domenica, Aprile 27, 2025
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Comune di Campobasso: approvati 4 ordini del giorno dell’opposizione

Una seduta di Consiglio, quella del 24 aprile 2025, che ha celebrato la Politica fatta per la Gente!

Come capogruppo di Forza Italia ho redatto e fortemente sostenuto con tutti i colleghi dell’Area Moderata 4 ordini del giorno, frutto del lavoro condiviso di questi mesi nelle competenti Commissioni consiliari.

Una considerevole attenzione alle Contrade, finalmente… abbiamo richiesto che circa 44 nuovi punti luce, vengano destinati esclusivamente per implementare i sistemi di illuminazione pubblica delle contrade, cercando di venire incontro alle istanze registrate in sede di X Commissione consiliare dove diversi rappresentati opportunamente auditi hanno manifestato questo bisogno (tra gli altri); questo intervento in aggiunta ad altre opportunità derivanti dalle economie risultanti dalla gestione del Project Financing della Illuminazione Pubblica Cittadina che ammontano ad oltre 500.000 euro.

Inoltre abbiamo richiesto la copertura economica necessaria per attuare gli Ordini del giorno votati in sede di Monotematico sul Centro Storico che annoverano a loro interno la riqualificazione del Borgo Antico, con arredi urbani, pubblica illuminazione artistica, rigenerazione verde e valorizzazione culturale con l’attuazione del progetto “Vicoli d’arte”.

Abbiamo voluto inoltre attenzionare le necessità di sicurezza della Città richiedendo lo stanziamento di ulteriori risorse economiche per potenziare i Servizi di Polizia Urbana a sostegno della sicurezza pubblica, anche con l’attivazione del terzo turno serale/notturno anche con il potenziamento della Pianta Organica; attività finalizzate al controllo delle aree sensibili attraverso ronde nel Borgo Antico e pattugliamenti territoriali!

Da ultimo, ma non per ultimo abbiamo voluto valorizzare l’ulteriore lavoro svolto nella Commissione Mobilità, presieduta dal Consigliere di Forza Italia Cefaratti Nicola, che ha messo il luce la necessità di attenzionare alcune intersezioni stradali con la realizzazione di nuove rotonde che possano convogliare il traffico in totale sicurezza, cercando di fronteggiare le criticità rilevate, le stesse che negli ultimi mesi hanno registrato una serie di sinistri stradali con danni a cose e persone!

Il Rendiconto dell’Ente ha messo in evidenza un Avanzo di gestione pari a Euro 2.423.376.00; Somma importante che potrà dare risposte celeri a bisogni datati.

I nostri Ordini del Giorno impegnano oltre 1,5 milione di euro per esigenze della Città!

Questo ha indotto l’Area Moderata (Forza Italia-Popolari per l’Italia-Udc-Noi Moderati) a condividere l’atto consiliare votandolo nel precipuo ed esclusivo interesse della Gente!

Siamo stati eletti per amministrare la cosa pubblica, non per fare ostruzionismo becero, o la Politica da palcoscenico (anche malfatta!!)!

La Politica diceva Papa Francesco:

“Il Santo Padre ha detto che la politica serve e che di fronte a tante forme di politica meschine, tese all’interesse immediato, la grandezza politica si mostra quando in momenti difficili si opera sulla base di grandi principi, pensando al bene comune e a lungo termine”.

I Gruppi consiliari di Forza Italia, Popolari per l’Italia, Udc e Moderati in comune a Campobasso hanno reso merito a questo monito.

CAMPOBASSO PRIMA DI TUTTO

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La Cassazione sul Jobs Act, ha già ampliato la tutela reintegratoria

Alfredo Magnifico

Il D.Lgs. 23/2015 -Jobs Act- già dal 7 marzo 2015 ha sottratto la tutela di reintegra prevista dall’art.18 “Statuto dei lavoratori” agli assunti a tempo indeterminato prevedendo, in caso di licenziamento “dichiarato illegittimo”, per assenza di giusta causa o di giustificato motivo, una monetizzazione “a tutele crescenti” ed in alternativa alla reintegra nel posto di lavoro, ha creato  due trattamenti differenti, in caso di licenziamento, determinati dalla data di assunzione.

