una profondità per contatto e lo sforzo di creare un flusso continuo di materia, quasi violento, per cui la trascendenza dell’organismo/forma tende a persistere oltre il limite fisico del supporto. In tale tentativo di orientamento, le forme e i segni tendono all’instabilità e mutabilità con accentuato vigore fisico, per il timbro coloristico estroverso e aggressivo.

Con la serie Storyboard dei primi anni novanta emerge il concetto di “testo aperto” per cui il palinsesto, formato da molteplici blocchi di parole e d’immagini connesse secondo plurimo percorsi digitali, riporta all’idea di Tempo delle avanguardie storiche. L’opera diventa linguaggio mentre la sua lontananza è dettata dall’aura la quale decade immediatamente in un sistema di rappresentazione numerico dove è assente il rapporto creazione-materializzazione, sostituito dal ricorso a sequenze di calcoli. La questione della forma dell’informazione in relazione alla tecnologia diventa per l’artista un argomento di riflessione in quanto l’immagine generata dal computer è il risultato di una sintesi automatica che parte da un progetto astratto tradotto in una serie di operazioni computazionali. La riproduzione diventa un’operazione eseguita dal computer, indipendentemente dalla presenza dell’artista, e può essere reiterata indefinitamente, ed in qualsiasi luogo.

Il passaggio dal virtuale al figurale, nel senso di simbolico ma anche di figurativo, riprendendo concetti più complessi di periodizzazione e generazione quali postulati da Wölfflin e da Riegl, può richiamare, nell’ambito del percorso conoscitivo di Saquella, il passaggio dal segnale lineare al segno pittorico ovvero da una pittura (digitale) tattile/connettiva a una rappresentazione/descrizione ottica.

Nell’acceso simbolismo dell’ultimo periodo vi è una perenne osmosi tra il dentro e il fuori, tra l’io e il noi, tra la luce e l’oscurità ovvero tra il colore e la sostanza. L’interno dell’oggetto descritto ed evocato, e in ciò si avvicina all’elaborazione digitale, non viene però posseduto dalla materia bensì dalla memoria e l’artista, giocando su questo incantamento, cerca di superare il limite dell’opera comunicando l’universalità dell’immagine. Così nella sua arte viene gradualmente sempre più in primo piano l’elemento dell’astratto che è interiorità legata al simbolo, infografico nel caso degli storyboard, alchemico nel caso dell’ultima produzione.

(da Tommaso Evangelista)

BIOGRAFIA

Ernesto Saquella, artista e saggista italiano (Campobasso, 25 agosto 1958 – 1 marzo 2008)

Si dedica all’arte da giovanissimo, dipingendo paesaggi e soggetti dal vero, e parallelamente conduce studi regolari che si completano con la laurea in Giurisprudenza presso l’Università “Federico II” di Napoli. Durante il soggiorno partenopeo, dal 1977, nasce il ciclo Griglie. Dal 1983 al 1987 realizza linoleografie e xilografie, singole o raggruppate in cartelle, che ritraggono figure, paesaggi e scene simboliche. Dopo alcuni viaggi di studio nelle principali capitali europee, nella prima metà degli anni Ottanta lavora al ciclo Città. Nel 1985 con altri artisti molisani fonda il “Gruppo di Orientamento”. Segue il ciclo Apici, un’esplosione di colori e contrasti scanditi talvolta dalla presenza di materiali compositi, che “narra” per sottrazione e decantazione la fortissima spinta ascendente individuale in opposizione all’incertezza e allo spaesamento dell’uomo tecnologico dinanzi alla moltitudine e all’immensità. Nominato Accademico Associato all’Accademia Tiberina di Roma, nella capitale frequenta gli ambienti che gravitano intorno ai cenacoli di Filiberto Menna e Giulio Carlo Argan. Nel 1987 fonda l’Associazione Culturale Nazionale “Il Quadrato e la Luce”.

