Coldiretti: garantire la sicurezza nella combustione controllata di residui vegetali

Sono moltissime le Amministrazioni Comunali della regione con cui la Coldiretti Molise sta collaborando per definire al meglio le ordinanze per disciplinare a livello locale, il rinnovo del riconoscimento della legalità dell’antica pratica di bruciare i residui vegetali, prodotti dalle aziende agricole, grazie alla  norma inserita nel decreto legge n.91 del 24 giugno (art.14), che rimuove il divieto di bruciatura in loco dei residui di potatura, ramaglie, erba e sterpaglie.
La pratica della gestione controllata dei residui vegetali mediante combustione sul luogo di produzione rappresenta una tradizionale pratica agricola volta alla mineralizzazione degli elementi contenuti nei residui organici ed anche al fine di determinare un controllo indiretto delle fonti di inoculo ed evitare la propagazione delle fitopatie, riducendo o eliminando la necessità di trattamenti chimici. E’ quanto evidenzia la Coldiretti Molise, che sulla base degli approfondimenti legislativi sviluppati dalla propria struttura tecnica, mette a disposizione dei Sindaci una “specifica ordinanza tipo” al fine di coniugare al meglio la sicurezza ambientale con le esigenze gestionali delle aziende agricole.
La combustione controllata è particolarmente necessaria in una regione come il Molise, dove sono molto diffuse coltivazioni agricole di modesta dimensione, soprattutto a carattere familiare, ubicate spesso in terreni impervi ed in zone isolate, con conseguenti difficoltà logistiche o impossibilità a smaltire i residui vegetali in modo diverso dalla combustione in loco.
La normativa prevede che nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalla Regione, la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.
Nell’ordinanza proposta viene ribadito, tra l’altro, che: 1) durante tutte le fasi dell’attività e fino all’avvenuto spegnimento del fuoco deve essere assicurata costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo, o di persona di sua fiducia, ed è vietato abbandonare la zona fino alla completa estinzione di focolai e braci; 2) la combustione deve essere effettuata in cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l’altezza ed il fronte della combustione; 3) la combustione deve avvenire lontano da edifici di terzi; 4) possono essere destinati alla combustione all’aperto al massimo tre metri steri per ettaro al giorno di scarti agricoli provenienti dai fondi in cui sono stati prodotti.
Coldiretti Molise, avendo inviato una specifica nota a tutti i Comuni Molisani, invita le Amministrazioni Comunali, che non lo hanno ancora fatto, a prendere contatti con i propri uffici per avere l’adeguata consulenza.

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