La Corte costituzionale è intervenuta in materia di licenziamenti illegittimi, con due sentenze ed ha modificato, in modo significativo, le tutele per i lavoratori a cui si applica il cosiddetto Jobs Act, in tale contesto si colloca il referendum abrogativo del D.Lgs. n. 23/2015 dichiarato ammissibile dalla Corte costituzionale.

Le sentenze n. 22/2024 e la n. 128/2024, sono una svolta nel sistema di protezione contro i licenziamenti ingiustificati ed ampliano le ipotesi previste per la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro, anche per i lavoratori sottoposti alla normativa del Jobs Act.

Con la sentenza n. 22/2024 la Cassazione ha  dichiarato l’illegittimità dell’articolo 2, comma 1, del Decreto Legislativo. n. 23/2015, nella parte in cui limita la reintegrazione ai soli casi di nullità “espressamente previsti dalla legge”, cosi che la reintegra ora è riconosciuta in tutti i casi di nullità del licenziamento, anche se non espressamente previsti dalla legge, ma riconducibili ai principi generali dell’ordinamento.

Con la sentenza n. 128/2024 si è avuta un’ulteriore estensione della tutela reintegra ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, ampliando la protezione dei lavoratori, dichiarando incostituzionale la norma del Jobs Act, che limitava la reintegra solo ai casi di licenziamenti disciplinari e stabilisce che “la tutela reintegratoria attenuata” deve applicarsi anche ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo, nel caso in cui venga accertata in giudizio l’insussistenza del fatto materiale alla base del licenziamento.

Tali sentenze hanno ridefinito il sistema di tutele contro i licenziamenti ingiustificati, superando le rigidità introdotte dal Jobs Act.

Il referendum “abrogativo” del D.Lgs. 23/2015 dichiarato ammissibile dalla Corte Costituzionale, se approvato da parte degli elettori, ripristinerebbe per tutti i lavoratori operanti in unità produttive con più di 15 dipendenti, la normativa dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, nel testo riformato dalla legge n. 92/2012, ossia la regola della reintegrazione nel posto di lavoro nei casi più gravi di licenziamento illegittimo (perché del tutto privi di giusta causa o di giustificato motivo).

Il referendum si sovrappone alle sentenze della Corte costituzionale, promuovendo l’integrale abrogazione del D.Lgs. 23/2015, per ripristinare la disciplina dell’articolo 18.

I promotori del referendum, intendono: rafforzare la posizione del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, ripristinare la reintegra come sanzione ed effetto dissuasivo e deterrente.

La Corte costituzionale, nel comunicato del 7 febbraio 2025, ha precisato che con “l’approvazione del quesito abrogativo, il risultato di un ampliamento delle garanzie per il lavoratore non si verificherebbero nelle ipotesi di invalidità” del licenziamento, in particolare; “nel caso del licenziamento intimato al lavoratore assente per malattia o infortunio, o “per disabilità fisica o psichica, “si avrebbe un arretramento di tutela”.

Il quesito referendario chiama il corpo elettorale “a una valutazione, complessiva e generale, che prescinde dalle specifiche e differenti disposizioni normative, senza perdere la propria matrice unitaria”.

Non per ribadire la mia posizione, allora esposta alla Leopolda, dove fui invitato dall’allora On, Venittelli, che il Jobs Act sarebbe stato una grande iattura per la sicurezza dei diritti dei lavoratori.

In caso di abrogazione del D.Lgs. 23/2015, si avrebbe un’armonizzazione del sistema normativo in vigore in materia di licenziamenti che attualmente si divide in due differenti normative, da applicarsi a seconda che il lavoratore sia stato assunto prima o dopo il 7 marzo 2015, le recenti sentenze della Corte costituzionale, hanno ripristinato lo status quo ante, l’intervento appare “tardivo e privo di quella efficacia” che i lavoratori avrebbero voluto avere tempestivamente e non con un ritardo di dieci anni.

