Lavoro; donne e minori binomio letale per la democrazia e la civiltà del Paese

Ci sono aspetti trascurati e drammatici che si deve avere la capacità e il coraggio di affrontare. Si tratta dello sfruttamento e delle violenze compiute ai danni di donne, migranti e minori, vittime di tratta e di caporalato.

Compito specifico dei legislatori e degli amministratori dovrebbe essere «quello di applicare e di far applicare le leggi sul lavoro, ad iniziare dagli artt. 1 e 3 della Costituzione che fondano la Repubblica sul lavoro, sicuro e dignitoso, e sull’uguaglianza e sulla partecipazione dei lavoratori alla vita del Paese.

In questi anni il lavoro è cambiato, si è digitalizzato e remotizzato, ma abbiamo ancora seri problemi di tutela e sicurezza, diffusi su tutto il territorio nazionale, in vari settori produttivi.

Le varie organizzazioni umanitarie denunciano le condizioni di bambine, bambini, adolescenti e giovani vittime o potenziali vittime di tratta e sfruttamento anche alla luce dell’impatto della pandemia, caporalato e immigrato sono schiavitù e arricchiscono padroni e padroncini.

Ci sono aspetti trascurati e drammatici che si deve avere la capacità e il coraggio di affrontare, dalla tratta dello sfruttamento e delle violenze compiute ai danni di donne migranti e minori irregolarmente occupati nei servizi di alloggio e ristorazione nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, nel commercio all’ingrosso e al dettaglio e  altri servizi.

I dati di bambine, bambini, adolescenti e giovani vittime o potenziali vittime di tratta e sfruttamento alla luce dell’impatto della pandemia, sono allarmanti. Si tratta di donne e ragazze (81,8 per cento), mentre 1 vittima su 20 è minore (105), la forma di sfruttamento più rilevata è quella sessuale (78,4 per cento), seguita da quella lavorativa (13,8 per cento), mentre l’1 per cento è coinvolto in economie illegali e lo 0,6 per cento nell’accattonaggio.

Un dato particolarmente allarmante riguarda le donne dell’Est Europa che subiscono ricatti, violenze e abusi, costrette in un circuito di isolamento che riguarda anche i figli, compromettendone irrimediabilmente il futuro.

Minori, donne e ragazze rappresentano il 92 per cento delle vittime, in prevalenza nigeriane e rumene, mentre la maggior parte dei ragazzi proviene dell’Africa settentrionale e subsahariana, dal Bangladesh e dal Pakistan, sfruttati in ambito lavorativo. Lavoro e minori, dunque un binomio letale per la democrazia e la civiltà del Paese, provengono generalmente da contesti caratterizzati da bassa scolarizzazione e con esperienze lavorative, spesso pericolose.

Contro le varie forme di sfruttamento, caporalato e razzismo che mortificano la vita e il lavoro di migliaia di persone, immigrati e italiani, indiani e africani, uomini e donne occorrerebbe: accoglienza, ascolto, sostegno, assistenza legale, sociale, di accompagnamento, formazione e informazione per intercettare i lavoratori e le lavoratrici sfruttate.

 La conoscenza, l’accoglienza e la lotta non violenta ma determinata per i diritti, per noi sono gli assi di azione ed elaborazione sui quali sviluppiamo la nostra organizzazione. Ovviamente alcuni casi meritano un intervento non solo sociale e legale ma delle Forze dell’ordine, soprattutto quando incontriamo reati gravissimi come le violenze, i ricatti sessuali o il sospetto che vi siano soggetti legati alle mafie. Anche per questo è nata la collaborazione tra la Casa Dei Diritti e Konsumer e Confintesa SMART la consulenza legale è affidata ad una serie di avvocati che seguono e accompagnano i lavoratori e le lavoratrici sfruttati che hanno necessità di una consulenza o che vogliono sporgere denuncia o che hanno semplicemente bisogno di aiuto e consulenza.

Le nostre sedi sono a disposizione per aiutare fattivamente questi”schiavi” dei giorni nostri.

Alfredo Magnifico

Segretario Generale

Confintesa Smart

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