Cucina e dintorni/ Il futuro è etnico

Passeggiando per le bancarelle del Corpus Domini, tra odori e sapori di vario tipo, dalla brace ai fritti, ai dolci e gli ‘aceti’, la mente è tornata a due manifestazioni che poi hanno avuto poche o nessuna replica a Campobasso: la festa del cioccolato e le casette di cucina etnica in piazza Prefettura. La prima fu un esperimento, poi ripetuto senza uguale risultato negli anni e fortemente criticato, anche con delle motivazioni, che alla fine risultò comunque un successo per varietà e qualità delle preparazioni; la seconda rimane esperimento unico per numero di partecipanti e distribuzione geografica delle cucine. Questa, come tutte le cose che riescono bene, non ha trovato eguale replica, forse perché la primogenitura (politica) era oramai assegnata. Sono proprio la specializzazione e l’etnicità, secondo me, le scelte vincenti della cucina per il futuro: la gente viaggia sempre più e conosce il mondo direttamente o attraverso il fiume di informazioni che acquisisce tramite le telematica; cultura e tradizione devono essere rinsaldate, ma senza creare una fetta di mercato per gli ‘altri’ la strada del successo diventa difficile. Ragioniamoci sopra. LA RICETTA DELLA SETTIMANA. Pesce al curry. Mettere il pesce in una teglia; in una padella rosolare olio e cipolle e versare poi sul pesce. Frullare peperoncino, aglio, 4 pomodori maturi, olio aceto, sale e curry ed aggiungere nella teglia, che va in forno preriscaldato a 250 gradi, coperta, per 30 minuti.

Stefano Manocchio

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