Alfredo Magnifico

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Fc 25 celebra la stagione calcistica con il Team of the Season

(Adnkronos) – Il 25 aprile segna l’inizio della celebrazione della stagione calcistica internazionale attraverso il lancio del Team of the Season (Tots) di Ea Sports Fc 25. L’iniziativa premia i giocatori che si sono distinti durante l’anno per le loro prestazioni eccezionali, offrendo agli appassionati la possibilità di rivivere i momenti salienti della stagione sia su Fc 25 sia su Fc Mobile Ultimate Team. La prima squadra Tots è disponibile da oggi fino al 2 maggio su Ea sports fc 25 e include i protagonisti dei campionati Ligue 1 McDonalds, Arkema Premiere Ligue ed Eredivisie. L’obiettivo è far rivivere ai fan le emozioni dei maggiori campionati attraverso la selezione dei migliori talenti maschili e femminili, con aggiornamenti settimanali dedicati ai diversi tornei. Ogni settimana sarà celebrato un campionato diverso, con i migliori atleti annunciati attraverso i canali ufficiali. Il calendario completo dell’iniziativa, che mette in risalto i giocatori più meritevoli a livello mondiale, è disponibile online. Il pubblico ha già avuto l’opportunità di votare i protagonisti del massimo campionato inglese, rivivendo alcune delle prestazioni più memorabili della stagione. Attualmente sono aperte anche le votazioni per i Tots della Bundesliga, offrendo ai fan ulteriori occasioni di partecipazione attiva. Per Fc Mobile, il Team of the Season sarà lanciato come evento in-game il 29 aprile, iniziando con i migliori talenti della Ligue 1 McDonalds, oltre alle Icone del gioco. A seguire, saranno proposti capitoli settimanali dedicati alla Premier League, Bundesliga, LaLiga, Serie A e molti altri campionati. La campagna si concluderà con la pubblicazione dell’Ultimate Tots, una selezione dei migliori oggetti Tots rilasciati durante tutta l’iniziativa, raccolti in un’unica squadra finale. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Bobo Vieri sta meglio dopo il malore alle Maldive: “Non è polmonite”

(Adnkronos) – Dopo il ricovero alle Maldive l'ex attaccante Christian Vieri sta meglio. 'Bobo' ha rassicurato e ringraziato tutti i fan e i follower per i tantissimi messaggi, con una story su Instagram.  L’ex bomber 51enne è stato visitato dal medico che gli ha prescritto farmaci e un periodo di convalescenza. “Ho visto ieri il medico, per fortuna non è polmonite, ho delle medicine, mi devo curare, devo stare a riposo 10-15 giorni però tutto apposto. Grazie a tutti per i messaggi…”. L'ex calciatore, in vacanza alle Maldive con la moglie Costanza Caracciolo e le due figlie Stella e Isabel, si è trovato costretto a rientrare in Italia dopo aver accusato un malore. A raccontare cosa è accaduto è stato lo stesso Vieri che ieri sui social ha condiviso le foto dell'ospedale in cui è stato ricoverato. L'ex attaccante della Nazionale è stato immortalato con la maschera per l'ossigeno, spiegando nelle stories successive cosa è successo. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Usa, Fbi arresta giudice: “Ha aiutato immigrato a eludere fermo”