Gli anni Ottanta si chiudono con il ciclo Astrattismo lirico, una serie di opere di grande formato che racchiude e porta a compimento le esperienze tecniche e concettuali elaborate nei cicli precedenti aprendo, contemporaneamente, la via alle successive. Nei primi anni Novanta abbandona i tradizionali medium e si dedica all’universo digitale. È fra i primissimi operatori culturali italiani ad approfondire le potenzialità offerte dalla multimedialità, dal ciberspazio e dalla realtà virtuale. Entra in contatto con artisti, docenti di prestigiose università americane, imprenditori e tecnici delle nascenti società private nate sull’onda del cambiamento (Apple, Microsoft etc.). Nasce il cicloStory board. Nel 1994 decide di rientrare in Molise e si dedica alla divulgazione artistica e teorica: organizza conferenze e collabora con quotidiani, settimanali e mensili regionali. Nel gennaio 1994 pubblica il saggio Dallo spazio euclideo al ciberspazio. Quale cultura per il terzo millennio? (in: Nino Barone, Rino Cardone, Ernesto Saquella: Angeli e Macchine. 2000 giorni al 2000), un testo in cui descrive e analizza il passaggio “dalla materia alla funzione”, ovvero il passaggio dalla tecnologia pesante alla tecnologia leggera. Oltrepassando i confini imposti da un testo di conferenza, nel settembre 1994 riprende ed approfondisce gli stessi temi in: Verso il Millennio virtuale. La rivoluzione tecno-antropologica prossima ventura. Chiude il cerchio con il saggio, inedito, Il cavaliere del ciberspazio. La creativita’ nell’era di internet, nel quale ripercorre il proprio processo artistico e intellettuale dagli inizi fino a giungere ai nuovi assunti digitali. Nel 1996, firma il manifesto del movimento internazionale “Archetyp’art”. Nel 1997 avviene l’incontro con l’Alchimia. Seguono anni di profondi cambiamenti che lo porteranno ad esplorare nuovi, e al tempo stesso antichissimi, sentieri.

Nel 2002 scrive il “racconto autobiografico”, pubblicato postumo, La rosa rossa. Arte e iniziazione, la testimonianza di un’esperienza straordinaria e incomunicabile ambientata fra tessere musive, boschi sacri e rivelazioni neoplatoniche. Riprendendo la tecnica dei “retouché”, altro ciclo di opere al quale si dedica negli anni intorno al 2000, nel 2006 realizza, in collaborazione con il fotografo Giuseppe Terrigno, il progetto “Il Mistero”, un ciclo di opere dedicato alla processione del Corpus Domini di Campobasso. Ventisei opere, tredici scatti in bianco e nero e tredici interventi pittorici su altrettante fotografie, che mirano a sublimare le valenze sacrali e tradizionali delle macchine sceniche rapportando l’evento cattolico e il suo aspetto folcloristico al significato originario della festa e della rituaria ad essa collegata. Nello stesso periodo inizia la stesura di A regola d’Arte, un testo al quale Ernesto Saquella lavora ininterrottamente fino all’ultimo giorno di vita, uno scritto motivato con chiarezza: “Non leggete questo libro con l’unico intento di ottenere nuove informazioni, ma provate a utilizzare subito, nella pratica, quanto vi trovate d’utile”.

Il volume, pubblicato nel giugno 2008 per i tipi della Libreria Editrice Filopoli di Campobasso, è un’opera letteraria che non ha precedenti in Molise. In essa sono trattati, con mano sicura ed esiti sorprendenti, i temi della Tradizione, che non ha nulla a che vedere con il folclore, e della Spiritualità, che non ha nulla a che vedere con la religione. L’opera, dalla struttura ciclica, è suddivisa in dodici capitoli, più premessa (“Ordo ad chao”) ed epilogo (bibliografia). Tutti gli argomenti trattati sono da considerarsi come affluenti di un unico grande fiume dal quale al tempo stesso tutti provengono. L’alveo di questo fiume è la vita stessa. L’alfabeto della Tradizione è costituito dai simboli e dagli archetipi della mai interrotta catena sapienziale che ha la sua essenza nello studio profondo della Natura.

