Cutillo( Uil RUA): “Il Molise riparte se valorizza la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’alta formazione”

Il Segretario Regionale della UIL-RUA, all’indomani del congresso confederale, pone l’accento sulla centralità delle Istituzioni Culturali per la nostra Regione.
Andrea Cutillo, Segretario Regionale della Uil Ricerca Università ed Afam commenta, con amarezza, la notizia circa il mancato rinnovo del contratto per i pubblici dipendenti: “il governo ha gelato le legittime aspettative dei lavoratori del pubblico impiego con l’annuncio del blocco delle retribuzioni fino a tutto il 2015. Le rassicurazioni del Ministro Madia, rispetto ai timori delle Organizzazioni Sindacali, purtroppo si sono rivelate illusorie. Ancora una volta a pagare il prezzo più alto della crisi sono i dipendenti pubblici i cui stipendi sono fermi al palo dal 2010, mentre ancora nulla di concreto, per esempio, viene fatto per una seria lotta all’evasione fiscale”.
Ritornando su tematiche più squisitamente regionali Cutillo sottolinea il ruolo determinante che Ricerca ed Università rivestono per il Molise: ”Siamo convinti che Ricerca, l’Università e l’AFAM possano dare un importante contributo alla crescita della nostra Regione, attraverso la  valorizzazione di proposte e progetti in tema di ricerca, sviluppo tecnologico ed alta formazione. Questo perché se Cultura, Ricerca e Innovazione, sono a livello nazionale le chiavi per dare risposte risolutive a problemi di forte urgenza sociale come la disoccupazione, il precariato ed il disagio sociale, questo vale ancor di più per la Regione Molise, una realtà territoriale in cui il mondo imprenditoriale, le piccole e medie imprese, l’organizzazione dei servizi pubblici, la stessa pubblica amministrazione esprimono una domanda di innovazione e di competitività la cui risposta può venire soprattutto da una più stretta collaborazione e sinergia con le strutture pubbliche di ricerca.”
“A mio avviso- prosegue Cutillo-  le potenzialità di questi settori non sono state finora completamente utilizzate nelle politiche per lo sviluppo dei servizi del Molise. L’importante patrimonio di risorse umane specializzate ed altamente formate presenti nell’Università e negli Enti di Ricerca potrebbero ridurre i costi di gestione dei servizi e migliorare la qualità degli stessi.” Ciò può avvenire anche con un oculato e razionale utilizzo dei fondi europei: “bisogna essere pronti e in grado di accedere a queste risorse e utilizzarle per promuovere un reale sviluppo della Regione, evitando la loro dispersione e il loro sottoutilizzo e contrastando una eventuale gestione non in linea con le esigenze del territorio”
Passando alle dinamiche interne alla Uil, che ieri ha celebrato a Castelpetroso il suo I Congresso Confederale Regionale del Molise dopo l’unificazione delle Camere Sindacali di Campobasso ed Isernia, conclusosi con l’elezione a Segretario Generale di Tecla Boccardo, Cutillo afferma: “sono sicuro che Tecla, a cui formulo i migliori auguri di buon lavoro ed alla quale offro, da subito, il pieno sostegno della nostra categoria, bene saprà coniugare l’esperienza dei meno giovani con l’energia delle nuove generazioni. E’ necessario che nel sindacato prevalga la cultura del dialogo, cosi come avviato da Mauro Sasso a cui va il mio ringraziamento per il lavoro svolto, cercando di comprendere e valorizzare la il pensiero dell’altro, considerandolo non con indifferenza o con timore, ma come ricchezza e fattore di crescita. Una Uil, per questo motivo, che sia la casa di tutti e non dei singoli, dove ogni lavoratore potrà sentirsi accolto ed affiancato in tutte le sue esigenze, e dove la trasparenza, l’etica e la morale di chi vi opera continuino ad essere, come fino ad oggi, valori imprescindibili ed irrinunciabili di chi vi opera”.
Cutillo conclude il proprio intervento con una considerazione sul valore del lavoro e del sindacato: “oggi più che mai non possiamo tralasciare il valore del lavoro rispetto al disvalore del profitto da raggiungere a tutti i costi e con ogni mezzo. Ed è per questo motivo che si riscopre il valore del Sindacato, osteggiato tanto dai governi di destra che di sinistra, come unico baluardo in difesa di un modello sociale fondato sul lavoro, sulla dignità del lavoratore, e sulla solidarietà”.

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