(Adnkronos) – L'Fbi ha arrestato una giudice nel Wisconsin accusata di aver aiutato un immigrato a "eludere l'arresto". Lo ha reso noto il direttore del Federal bureau of investigation, Kash Patel, precisando che Hannah Dugan, giudice di Milwaukee è sospettata di "aver intenzionalmente sviato gli agenti federali" da un immigrato inseguito dalle autorità federali. Da settimane negli Stati Uniti va in scena un duro scontro tra il presidente Donald Trump e i giudici sulla questione della deportazione dei migranti. Lo scontro sul tentativo di Trump di esercitare poteri senza precedenti in materia di espulsione dei migranti si è intensificato ulteriormente cinque giorni fa, quando il presidente Usa ha nuovamente preso di mira il sistema giudiziario, scrivendo su Truth Social (senza menzionare esplicitamente nessuno) che "giudici e funzionari della legge deboli e inefficaci stanno permettendo che questo attacco sinistro alla nostra Nazione continui, un attacco così violento che non sarà mai dimenticato!", in seguito alla decisione della Corte suprema di bloccare temporaneamente l’uso da parte di Trump di una legge del 18° secolo per espellere migranti venezuelani senza alcun processo. L’ordinanza ha sospeso, almeno temporaneamente, le espulsioni imminenti di migranti venezuelani detenuti in Texas, accusati di appartenere a gang criminali, secondo quanto denunciato da organizzazioni per i diritti umani. Samuel Alito, uno dei due giudici conservatori che si sono opposti al blocco, ha definito la decisione della maggioranza della Corte "giuridicamente discutibile", scrivendo nel suo parere dissenziente che l'organo giuridico "ha emesso, letteralmente nel cuore della notte, un provvedimento di emergenza senza precedenti e giuridicamente incerto, senza ascoltare la parte contraria". La decisione impedisce per ora al governo di continuare ad applicare la Alien Enemies Act del 1798, una legge invocata l’ultima volta per internare cittadini nippo-americani durante la Seconda guerra mondiale. L’amministrazione Trump è in conflitto con giudici federali, associazioni per i diritti civili e democratici, che la accusano di calpestare i diritti costituzionali nel tentativo accelerato di espellere migranti, spesso senza la possibilità di un’udienza. "Siamo sempre più vicini a una crisi costituzionale", ha dichiarato la senatrice democratica Amy Klobuchar alla Cnn, "Donald Trump ci sta trascinando nel fango di una crisi istituzionale". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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“Ha tentato di allontanarsi dal parco con la mia bimba in braccio”, la denuncia a Roma

(Adnkronos) – Avrebbe preso in braccio una bimba di 5 anni e avrebbe poi tentato di allontanarsi con la piccola. A quanto apprende l'Adnkronos, sono in corso verifiche su un episodio denunciato da una donna secondo la quale il ragazzo dopo aver giocato con sua figlia in un parco in zona Marconi, a Roma, avrebbe tentato appunto di allontanarsi. L’uomo, un bengalese, vicino di casa della donna, già noto alle forze dell’ordine, all’arrivo dei carabinieri è stato identificato. La versione della donna è ora al vaglio dei carabinieri che invieranno un’informativa in procura. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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25 aprile, a Milano palestinesi contestano interventi. A Roma bruciate bandiere Nato e Ue