Dal 1974 ha esposto in mostre personali e collettive in Italia (Campobasso, Pescara, Napoli, Ferrazzano, Termoli, Roma, Campolieto, Bari, S. Croce di Magliano, Macerata, Ischia, Bologna, Monteroduni, Busso, Campomarino, Foggia, Ripalimosani, Vallata, L’Aquila, Oratino, Bojano, Ferrara, Petrella Tifernina, Isernia, San Giuliano di Puglia, Spoltore, Casacalenda, Macchiagodena, Lapio, Guardialfiera, Larino, Quadrelle) e all’estero (Montreal, Ginevra).

Le sue opere sono presenti in istituzioni museali, collezioni private e gallerie d’arte italiane e straniere. Hanno scritto di lui e della sua arte responsabili d’istituzioni pubbliche e private, artisti, giornalisti, intellettuali, critici e storici dell’arte, fra cui: Achille Pace, Leo Strozzieri, Maria Augusta Baitello, Daniela Comandini, Hugo Orlando, Massimo Bignardi, Enzo Santese, Giuseppe Pittà, Rino Cardone, Antonio Picariello, Antonio Gasbarrini, Alessandro Masi, Giuseppe Siano, Francesco Gallo, Camillo Viti, Stefano Manocchio, Giacoma Maria Pagano, Anna Lombardi, Silvana De Gregorio, Lorenzo Canova, Antonio Porpora Anastasio.

È presente nelle pubblicazioni:

“ Il Segno” notiziario internazionale di arte contemporanea 1989

Massimo Bignardi, Itinerari eccentrici, Edizioni Enne, Campobasso 1992

Massimo Bignardi, Contemporanea. Appunti per una storia delle arti visive nel Molise dal 1945 al 1992, IRRSAE Molise 1997

Barbara Bertolini e Rita Frattolillo , Molisani. Milleuno profili e biografie, Edizioni Enne, Campobasso 1998.

Antonio Picariello,  Molise mon amour. Diario di un critico d’arte, Archetyp’art – Edizioni Enne 2000

Massimo Bignardi, la pittura contemporanea in italia meridionale 1945-1990, Electra Napoli 2003

Antonio Mario di Nunzio, Daniele Muccilli, Lucia Petrucciani Lagioia, Novecento letterario molisano con appunti sull’arte e spunti sul fumetto, graus editore 2008

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I ‘desaparecidos’ abruzzesi e molisani a Pontida

Riceviamo e pubblichiamo

In riferimento alle polemiche sorte su alcuni giornali sulla presenza di cittadini abruzzesi e molisani, alcuni nemmeno tanto anonimi, alla kermesse della Lega Nord vorremmo specificare che quando parliamo di qualità non ci riferiamo alle qualità personali o soggettive dei personaggi medesimi, ognuno è libero di trascorrere, con il suo bagaglio culturale alto ed altisonante, il fine settimana dove vuole.

Quello che a noi FORCONI non è piaciuto è il modo, cioè in poche parole non si può andare a Pontida a mani basse senza portarsi dietro il proprio armamentario culturale , storico e territoriale, non si è meridionali per caso o per sbaglio.

Dietro la nostra cultura esiste una storia fatta di eroi , uomini e donne che sono morte per l’Italia e per il Sud, a cominciare da molti rappresentanti del meridionalismo di ispirazione liberale e positivista (come Pasquale Villari, Giustino Fortunato, Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino), di quello di matrice liberal-socialista (come Gaetano Salvemini) e marxista (fra cui Antonio Gramsci ed Emilio Sereni) e di quello cattolico (come Luigi Sturzo) e per concludere con il nostro corregionale abruzzese Benedetto Croce.