(Adnkronos) – Cortei per il 25 aprile oggi a Milano e Roma. La giornata si è conclusa senza scontri, ma nel bilancio pesano qualche contestazione nella piazza milanese e qualche tensione nella Capitale. Il corteo di Milano per celebrare il 25 aprile è giunto a metà pomeriggio in piazza Duomo, dove si susseguono gli interventi istituzionali. Migliaia le persone presenti nella città medaglia d'oro della Resistenza. Dal palco quindi un ricordo e un lungo applauso per Papa Francesco. Primo Minelli, presidente del Comitato antifascista milanese, che ha ricordato le parole di pace del Pontefice e come la sua morte sia “una perdita per il mondo cattolico e laico”. Fischi e urla hanno poi sovrastato le parole dei rappresentanti delle associazioni dei partigiani. “Vergogna, fate parlare i palestinesi” hanno urlato i Giovani palestinesi. “L’antifascismo senza antisionismo è pura fuffa”, un altro degli slogan. 
E fischi e insulti contro il sindaco di Milano hanno coperto le parole di Giuseppe Sala dal palco. “Vergogna, vergogna”, urlano i palestinesi, che hanno chiesto di poter prendere la parola al comizio. “Fuori i sionisti dal 25 aprile”, la contestazione, aggiungendo insulti personali contro il primo cittadino. Stessa sorte toccata al segretario generale della Cgil Maurizio Landini, con i manifestanti a urlare insulti, dandogli dell’"ipocrita guerrafondaio, bugiardo e venduto collaborazionista". "Buu" e “basta” si sono levate in particolare mentre Landini nel suo discorso citava Papa Francesco. Fischi e urla dei Giovani palestinesi sono proseguiti anche durante l’intervento della partigiana Sandra Gilardelli. Fino a questo momento, tutto si era svolto senza troppi incidenti e sia la Brigata Ebraica che uno spezzone dei giovani palestinesi sono arrivati senza tensioni in piazza. ‘Vergogna’ e la parola che risuona nella parte dove sventolano le bandiere pro Gaza. I Giovani palestinesi – inizialmente in testa al corteo – hanno reclamato il diritto a partecipare e a escludere la Brigata Ebraica, al centro da tempo di contestazioni e vittima lo scorso anno di una pesante aggressione. Qualche minuto di contestazioni, urla contro l’associazione di partigiani, qualche fazzoletto e carta lanciata contro i manifestanti ma il corteo è poi partito con in testa l'Anpi. 
Contestazione contro la Brigata Ebraica anche in piazza San Babila con cori contro il governo di Israele e a favore della Palestina. "Terroristi" e "genocidio" le urla, mentre dall’altro lato della strada si rivendicava di aver lottato al fianco dei partigiani per liberare l’Italia: ‘Resistenza all’odio’ e ‘Resistenza all’antisetimismo’ sono alcuni dei cartelli dei manifestanti dietro lo striscione della Brigata ebraica.  Bandiere della pace, tanti striscioni nel corteo contro il riarmo, ma anche una locandina con l’immagine di Liliana Segre con la scritta ‘agente sionista’ e una ragazza con il cartello “Ieri partigiani, oggi antisionisti, mai sobri” come risposta indiretta al governo.  Sventolano anche bandiere europee insieme a quelle blu e gialle nello spezzone ucraino del corteo. “Fascisti ieri, putiniani oggi. Nato will rise!” si legge sul manifesto retto da un ragazzo italiano che avvolto nella bandiera europea ha sfilato insieme agli ucraini. “Ora e sempre la democrazia si difende. Viva l’Italia liberata” è la scritta nel manifesto. Gli ucraini hanno portato in piazza anche le foto di bombardamenti e vittime di guerra. Brigata Ebraica e ucraini sono stati scortati dai City Angels lungo il percorso. Il dispositivo per la sicurezza è stato rafforzato alla luce anche degli scontri avvenuti nella manifestazione del 12 aprile scorso e vista la presenza rumorosa della rete 'No Ddl sicurezza'. Nella Capitale intanto qualche momento di tensione si è vissuto in via Ostiense tra gli spezzoni dei due cortei. La lite, anche con alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di Potere al Popolo, e i manifestanti dell'Anpi. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già previsto, subito dopo aver attraversato ponte Spizzichino. L'Anpi si è diretta verso parco Schuster, mentre gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. "Guerrafondai. Via il Pd dal corteo", hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato. Al termine della marcia della Liberazione alcuni rappresentanti dell’Anpi hanno posizionato le corone commemorative sotto alle targhe dedicate ai caduti per la resistenza sul muro di Porta San Paolo. Secondo le forze dell’ordine alla manifestazione hanno preso parte circa 2mila persone. “Papa Francesco sarebbe stato felice di vedere questa piazza, di vedere quante persone si impegnano per i diritti civili. Non possiamo essere indifferenti, noi dobbiamo spezzare l’indifferenza e riuscire a ritrovare punti comuni che ci tengono insieme”, ha detto la presidente di Anpi Roma, Marina Pierlorenzi.  Tanti i cartelli esposti dai manifestanti, su uno la scritta: “Antifascisti sempre, sobri ogni morte di Papa”. In un altro legato al camioncino che ha guidato la marcia: “Molti uccisi senza pietà persero la vita per la libertà, Papa Francesco con la sua verità non ci ha mai chiesto la sobrietà. Oggi festeggiamo con commozione 80 anni dalla Liberazione".  E’ stata bruciata quindi una bandiera Ue al corteo degli studenti e di Potere al Popolo a Porta San Paolo. Prima durante il percorso su via Ostiense era stata bruciata una bandiera della Nato. "Il 25 aprile non è una ricorrenza, ora e sempre Resistenza”, hanno gridato gli studenti tra i tanti slogan.  Intanto una bandiera verde di Hamas ha rischiato di scatenare un tafferuglio in mattinata proprio sotto il muro di Porta San Paolo dove è stata fatta un’azione dimostrativa con la deposizione di una corona di fiori da parte dei manifestanti pro Palestina in occasione del 25 aprile. Alcuni pro Pal hanno cercato di issare sulle mura la bandiera di Hamas con una scritta in arabo, ma sono stati subito accerchiati e fatti allontanare, riparandoli da flash e telecamere. L’area è stata divisa esattamente in due per evitare qualsiasi contatto tra manifestanti pro Palestina e quelli della Brigata Ebraica in corteo sul posto. A spezzare, un lungo schieramento di blindati, alcune decine. Tutta l’area è stata completamente blindata. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Nasce il Parco nazionale del Matese: risultato atteso. Ora il Molise giochi la partita della sede

Sono trascorsi otto anni da quando il Parco nazionale del Matese è stato istituito, su carta. La firma del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che approva formalmente perimetrazione, zonizzazione e norme di salvaguardia dell’area protetta, è quindi un risultato atteso che arriva al termine di un percorso complesso e partecipato, che ha visto il contributo fondamentale di comitati, associazioni, tecnici, amministratori locali e cittadini. Ma non deve essere un traguardo definitivo: ora bisogna continuare a lavorare insieme per costruire un modello di Parco che sia volano di sviluppo e di crescita occupazionale per il Molise.

Il dibattito sul Parco ha radici profonde: da oltre trent’anni, sui territori del Molise e della Campania, associazioni, comitati civici, personalità del mondo giuridico, accademico e politico, partiti politici si sono spesi per costruire una visione condivisa, che oggi, dopo il lungo confronto con gli enti locali interessati, trova una prima, concreta attuazione nella definizione delle regole e dei confini del nuovo Ente.

Ora però si apre un nuovo capitolo e con esso una sfida decisiva: quella della sede amministrativa. Sul tema, nella scorsa legislatura come in quella attuale, abbiamo chiesto un impegno chiaro al governo regionale, anche attraverso una mozione approvata all’unanimità: che venga fatto tutto il possibile per assicurare che la sede dell’Ente sia collocata in Molise, nel pieno rispetto della storia, delle battaglie condotte e della centralità territoriale di questo versante matesino.

La governance del Parco deve essere a trazione molisana, tenuto conto anche e soprattutto del peso rilevante dell’area matesina molisana all’interno del perimetro approvato, del più alto tasso di biodiversità che la caratterizza e della presenza di zone già  oggetto di tutela, a partire dall’Oasi WWF di Guardiaregia.

Siamo fiduciosi nelle grandi opportunità che la nascita del Parco può determinare. Il Molise avrà, oltre a una nuova occasione di visibilità nazionale, uno strumento di sviluppo economico, turistico e occupazionale coerente con la vocazione agro-silvo-pastorale delle aree interessate, di straordinario valore naturalistico e paesaggistico. Il Parco porterà con sé risorse significative, incentivi alle attività produttive, e la possibilità di utilizzare il marchio di qualità nazionale, a beneficio in particolare dei prodotti agricoli e di allevamento tipici del nostro territorio. Prodotti di eccellenza finora mai realmente valorizzati da una visione organica e da un sostegno vero da parte della Regione.

Vogliamo ringraziare tutte le realtà che, in questi anni, si sono impegnate a informare correttamente i cittadini su ciò che sarà davvero possibile fare all’interno del Parco. È stato fondamentale chiarire che le restrizioni reali riguarderanno un numero molto limitato di attività, e che il Parco rappresenta in primo luogo una grande opportunità di crescita, tutela intelligente e rilancio per le nostre comunità.

Ora, però, non c’è un minuto di tempo da perdere: c’è una partita politica che il Molise deve assolutamente vincere, ed è quella della sede.