Oppure vogliamo dire la verità su cosa è avvenuto dopo il 1861 , sulle trafilerie di Reggio e le seterie di Palermo requisite e portate a Torino, sul Ducato che valeva dieci volte la Lira piemontese, del regio decreto sulla emancipazione dalla Nobiltà del 1808 di Eugenio Napoleone vicerè d’Italia al fine di avvicinare gli ultimi ai primi  e sui soldati delle valli bergamasche che sono venuti nel Sud ed hanno stuprato, violentato e depredato, sulla chiamata di leva obbligatoria che ha tolto tante braccia all’agricoltura invogliando il brigantaggio non fatto da criminali ma di stato di bisogno, sul primo campo di concentramento e sterminio in Europa alle Fortezze di Fenestrelle a 2000 metri , 40 mila soldati furono rieducati con il freddo in Val Chisone.

Allora cosa serve andare a Pontida senza vessillo e senza bandiera unitaria.

Cosa significa omaggiare una organizzazione che non dimentichiamoci , seppur ha gridato per anni “Roma ladrona” oggi è più ladra di altri oppure quanto gli altri.

Bene avete fatto ad andarci, ma con il vessillo regionale sulla mano sinistra e con la bandiera italiana sulla mano destra, questo significa essere dirigenti meridionali.

E per chiarire visto che a qualcuno è venuta l’orticaria di mattina presto, questo era il significato di qualità , visto che la quantità si commenta da sola!!!

Il Segretario organizzativo nazionale del movimento I FORCONI e Coordinatore Regionale abruzzese 

Antonio Turdò

 

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Sanità, Coscienza Civica: “La priorità della prossima legislatura? Ricostruire il sistema sanitario dopo la “cura” Frattura”.

“Nella prossima legislatura si giocherà il futuro della sanità molisana: il Molise è l’unica regione ancora in regime di commissariamento, con un indebitamento clamoroso appesantito ancora dal mutuo di ulteriori 250 milioni acceso dalla Giunta Frattura nel 2015, e con un sistema pubblico pressoché smantellato per effetto delle scelte contenute nel POS 2015-2018” – è il commento di Coscienza Civica, movimento civico che ha aggregato numerosi sindaci e amministratori locali.

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Campobasso/ Lite tra stranieri: due in ospedale

L'ospedale Cardarelli di Campobasso

Riceviamo e pubblichiamo

COMUNICATO STAMPA

La Polizia di Stato di Campobasso informa che nella serata del 22.09.2017 è intervenuta su una lite tra cittadini stranieri soggiornanti presso la struttura denominata “Eden 1” sita in C.da Colle delle Api; lite scatenatasi per futili motivi tra un cittadino libico ed un afgano.

Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso della locale Questura, a seguito di segnalazione al 113 da parte del responsabile della struttura di accoglienza, sono intervenute  ed hanno provveduto a denunciare in stato di libertà i due soggetti.

E’ intervenuto anche personale del servizio 118 che ha trasportato i due stranieri presso il  nosocomio cittadino ove i sanitari hanno riscontrato ai soggetti, reciprocamente, prognosi per diversi giorni.

Sul fatto sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Divisione Anticrimine della Questura.

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Un percorso tra musica, teatro e creatività: riparte la stagione del Villaggio delle Arti di Larino

Prende il via  la nuova stagione del Villaggio delle Arti, Associazione culturale di musica, teatro e creatività con sede a Larino. La scuola, nata dalla passione e dalle competenze artistiche dei tre fondatori Maria Chiara Guarino, Graziano Carbone e Paola Di  Risio, ha l’obbiettivo di fornire al territorio molisano una vasta offerta formativa, comprendente diverse arti e disciplinecome  musica, teatro, radio, giornalismo e lingua inglese, avvalendosi delle conoscenze di alcuni tra i più grandi docenti di livello nazionale. Le diverse collaborazioni e affiliazioni con realtà culturali ed enti già presenti sul territorio regionale tra cui Molise Cinema, Molise Business Cultural College, Asso Stampa, Teatro del Loto, Afra, Exp Music School – San Salvo, Wood Sound Studio, danno la possibilità di seguire corsi professionali riconosciuti.
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Automobilismo/Slalom di Macchiagodena: si parte!

Riceviamo e pubblichiamo

Si accendono i riflettori sul piccolo borgo di Macchiagodena che ospiterà, dalle ore 15.30, la seconda edizione dello Slalom “Riccardo Martella”.