I Consiglieri regionali del Partito Democratico
I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle
Alleanza Verdi e Sinistra

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Auto su folla dopo 25 aprile a Lanciano, ecco chi era alla guida

(Adnkronos) – E' un 79enne di Lanciano l'uomo che questa mattina, nella cittadina abruzzese in provincia di Chieti è piombato con l'auto su un gruppo di persone che aveva appena partecipato alle celebrazioni del 25 aprile organizzate dall'Anpi.  Anche lui, U.M, dirigente sindacale Uil a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, aveva preso parte alle commemorazioni e, terminate, aveva ripreso la sua auto per andare via. Ma all'improvviso ha cominciato a falciare pedoni: ha ucciso un 81enne e mandato due donne in ospedale.  Ora anche lui si trova in ospedale, dove è stato portato dopo il grave incidente, e non ricorda nulla dell'accaduto. Potrebbe essere stato un malore o una distrazione a causare la tragedia.  Questa mattina, intorno alle 10.30, a conclusione della manifestazione del 25 aprile organizzata dall'Anpi al monumento agli Eroi Ottobrini. Quasi tutti i partecipanti si stavano dirigendo a piedi verso piazza Plebiscito per continuare le commemorazioni quando, all'improvviso, una macchina guidata da un uomo ha imboccato a folle velocità la discesa di via del Torrione, falciando diversi pedoni (VIDEO). Due di loro sono stati sbalzati con violenza in aria e poi sono ricaduti sull'asfalto. Uno di essi, Gabriele M. di 81 anni, ex carabiniere, è morto sul colpo. Ferita invece una donna, trasportata all'ospedale di Lanciano. Colpiti, in maniera meno grave, anche altri. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco, ambulanze ed elicottero del 118. "Eravamo in piazza, a metà delle celebrazioni. Doveva entrare il gonfalone e stavamo per cantare l'inno di Mameli quando mi hanno chiamato per comunicarmi la morte dell'uomo investito. Dovevo fare il mio discorso ma non me la sono sentita e ho ritenuto di dover interrompere tutto". Così all'Adnkronos il sindaco di Lanciano Filippo Paolini. "A detta dei presenti – ha spiegato – con cui ho parlato poco fa, l'anziano ha perso il controllo della macchina. Era diabetico, hanno ipotizzato che avesse avuto un calo ipoglicemico. In realtà, appena sceso dalla macchina gli hanno misurato la glicemia, stava bene. Però lui urlava 'mi si sono rotti i freni'". "Noi avevamo concluso il nostro corteo. Qualcuno se n'è andato per corso Roma, altri per altre strade. Ci stavamo spostando a piedi per raggiungere la manifestazione istituzionale e abbiamo sentito il botto", ha raccontato all'Adnkronos Maria Saveria Borrelli, presidente Anpi della sezione di Lanciano. "All'inizio pensavamo fosse una bomba – ha continuato – mi tremano le gambe. Poteva prenderci tutti, me compresa. E' un grande dispiacere, lui era un iscritto Anpi. Una giornata bellissima è finita in tragedia". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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Arezzo, bambina di 9 anni salva nonna grazie a corso fatto a scuola

(Adnkronos) – Una bambina di 9 anni ha salvato la nonna dopo aver imparato le prime nozioni di pronto soccorso alla scuola elementare. La piccola protagonista della storia è Emma, che nel pomeriggio di mercoledì 23 aprile ad Arezzo, grazie al progetto "Asso" della Misericordia, ha chiamato il 112 seguendo le istruzioni degli operatori. Così è riuscita a salvare la nonna di 76 anni che si era sentita male a casa.  L'anziana signora stava perdendo sangue dal naso, la piccola non si è lasciata intimorire e ha subito chiamato i soccorsi. La vicenda è raccontata oggi dalle cronache locali della 'Nazione' e del 'Corriere di Arezzo'. È il secondo caso in un mese ad Arezzo dove i nipoti salvano i nonni. Il 4 aprile un anziano aveva avuto una crisi epilettica. Un'ambulanza della Misericordia di Arezzo era intervenuta anche allora su indicazione della centrale operativa sanitaria, sul luogo di un malore improvviso di una donna i 61 anni che si era accasciata a terra in preda a una crisi epilettica mentre stava falciando l'erba del prato con un tosaerba. Con lei c'era suo nipote di 11 anni che, anche lui come imparato a scuola con il progetto 'Asso', l'ha assistita, posizionandola su un fianco, provvedendo inoltre a inviare una chiamata di soccorso al numero unico per le emergenze, ossia il 112. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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