Se lo scorso anno le “nuove leve” hanno buttato giù una base per creare una manifestazione giovanile, dinamica, che facesse divertire i piloti, con un percorso extra large molto guidato e con un inimitabile paesaggio, quest’anno la conferma che queste basi hanno solide fondamenta: 70 le vetture al via!

Sforzi sono ampiamente ripagati perché a fine settembre, con un clima tutt’altro che gradevole per gli amanti di questa disciplina, raggiungere un cosi alto numero di partecipanti non è da tutti.

Raddoppiati i numeri della prima edizione, parco macchine di alto livello prestazionale. La prima vettura di gara varcherà la linea di partenza domenica mattina alle ore 11.30, non ci resta che aspettare il primo rombo dei motori per trascorrere una piacevole giornata di sport. L’organizzazione, Automobile Club Campobasso e Mrm Molise ringraziano tutti gli sponsor che hanno creduto nella manifestazione.

Dott.ssa Sara De Castro
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Termoli la politica…e…Thomas Jefferson

Riceviamo e pubblichiamo

“Tu Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito: Tu,terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Tu, Cura, che per prima hai creato e fatto vivere il corpo, lo “possiederai” finchè vivrà e si chiamerà Homo perchè è stato tratto dall’humus cioè dalla Terra”  Mi stò riferendo al mito nel quale si narra di Saturno che , nel dirimere una diatriba fra la Terra e Giove su chi dovesse dare il nome alla nuova creatura chiamandolo uomo, diede a Cura il compito di mantenere in vita le sue creature(gli uomini), dimostratesi molto fragili, deboli, mortali. La Cura- interessamento premuroso per una persona, per un essre vivente o per un oggetto- richiede impegno attivo, ma anche partecipazione emotiva e viene rivolta, in genere, secondo le indicazioni del mito, verso persone, esseri o oggetti deboli, bisognosi. Cura,nel mito, non aveva solo il compito di mantenere in vita le creature, doveva occuparsene, proteggendole, difendendole.

Ancora più faticoso ed impegnativo e soprattutto raro, è purtroppo aspettarsi la cura da parte delle istituzioni politiche che fanno fatica( a Termoli in particolar modo) a compredere che porre l’individuo al centro della propria azione è l’unico modo per vivere anzichè sopravvivere. La Cura è farsi carico del bisogno, anche non manifestato, dell’altro; è quindi assunzione di responsabilità. Il medico, il genitore, gli insegnanti ….ognuno con le proprie responsabilità e i politici dovrebbero curarsi del bene comune.
In un linguaggio ancora in uso, il sacerdote veniva chiamato “curato” perchè deputato a esercitare il mistero della “cura della vita”, come dice papa Francesco.
E la parrocchia era chiamata “cura”….quella (viottola) a destra saliva verso il monte, e menava alla cura…(A.Manzoni).La presenza assicurata da tanta piccole “cure” in posti ormai lontani dalla attenzione responsabile di chi è chiamato ad assicurare i servizi essenziali testimonia la splendida testardaggine della cura .
” La cura della vita e della felicità degli uomini, e non la loro distruzione, è l’unico leggittimo obbiettivo del buon governo” Thomas Jefferson.
Chissà se i “politici nostrani”, che si ricordano dei residenti di questa città solo in determinate circostanze cioè le elezioni, abbiano mai letto il T.Jefferson politico…sarebbe ora e copiarlo sarebbe Onestà Intelletuale.
cappellaroccodettotommaso
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CUCINA E DINTORNI/ il pesce in padella: meglio solo?

Fresh fishes.

Raramente mi avvicino alla cucina di pesce che non sia quella tradizionale (risotto e rigatoni alla pescatora, spaghetti con le vongole o cozze, o allo scoglio, poche certificate ricette a base di pesce in bianco o con il pomodoro o alla griglia); ciò perché mi è stato insegnato che il pesce richiede un trattamento particolare, ingredienti a corredo determinati e non si può spaziare con la fantasia. Cito un esempio, da sempre impresso nella mia mente. Da giovane avevo un mentore termolese, con antenati pescatori, il quale diceva sempre che in cottura il pesce deve ‘riposare’, essere adagiato lentamente in pentola e disposto largo “perché altrimenti si stressa!”. Pensavo tra me e me come potesse stressarsi un animale morto; ma il senso era differente e riguardava la manualità per non farlo ‘sfraffare’ (scusate la rudezza, ma non ci sono sinonimi in grado di rendere ugualmente bene l’idea). La stessa persona poi aveva dato dei consigli, che per lui erano imposizioni: mai il pesce con il formaggio, quasi mai con i legumi (tranne che per seppie e piselli, precisava) e sempre con poco condimento, olio, pomodoro, poco aglio e prezzemolo, perché, anche quello di sapore deciso, non si deve mischiare con altri sapori, per non uscirne ‘inquinato’. Così gli era stato tramandato dai parenti pescatori e quella per lui era legge. Io, a mia volta, sono cresciuto ‘gastronomicamente’ con queste regole, inorridendo nel vedere abbinamenti improbi, prima di tutto quello con il formaggio. Tutto è andato bene finché non sono entrato in contatto con la cucina gourmet, soprattutto vedendo trasmissioni televisive a iosa: bene in una lo chef (stellato) proponeva spaghetti alici e pecorino, un altro gli spaghetti tonno e prosciutto (già andiamo meglio) e ancora con porro vongole e tartufi, calamari e ceci, spaghetti aglio, olio e peperoncino su crema di cavolfiore, gamberi e crema di piselli, filetto di branzino asparagi e vongole. Il castello costruito nel tempo è crollato, quando ho appreso che in Portogallo i calamari in padella vengono serviti con i ceci (interi non frullati e sono sicuro che saranno anche molto buoni) addirittura come antipasto. Alla fine mi sono rassegnato nel vedere ricette dove il pesce diventava blu (in un sito di altissima cucina) o viola, perché veniva cucinato con salse coloratissime e piene di ingredienti scuri,  poi ridotte per accentuare proprio la colorazione. Ora non voglio ripristinare la solita contesa tra tradizione e innovazione in cucina, ma veder caduto il mito delle frasi dette allora dal maestro-pescatore mi porta ad apprezzarlo ancora meglio. In conclusione, non mi distaccherò mai dagli spaghetti e vongole, dal brodetto tradizionale, dal pesce alla griglia, dal risotto ai frutti di male. Tolto il bianco, il rosso e il verde (e tratti di giallo) non voglio avere altri colori, se nel piatto c’è pietanza a base di pesce. Il progresso, per il momento, può attendere.

Stefano Manocchio

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Contrasto dell’abusivismo edilizio e alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico: sei persone denunciate

FOTO DI REPERTORIO

Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto dell’abusivismo edilizio e alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico, condotta dai Carabinieri in varie zone della provincia di Isernia, ritenute particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale, sei persone sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria.

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Area di crisi Molise: il 27 settembre webinar di presentazione degli incentivi

regione molise via genova1

Riceviamo e pubblichiamo

REGIONE MOLISE

Presidenza

Area di crisi Molise: il 27 settembre webinar di presentazione degli incentivi

Si svolgerà mercoledì 27 settembre 2017, a partire dalle 15.00, il webinar di Invitalia e Regione Molise per presentare gli incentivi disponibili nell’area di crisi industriale di “Venafro-Campochiaro-Bojano e aree dell’indotto”.

Al seminario on line, rivolto ai potenziali investitori, parteciperanno gli esperti di Invitalia, che illustreranno le agevolazioni della Legge 181, ed i tecnici della Regione Molise, che descriveranno i contributi regionali.

Il webinair, che avrà una durata di circa due ore, sarà strutturato in due parti: la prima di presentazione degli incentivi e la seconda dedicata alle domande dei partecipanti. Al fine di consentire un’adeguata interazione la partecipazione è limitata a 50 persone.

 

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